Thanks Thanks:  12
Likes Likes:  33
Visualizzazione dei risultati da 1 a 15 su 367

Discussione: Etimologie e strane origini

          

Visualizzazione ibrida

Messaggio precedente Messaggio precedente   Prossimo messaggio Prossimo messaggio
  1. #1
    Master Member L'avatar di Sir Galahad
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Firenze
    Messaggi
    1,572
    Post Thanks / Like
    considerare [con-si-de-ra-re]: valutare con attenzione.
    dal latino: [considerare] osservare gli astri, composto dalla particella [con] insieme ( da cum) e [sidus, gen. sideris] stella.


    Considerare qualcosa o qualcuno significa esaminare con attenzione come si farebbe con gli astri da cui gli antichi Caldei, Greci, Fenici solevano trarre un auspicio.
    Si può considerare, come una lettura delle stelle, un elemento importante per la nostra vita; se si considera una scelta da fare per noi i i nostri cari, è come se leggessimo il destino in una costellazione benedetta; una considerazione sulle nostre scelte di vita è simile alla lettura nel destino; la considerazione della nostra stessa vita a volte ci pare scritta nel Cielo, benedetto o no.
    E qui,il pensiero va - naturalmente -al Divino Poeta:

    « "O frati," dissi, "che per cento milia
    perigli siete giunti a l'occidente,
    a questa tanto picciola vigilia

    d'i nostri sensi ch'è del rimanente
    non vogliate negar l'esperïenza,
    di retro al sol, del mondo sanza gente.

    Considerate
    la vostra semenza:
    fatti non foste a viver come bruti,

    ma per seguir virtute e canoscenza". »
    (Inferno, vv. 112-120)

  2. #2
    Master Member L'avatar di Sir Galahad
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Firenze
    Messaggi
    1,572
    Post Thanks / Like
    Sacro [sa-cro]
    deriva dal latino dotto, sac-ru(m), a sua volta derivante viene dalla radice sac- o sak-, della lingua indoeuropea e che ha il significato di separazione, recinto. Riferito anche, in linguaggio dotto, all'hortus conclusus, luogo di delizie impenetrabile ai più. Nelle etimologie baroniane i termini sacerdum o sacrum hanno una base etimologica in sacer, ovvero bosco sacro, indicante un luogo impenetrabile, oscuro. Il sacro è un concetto fondante, puro, non contaminato, luogo dell’assoluto e del divino, separato dal resto, schierato come “unico” al di qua del recinto. L’essere del sacro è l’essenza pura

  3. #3
    Master Member L'avatar di Sir Galahad
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Firenze
    Messaggi
    1,572
    Post Thanks / Like
    Plesso [ples - so]
    dal latino: [plexus] intrecciato, parallelo al greco [pleko] intreccio.
    Parola usata in Anatomia, in Architettura, nella Scuola
    Da esso originano:
    complesso, amplesso, perplesso.
    La parola perplesso non ha un verbo corrispondente. In realtà, ci sarebbe, ma è bene evitarlo, tanto è brutto e insignificante. Corrisponde ad un neologismo inventato negli anni novanta da Guzzanti, nella trasmissione "Avanzi", alla TV. Tale personaggio, se ben ricordo, avrebbe detto "la cosa mi perplime", inventando di sana pianta un nuovo verbo, perplimere. Brutto, senz'altro. E da evitare. Ve llo immaginate il passato remoto? Suonerebbe così: Io perplimetti, tu perplimesti, egli perplimette, noi perplimettemmo, voi perplimetteste, essi perplimisero.
    No, no, no. Roba da voto zero
    Meglio adoperare il lemma [perplesso] e dire: io resto perplesso; oppure: io sono perplesso.
    Nome:   4136199-perplesso-lavoratore-sul-pavimento-insolated-su-sfondo-bianco.jpg
Visite:  419
Grandezza:  18.7 KB( una lavoratrice perplessa: riuscirò ora ad andare in pensione?)

  4. #4
    Master Member L'avatar di Sir Galahad
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Firenze
    Messaggi
    1,572
    Post Thanks / Like
    Casa
    L'etimo di casa va ricercato in castello, a sua volta derivato dal latino castellum, diminutivo di castrum (probabilmente si ebbe lo sviluppo: castrellum> castellum, con apocope). La casa è quindi una personale, familiare visione del castello . Da esso deriva anche cassero, la parte più alta e più forte di un castello, a forma di torrione, e il castello di poppa della nave.

  5. #5
    Master Member L'avatar di Sir Galahad
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Firenze
    Messaggi
    1,572
    Post Thanks / Like
    Calligrafia
    [cal-li-gra-fì-a]
    Arte dello scrivere in caratteri belli e, talora, ornati.

    dal greco: [kalos] bello, e da [graphein] scrivere.

    Quindi, è sbagliato dire: avere una brutta calligrafia, sarebbe una contraddizione in termini. In questi casi va adoperato, piuttosto: avere una brutta grafìa.
    Nome:   esamimaturità10.jpg
Visite:  794
Grandezza:  17.7 KB

  6. #6
    Master Member L'avatar di Sir Galahad
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Firenze
    Messaggi
    1,572
    Post Thanks / Like
    frugale [fru-ga-le]
    Sobrio, parco

    dal latino: [frux] frutto.
    Va letto così:è persona frugale colei che si ciba dei semplici frutti della terra,evitando i prodotti dell'industria e i frutti esotici. Questo concetto sottolinea, quindi, il senso di umiltà insito in una vita parca e rivolta ai frutti più semplici.
    Mi ricordo di quando ero piccolo, e la merenda era limitata ad una buona fetta di pane con olio e sale. Oppure, di quando cenavamo tutti insieme, in allegrìa, mangiando cibi semplici ma genuini (frugali), pomodori appena colti e insalata (senza coloranti, diserbanti, conservanti) con olio di frantoio. Alla frugalità del mangiare faceva sempre eco la genuinità dei rapporti umani.... Ma questa è un'altra storia...

  7. #7
    Master Member L'avatar di Sir Galahad
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Firenze
    Messaggi
    1,572
    Post Thanks / Like
    Lenticchie (len-tic-chie)
    Buone, con lo zampone! Le mangiamo in questi giorni, e dicono che questo gesto porti fortuna.
    Le lenticchie traggono il loro nome dal diminuitivo, in latino, di lente, lens: ossìa, lenticula. Gli antichi Romani avevano gran stima di questo prodotto della terra e alla sua coltivazione dedicavano appezzamenti appositi, che chiamavano lenticalis. Tale coltivazione è proseguita nei secoli e ha dato nome ad alcuni toponimi: ad esempio, Lentate sul Seveso (Milano), già nel XIII^ secolo aveva tantissime particelle di terreno adibite a questa coltura, tanto che il paese vicino fu chiamato, apposta, Lentate (paese delle lenticchie) [da Nomi d'Italia, Istituto geografico De Agostini, Novara]

Segnalibri

Permessi di invio

  • Non puoi inserire discussioni
  • Non puoi inserire repliche
  • Non puoi inserire allegati
  • Non puoi modificare i tuoi messaggi
  •