Librati, anima mia - Marceline Desbordes-Valmore
«Librati, anima mia, su questa folla ignara,
libero uccello immergiti nel cielo spalancato.
Va a vedere! E torna dopo avere toccato
Il sogno… il mio bel sogno che questa terra ignora.
Quanto a me, sia silenzio, ne va della mia vita.
Mi chiudo dove nulla, più nulla mi ha seguita.
E dal mio nido stretto, che tace il suo lamento,
di fianco alla mia sorte fluire il mondo sento,
quel secolo che fugge ruggendo a queste porte
e via con sé trascina, simili ad alghe morte,
nomi cruenti e voti e vani giuramenti
e puri fiori in treccia con nomi dolci e ardenti. »
Traduzione di Maria Luisa Spaziani
Ci sono al mondo i superflui, gli aggiunti - Marina Ivanovna Cvetaeva
Ci sono al mondo i superflui, gli aggiunti
non registrati nell’ambito visuale.
(Che non figurano nei vostri manuali,
per cui una fossa da scarico è la casa.)
Ci sono al mondo i vuoti, i presi a spintoni,
quelli che restano muti: letame,
chiodo per il vostro orlo di seta!
Ne ha ribrezzo il fango sotto le ruote!
Ci sono al mondo gli apparenti – invisibili,
(il segno: macula da lebbrosario!)
ci sono al mondo i Giobbe, che Giobbe
invidierebbero se non fosse che:
noi siamo i poeti – e rimiamo con i paria,
ma, straripando dalle rive,
noi contestiamo Dio alle Dee
e la vergine agli Dei!