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Discussione: La poesia dei mesi

          

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  1. #1
    Master Member L'avatar di Enribello
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    Dec 2015
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    Roma
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    Al bel tempo di maggio le serate
    si fanno lunghe; e all’odore del fieno
    che la strada, dal fondo, scalda in pieno
    lume di luna, le allegre cantate
    dall’osterie lontane, e le risate
    dei giovani in amore, ad un sereno
    spazio aprono porte e petto. Ameno
    mese di maggio! E come alle folate
    calde dall’erba risollevi i prati
    ilari di chiarore, alle briose
    tue arie, sopra i volti illuminati
    a nuovo, una speranza di grandiose
    notti più umane scalda i delicati
    occhi, ed il sangue, alle giovani spose.

    Giorgio Caproni
    Io li odio i nazisti dell'Illinois...

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  3. #2
    Senior Member L'avatar di Fosca
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    Maggio

    Il capriccio dei rami e il bel frastaglio
    delle puberi fronde
    sulla grigia del ciel monotonia
    disegna il noce dell'orto; le gronde
    borbottan la tediosa litania
    della implacabil piova. Entro la nebbia
    diventan larve gli alti castagneti
    e i tuguri che fumano e la oscura
    montagna. Immersi nell'erba, i frutteti
    piegan sotto la furia
    delle gocce; il torneo cessar le rondini,
    la pioggia le impaura.

    (Pollone, 8 maggio 1882 - Giovanni Camerana)

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