Un milione di euro sarebbe molto allettante, ma lo utilizzerei sicuramente in altri modi perché, parliamoci chiaro, se uno arriva alla condizione di voler fuggire, vuol dire che ha davvero sbagliato tutto nella vita, che tutte le scelte che ha fatto non erano quelle giuste, che ciò che ha costruito non funziona..
Io penso che la voglia di fuga, sia solo uno "status" mentale, come a voler immaginare che da qualche parte, a chilometri e chilometri di distanza, ci sia una vita migliore che ci aspetta..ma ne siamo così sicuri? O proprio per questo motivo, riusciamo a vivere la vita che abbiamo con minore ansia?

Mio suocero, ora 81enne, ripete da quando lo conosco (e sono circa 28 anni), che lascia moglie e figli per fuggire a Marettimo, un isolotto della Sicilia, e non si fa più trovare. Sbraita, urla, fa i capricci (ogni tanto sembra davvero un bambino), ma dopo tanti anni è ancora a Milano. E io spesso mi sono chiesta il perché di queste minacce. Perché gli sta stretta la famiglia? Perché vuole sentirsi dire: "Ma dove vai? Stai con noi. Ti vogliamo bene."
Stessa cosa anche un mio amico, che al contrario la famiglia se la porterebbe dietro, che vorrebbe trasferirsi a Cuba, perché secondo lui i cubani conducono una vita migliore e perché con il poco che hanno sono felici.
Ma anche qui, siamo sicuri?

Perché tanti vorrebbero fuggire? Ci facciamo uccidere dalla monotonia, dallo stress, dalla quotidianità, ma sono convinta che succederebbe in qualsiasi paese del mondo. Spezzo una lancia a favore di Mauro, sul fatto che forse per chi si affaccia ora nel mondo del lavoro, l'Italia non sia un granché ma, ripeto, non credo che la maggioranza di chi vuole scappare sia davvero per questo.

Come ho scritto all'inizio, il milione di euro, lo terrei, ma non per fuggire.

Ciao!
Cecilia