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01-January-2012, 14:56
#16
Master Member
Tratta da “Solo andata – righe che vanno troppo spesso a capo” –
Zingari, un’estate
Dalle baracche del Zigeuner Camp vedevamo gli ebrei
colonne incamminate diventare colonne verticali
di fumo dritto al cielo, erano lievi
andavano a gonfiare gli occhi e il naso
del loro Dio affacciato.Noi non fummo leggeri.
La cenere dei corpi degli zingari
non riusciva ad alzarsi al cielo di Alta Slesia.
In piena estate diventammo nebbia corallina.
Ci tratteneva in basso la musica suonata e stracantata
intorno ai fuochi degli accampamenti,
siepe di fisarmoniche e di danze,
la musica inventata ogni sera del mondo
non ci lasciava andare.Noi che suonammo senza uno spartito, fummo chiusi
dietro le righe a pentagramma del filo spinato.
Noi zingari di Europa, di cenere pesante
senza destinazione di oltre vita
da nessun Dio chiamati a sua testimonianza
estranei per istinto al sacrificio
bruciammo senza l’odore della santità
senza residui organici di una pietà seguente,
bruciammo tutti interi, chitarre con le corde di budello.
Erri De Luca
"...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"
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01-January-2012, 15:02
#17
Master Member
Straziante.
L'avere visto l'altra sera alla tv il film Il bambino col pigiama a righe mi rinnova -ed accentua -il dolore.
Scusate l'OT.
Rosy
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
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01-January-2012, 15:29
#18
Master Member
Due
Quando saremo due saremo veglia e sonno
affonderemo nella stessa polpa
come il dente di latte e il suo secondo
saremo due come le acque, le dolci e le salate
come i cieli, del giorno e della notte,
due come sono i piedi, gli occhi, i reni
come i tempi del battito
i colpi del respiro
Quando saremo due non avremo metà
saremo un due che non si può dividere con niente
Quando saremo due, nessuno sarà uno
uno sarà l'uguale di nessuno
e l'unità consisterà nel due
Quando saremo due
cambierà nome pure l'universo
diventerà diverso
Erri De Luca
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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03-January-2012, 22:28
#19
Senior Member
Appuntamento
Le braccia s’indurirono per reggere il lavoro,
non per avvolgerti i fianchi.
Gli occhi svelti a calarsi avanti ai tuoi,
si sono allenati a guardare per terra salendo
in montagna.
La bocca che ti raccoglie i baci, viene
da un’altra sete.
Niente nel corpo si preparava
per l’appuntamento
tranne l’orecchio, di sentinella al primo olè
del sangue.
Erri de Luca
C'è una piega in ogni cosa
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22-January-2012, 17:50
#20
Master Member
Una Parola Basta
Una parola basta e mi strappi dei gridi,
mi toccherai, uscirà pronto il sangue,
mi guarderai, sarò subito cieco.
Sei affanno, agguato, zuffa
appena che respiri.
Se mi arrocco in difesa
nell'inverno, negli anni,
al petto conto i colpi di un passero impazzito
che sbatte ai vetri per uscire incontro.
Erri De Luca
"...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"
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Master Member
IL CHIASSO DI TRE COSE
Il chiasso di tre cose
va per il mondo sopra oceani, nevi,
terre di siccita’ e risaie:
e nessuna membrana dell’udito
lo cattura, il chiasso di tre cose.
Il chiasso del sole che va per il cielo,
il chiasso della pioggia
quando il vento la stacca dalle nuvole
e il chiasso dell’anima
da un corpo che la sputa.
Erri De Luca da “Opera sull’acqua”
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
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11-September-2013, 21:24
#22
Master Member
MOSSE
Da coriandolo di neve a valanga, da elemosina a
scrigno,
da acino a mosto, da gradino a precipizio,
da cellula a organismo, da candela a rogo
dall'infimo succede il gigantesco, così pur'io
che uso il verbo amare.
In bocca ho una stanza di baci rinchiusi
che fanno il rumore di un alveare.
Poi il corpo si precipita alle labbra
come alla porta della città per applaudire.
Erri De Luca
(L'ospite incallito)
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
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11-September-2013, 21:25
#23
Master Member
OCCHI
Dove sono finiti i tuoi occhi che da soli portavano carezze?
— in alto a sinistra.
Erri De Luca
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
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Master Member
MANIERA
Accosto la fronte alla tua, si toccano, dico: "E' una frontiera".
Fronte a fronte: frontiera, mio scherzo desolato, ci sorridi.
Col naso ci riprovo, tocco il naso, per una tenerezza da canile:
"E questa è una nasiera" dico per risentire casomai
un secondo sorriso, che non c'è.
Poi tu metti la mano sulla mia e io resto indietro di un respiro.
"E questa è una maniera", mi dici.
"Di lasciarsi?", ti chiedo. "Si, così".
Erri De Luca
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
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Master Member

Originariamente inviato da
Rosy
MANIERA
Accosto la fronte alla tua, si toccano, dico: "E' una frontiera".
Fronte a fronte: frontiera, mio scherzo desolato, ci sorridi.
Col naso ci riprovo, tocco il naso, per una tenerezza da canile:
"E questa è una nasiera" dico per risentire casomai
un secondo sorriso, che non c'è.
Poi tu metti la mano sulla mia e io resto indietro di un respiro.
"E questa è una maniera", mi dici.
"Di lasciarsi?", ti chiedo. "Si, così".
Erri De Luca
toglie il respiro... straordinaria!
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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18-February-2015, 10:48
#26
Master Member
Tavole
Mi sono seduto anche a tavole sontuose
dove i bicchieri vanno secondo i vini
e uomini di molto più eleganti
s'aggirano a servire le pietanze.
Ma so meglio la tavola dove si strofina il fondo della scodella
con il pane e le dita arruginite
mensa di panche basse a mezzogiorno
di fiati vergognosi di appetito.
Non bisbiglio di commensali a commerntare il pasto
ma di gole indurite che inghiottiscono
per rimettere forza di lavoro
e non portano eretti alla bocca la posata
ma si calano sopra, adedentano a mezz'aria
per nascondere il magro del boccone
il quasi niente avanzo della sera.
E di cibo non parlano per il timore di nominarlo invano
Erri De Luca
"...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"
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18-February-2015, 19:57
#27
Master Member
FIGLI DELL'ORIZZONTE.
Non fu il mare a raccoglierci, noi raccogliemmo il mare a braccia aperte.
Il mare non è un fiume che sa il viaggio, è acqua selvatica.
Siamo gli innumerevoli - raddoppia ogni casella di scacchiera -
lastrichiamo di corpi il vostro mare per camminarci sopra;
non potete contarci: se contati aumentiamo,
figli dell'orizzonte che ci rovescia a sacco.
Nessuna polizia può farci prepotenza più di quanto già siamo stati offesi.
Faremo i servi,
i figli che non fate,
le nostre vite
saranno i vostri libri di avventura.
Portiamo Omero e Dante, il cieco e il pellegrino, l'odore che perdeste, l'uguaglianza
che avete sottomesso.
Da qualunque distanza arriveremo
a milioni di passi,
noi siamo i piedi e vi reggiamo il peso.
Spaliamo neve, pettiniamo prati, battiamo polvere, raccogliamo il pomodoro
e l'insulto.
Noi siamo i piedi e conosciamo il suolo passo a passo,
noi siamo il rosso e il nero della terra,
un oltremare di sandali sfondati, il polline e la sabbia nel vento di stasera.
Uno di noi, e per noi tutti, ha detto:
Non vi sbarazzerete di me!
Va bene, muoio, però il terzo giorno
resuscito
e ritorno. Erri De Luca
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
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18-February-2015, 19:58
#28
Master Member
Meravigliosa. Avrei dovuto sottolinearla tutta.
Rosy
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
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22-February-2015, 20:12
#29
Master Member
Naufragi
Nei canali d'Otranto e Sicilia
migratori senz'ali, contadini d'Africa e d'oriente
affogano nel cavo delle onde.
Un viaggio su dieci s'impiglia sul fondo,
il pacco dei semi si sparge nel solco
scavato dall'ancora e non dall'aratro.
La terraferma d'Italia è terrachiusa.
Li lasciamo annegare per negare.
(da "Opera sull'acqua")
Erri De Luca
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
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Master Member
Mare nostro che non sei nei cieli
e abbracci i confini dell’isola e del mondo,
sia benedetto il tuo sale,
sia benedetto il tuo fondale.
Accogli le gremite imbarcazioni
senza una strada sopra le tue onde,
i pescatori usciti nella notte,
le loro reti tra le tue creature,
che tornano al mattino con la pesca
dei naufraghi salvati.
Mare nostro che non sei nei cieli,
all’alba sei colore del frumento,
al tramonto dell’uva di vendemmia,
ti abbiamo seminato di annegati
più di qualunque età delle tempeste.
Mare nostro che non sei nei cieli,
tu sei più giusto della terraferma,
pure quando sollevi onde a muraglia
poi le abbassi a tappeto.
Custodisci le vite, le vite cadute
come foglie sul viale,
fai da autunno per loro,
da carezza, da abbraccio e bacio in fronte
di madre e padre prima di partire.
Erri De Luca
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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