... va bene anche un canino oppure tutti e due, micio e cagnolino
... va bene anche un canino oppure tutti e due, micio e cagnolino
Nuova domanda:
"Saresti disposto ad ammazzare un innocente se questo mettesse fine alla fame nel mondo?"
No, non accetterei.
Intanto "un innocente" dovrebbe essere un essere reale, in carne ed ossa mentre "la fame nel mondo" è una cosa generica: fame di che? grano o caviale? fame di cibo? di libertà? di democrazia?
No, non accetteri mai l'omicidio o il suicidio per un'utopia. Anzi, la cosa mi fa ribrezzo.
You can't teach an old dog new tricks.
No, c'è una responsabilità individuale, ognuno è responsabile delle proprie azioni.
Nel caso di Hitler (e degli altri dittatori) vorrei sottolineare che da solo Hitler non avrebbe potuto far nulla senza la complicità degli altri e soprattutto senza l'assenso silenzioso e complice del popolo tedesco, e la storia avrebbe preso una strada diversa.
Per mettere fine alla fame nel mondo, non è necessario uccidere un innocente, basterebbe che i paesi ricchi si adoperassero affinchè il resto del mondo raggiunga un livello di vita degno.
La tecnologia nel mondo ricco è avanzatissima, le risorse che i paesi destinano agli armamenti sono ingenti, basterebbe cambiare mentalità, non cacciabombardieri ma medicine, non bombe ma grano.
Non è utopia, e spianerebbe la strada alla pace. Non ci può essere pace senza giustizia, e mezzo mondo che muore di fame è una grande ingiustizia.
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
Mi rendo conto che a nessuno piace uccidere qualcuno per ottenere qualcosa (l'eliminazione della fame). Trasformo allora questo interrogativo in un altro tipo di domanda:
"Te la senti di andare al macello e uccidere personalmente una mucca?" (Vi prego di non rispondere che siete vegetariani ...) Se si, perché. Se no, perché ...
Credo che molte persone, me compresa, se dovessero uccidere con le proprie mani una mucca, o un coniglio, un maiale o una gallina, diventerebbero istantaneamente vegetariani. Perchè un conto è comprare il prosciutto o la bistecca al supermercato, e un conto è vedere gli occhi della mucca o del maiale, sentire le loro urla e sporcarsi le mani per ucciderli.
Comprare una scatoletta di tonno non richiama alla mente la mattanza che arrossa le acque del mare.
Il nostro cibo confezionato è disgiunto dall'idea della morte. Se ci pensassimo, se dovessimo procurarcelo e quindi uccidere con le nostre mani, credo che ci passerebbe la voglia di mangiarlo.
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
Complimenti Daniela per la tua sincera e onesta dichiarazione. In effetti dobbiamo riconoscere che siamo tutti dei vili e degli ipocriti. Non possiamo uccidere un innocente per salvare dalla fame chi di fame muore, non sapremmo uccidere non una mucca o un maiale, e nemmeno una gallina ... ma allora abbiamo perso la nostra identità. Ho appena visto un bel documentario stasera lunedì su Rai due. Non eravamo cacciatori? Cosa siamo diventati?
Qual'è la nostra identità?
Non credo sia la caccia, che legittima la legge del più forte: io cacciatore sono più forte e ti uccido per mangiarti o anche solo per divertimento.
Credo che il livello di civiltà e di tecnologia raggiunto potrebbe consentire scelte più civili, più evolute.
Considero la scelta vegetariana più evoluta, non solo perchè rispetta le altre vite animali, ma anche perchè rispetta l'ambiente e le risorse limitate del pianeta e consentirebbe a più persone di sfamarsi.
Ma il cambiamento deve avvenire prima di tutto nel cervello, nella mentalità e non è sicuramente facile cambiare.
Cosa siamo diventati?
"Siamo ancora quelli della pietra e della fionda", solo più raffinati in superficie. Ma solo in superficie...
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
Mio marito, quando fece il militare, fu messo a guidare i camion. Tra l'altro doveva andare ai macelli a prendere la carne per tutta la caserma. Mi ha raccontato di essere stato turbato da una scena terribile. C'era una lunga fila di mucche. La prima veniva macellata e così via. Ebbene, tutte lo sapevano che andavano alla morte, fino all'ultima della fila. Se lo comunicavano con muggiti dall'una all'altra, muggiti particolari, strazianti.
Un matrimonio meraviglioso sotto tutti i punti di vista ma completamente privo di sesso vi appagherebbe?
Assolutamente no. Di più: dubito che l'intesa di coppia possa resistere a lungo senza sesso.
Il mio romanzo in sei parole: "amore senza sesso è finito presto"
Sulla "presenza del sesso" nella nostra vita ho scritto qualche giorno fa un post al quale potrete ispirarvi per la risposta:
"Il sesso "tira" sempre. Lo sappiamo tutti, gioca un ruolo centrale nella vita degli esseri umani. In nome del sesso ogni civiltà realizza i suoi riti, costruisce le sue difese, imbastisce i suoi rituali. Così accade dalla notte dei tempi, a partire dalla foglia di fico che Adamo usò per coprire ciò che non sapeva, prima di "conoscere" Eva. Così accade oggi di notte e di giorno, al nord come al sud, ad est come ovest ..." sessomania-natalizia
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