Concordo con quello che ha scritto Indigo, aggiungendo che Ingroia, al di là del suo curriculum più o meno immacolato, ha avuto, a mio avviso, il suo principale limite nell'avere creato una lista nuova farcita in modo abbastanza maldestro di personaggi pesantemente trombati alle ultime elezioni, che lo hanno usato come cavallo di Troia per rientrare dalla finestra dopo essere stati messi alla porta nel 2008, mi riferisco a tutta la vecchia sinistra post-comunista la quale non accetta (o, peggio, non capisce) che quel tipo di proposta politica in Italia è stata rifiutata in toto senza possibilità di appello e le istanze più radicali hanno trovato altri modi e argomenti per farsi rappresentare.

Per quanto riguarda il parere del collettivo Wu-Ming direi che è una delle mille interpretazioni possibili di un fenomeno che sfugge a qualsiasi definizione se si cerca di usare i vecchi schemi politici. Io credo che si debba stare a vedere e capire qual'è la distanza che il M5S metterà tra il dire e il fare e cosa farà davvero una volta assunta la responsabilità di governo (sempre ammesso che se la prenda)