Sto iniziando a pensare che gli autori nordici si somiglino un po' tutti..forse iniziano a peccare di superbia, visto che è il secondo caso (dopo quello di Jo Nesbo) di intervista che preparo, traduco, mando alla casa editrice (dopo sua conferma che l'autore era disponibile), e oggi mi arriva una laconica risposta dove mi si comunica che, visto che Indridason è preso dalla stesura del nuovo romanzo, non è disponibile a concedere interviste
Non si fa così, proprio no!
Continuo a ribadire che gli scrittori americani (e anche qualche italiano) non si comportano in questo modo, nonostante la popolarità e il successo.
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