"Originale o plagiario, l'uomo è il romanziere di se stesso" Ortega y Gasset
"Originale o plagiario, l'uomo è il romanziere di se stesso" Ortega y Gasset
Mi rispondo e mi autocito per commentare la frase. propongo che ad ogni frase pubblicata faccia seguito un commento, una elaborazione, una interpretazione in modo che la citazione concorra ad aprire la mente di chi legge. La frase citata può o non può essere condivisa, ciò nonostante può aiutarci a elaborare pensieri e considerazioni. Questa di Ortega Y Gasset, ad esempio mi ha sempre affascinato perché ogni essere umano è una entità originale e nello stesso tempo plagiaria nel senso che vivendo in società le possibilità di imitazioni, quindi di plagio, sono ricorrenti. Voi che ne dite?
Io, senza dubbio traviata dagli studi di pedagogia nei quali così spesso ho sentito parlare di identità narrativa, la interpreto in questo modo. Ognuno di noi diventa consapevole di sé solo nel momento in cui si racconta – a sé stesso o agli altri -, nel momento in cui fa una narrazione di sé. L’identità assume una forma intelligibile solo quando viene trasposta in maniera sistematica, attraverso il linguaggio, nella storia di un percorso di vita.
Ed è solo questa narrazione che ci consente di individuare (o costruire ex post?) il fil rouge della strada che abbiamo percorso fin qua.
In maniera meno astrusa: il linguaggio mette ordine nel caos che ognuno di noi porta dentro. Lo plasma, gli dà una forma definita. In questo senso l’uomo è romanziere di sé stesso, perchè diventa interamente uomo solo quando "scrive" la propria storia.
E come romanziere può essere originale o plagiario: può tracciare nuovi sentieri in territori inesplorati o percorrere strade già battute. Verosimilmente il suo cammino non è mai né interamente l’una né interamente l’altra cosa, ma un’alternanza delle due.
E adesso siete autorizzati a dirmi che sono mentalmente disturbata.
Disturbata? Pericolosa, direi. Il tuo ragionamento destabilizza perché vuol dire che siamo tutti dei falsari e solo il linguaggio ci può salvare. Ma io diffido anche e sopratutto del linguaggio che convoglia la lingua, entrambi contenitore e contenuto falsi ed inaffidabili. Solo il Nirvana potrà salvarci ...
Adoro il caos ma detesto l'imprecisione.
Mario Andrea Rigoni
Interrogo i libri e mi rispondono. E parlano e cantano per me.
Alcuni mi portano il riso sulle labbra o la consolazione nel cuore.
Altri mi insegnano a conoscere me stesso
e mi ricordano che i giorni corrono veloci e che la vita fugge via.
Francesco Petrarca
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
Forse non ci sono giorni della nostra adolescenza
vissuti con altrettanta pienezza di quelli
che abbiamo creduto di trascorrere senza averli vissuti,
quelli passati in compagnia del libro prediletto.
Marcel Proust
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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