Non so perché Enzo dice che assomiglia a Varesi. A me non ha fatto questo effetto, però ne ho letto solo una cinquantina di pagine. Comunque sta piacendo anche a me. Il commissario ha un "dono" terribile, che lui chiama la "Danza": una immedesimazione quasi fisica, assolutamente non ricercata e non voluta, che si trova improvvisamente ad avere con la vittima o addirittura con l'assassino... Il romanzo è scritto in modo efficace ed incisivo. L'ambientazione: una piccolissima comunità sull'Appennino Tosco-Emiliano.
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