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Discussione: Volevo dire che

          

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  1. #1
    Senior Member L'avatar di annaV
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    Avevo messo in conto di essere fraintesa, ma mi sembra strano comunque che abbiate potuto capire:
    1) che avessi fatto intendere"essere amici è diverso da aver l'obbligo di comprare il libro" lungi da me aver pensato di obbligare qualcuno in nome dell'amicizia, non sono affatto così meschina, anzi mi sento proprio offesa che abbiate potuto crederlo! Dicevo solo che io mi sentirei incuriosita ,io, non deve essere così per gli altri.
    2)che addirittura
    "metti in dubbio le motivazioni personalissime di chi ti ha risposto sembra quasi che tu abbia un'idea di quelle che invece secondo te sono le loro vere motivazioni, che dissimulerebbero per chissà quale ragione, perchè sotto sotto hanno qualcosa di personale nei tuoi confronti, o non so cos'altro" Ma scusa Tregenda cosa ti ha fatto pensare che io mettessi in dubbio quello che hanno detto gli altri? Non vedo proprio perchè dovrei!!! Se ti riferisci a Mauro facevo solo un'osservazione e poi ho specificato in maiuscolo che stavo scherzando, a Dark dicevo che se anche noi, che dovremmo essere lettori un po' meno influenzabili, compriamo i libri della De Blanck solo per il suo nome, allora mi sento molto scoraggiata. STOP. Nessuna mala fede nei confronti di nessuno e vorrei neanche nei miei da parte di qualcuno.

  2. #2
    Outsider Member L'avatar di Tregenda
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    Quote Originariamente inviato da annaV Visualizza il messaggio
    Dicevo solo che io mi sentirei incuriosita ,io, non deve essere così per gli altri.
    Scusa, se fosse davvero così allora non avresti sollevato la questione. Di cosa stiamo parlando allora?
    Tu ti sentiresti incuriosita, constati che gli altri invece non si sentono incuriositi, dici che questo è perfettamente plausibile. Ma allora perchè scrivi "Possibile che nessuno di voi che pure mi conoscete e trattate da amica si chieda cosa scrivo"?
    Non credo che il nostro sia un fraintendimento di massa, è che il concetto che hai espresso, nel modo in cui lo hai espresso, suona come un rimprovero, un predicozzo.

    Per quanto riguarda il fatto che dicevo che sembra che tu metta in dubbio le motivazioni di chi ti ha risposto, mi riferivo a quando hai detto a Mauro: "Scusami e cosa proporrei come autore... Come fai a dirlo se non hai mai letto niente di mio?" "Giudicare un libro da... mi sembra un po' superficiale", e a Carla: "Non mi dire che... E' una risposta che non ha senso".
    Mi sembrano un po' prepotenti come risposte.
    Nel tuo spazio hai inserito un link tramite il quale si può leggere una sinossi del tuo romanzo (io l'avevo letta già tempo fa), quindi è probabile che chi afferma di non sentirsi toccato da quello che proponi come autrice si riferisca a questa sintesi, l'equivalente di quella che leggiamo dietro alle copertine dei libri per decidere se possono interessarci o meno, se comprarli o no.
    Ovvio che sono limitate come informazioni, e che a volte possono essere persino fuorvianti e farci formulare giudizi sbagliati. D'altra parte però sono l'unico riferimento per poter prendere una decisione su qualcosa che resterà per forza un'incognita finchè non avremo letto quel libro fino all'ultima pagina.

    In base a quello che contesti tu allora dovremmo leggere tutti i libri che si propongono alla nostra attenzione, perchè prima di averli letti non possiamo permetterci di fare illazioni sul fatto che siano o meno il nostro genere? Diventa un'impresa titanica.
    E un'altra cosa che non capisco è perchè dovremmo per forza essere incuriositi da un romanzo solo perchè chi lo ha scritto è un nostro amico o conoscente. E sentirci in colpa se invece non siamo incuriositi, come se gli stessimo facendo un torto.
    A me sembra molto più offensivo interessarsi a qualcosa solo per compiacere qualcuno.

    Anna, ti prego di credere che sto scrivendo serenamente, il mio tono non è arrabbiato. Lo specifico perchè purtroppo alla scrittura mancano tutti gli indizi non verbali che consentono di percepire, appunto, il tono con cui uno sta parlando.
    Quello che volevo dire è che può essere che ti abbiamo tutti fraintesa, però la questione, così come l'hai posta e la stai portando avanti, ha tutto l'aspetto di una requisitoria.

  3. #3
    Outsider Member L'avatar di Tregenda
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    Molto bella, Rosy. Grazie di averla condivisa con noi. Mi fa venire in mente questa splendida e famosa poesia di John Donne:

    NESSUN UOMO E' UN'ISOLA

    Nessun uomo è un'isola,
    intero in se stesso.
    Ogni uomo è un pezzo del continente,
    una parte della Terra.
    Se una zolla viene portata via dall'onda del mare,
    la Terra ne è diminuita,
    come se un promontorio fosse stato al suo posto,
    o una magione amica o la tua stessa casa.
    Ogni morte d'uomo mi diminusce,
    perchè io partecipo all'Umanità.
    E così non mandare mai a chiedere per chi suona la campana:
    essa suona per te.

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