Diceva Lutero che “la musica è un po’ come una disciplina che rende gli uomini più pazienti e più dolci…perché essa è un dono di Dio e non degli uomini”.
La musica di Bach si sviluppa in questa direzione, una espressione pressoché perfetta di un’idea armonica, presentando il carattere della geometrica precisione e della pura gioia architettonica, la stessa che una cattedrale barocca impone alla vista del credente, confortandolo con l’evidenza di un’armonia che non teme mai di perdersi per le intricate vie di una fuga senza soluzioni di continuità.
Lo sottolinea Glenn Gould:” La musica di Bach non contiene indicazioni né di tempo né dinamiche”. Un flusso perfetto che non costringe la fantasia, non la vincola, anzi la libera.
Una musica, per dirla sempre con Gould, che è, come gli amanti di Baudelaire, mollement balancès sur l’aile du tourbillon intelligent.
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