considerare [con-si-de-ra-re]: valutare con attenzione.
dal latino: [considerare] osservare gli astri, composto dalla particella [con] insieme ( da cum) e [sidus, gen. sideris] stella.
Considerare qualcosa o qualcuno significa esaminare con attenzione come si farebbe con gli astri da cui gli antichi Caldei, Greci, Fenici solevano trarre un auspicio.
Si può considerare, come una lettura delle stelle, un elemento importante per la nostra vita; se si considera una scelta da fare per noi i i nostri cari, è come se leggessimo il destino in una costellazione benedetta; una considerazione sulle nostre scelte di vita è simile alla lettura nel destino; la considerazione della nostra stessa vita a volte ci pare scritta nel Cielo, benedetto o no.
E qui,il pensiero va - naturalmente -al Divino Poeta:
« "O frati," dissi, "che per cento milia
perigli siete giunti a l'occidente,
a questa tanto picciola vigilia
d'i nostri sensi ch'è del rimanente
non vogliate negar l'esperïenza,
di retro al sol, del mondo sanza gente.
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza". »(Inferno, vv. 112-120)
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