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03-December-2011, 21:50
#1
Master Member
Solitudine.
Bussano.
Chi sarà?
Nascondo la polvere della mia solitudine
sotto il tappeto,
aggiusto il mio sorriso,
...ed apro.
Maram al-Masri ( nata nel 1962 a Lattakia -Siria),
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
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03-December-2011, 21:52
#2
Master Member
John Keats
SOLITUDINE
Solitudine, se vivere devo con te,
sia almeno lontano dal mucchio confuso
delle case buie; con me vieni in alto,
dove la natura si svela, e la valle,
il fiorito pendio, la piena cristallina
del fiume appaiono in miniatura;
veglia con me, dove i rami fanno dimore,
e il cervo veloce, balzando, fuga
dal calice del fiore l'ape selvaggia.
Qui sarei felice anche con te. Ma la dolce
conversazione d'una mente innocente, quando le parole
sono immagini di pensieri squisiti, è il piacere
dell'animo mio. E' quasi come un dio l'uomo
quando con uno spirito affine abita in te.
John Keats, Londra 1795-1821
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
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03-December-2011, 22:09
#3
Senior Member
Francesco Petrarca
Solo et pensoso i più deserti campi
Vo mesurando a passi tardi e lenti,
E gli occhi porto per fuggire intenti
ove vestigio human l’arena stampi.
Altro schermo non trovo che mi scampi
dal manifesto accorger de le genti,
perché negli atti d’alegrezza spenti
di fuor si legge com’io dentro avampi:
sì ch’io mi credo omai che monti et piagge
et fiumi et selve sappian di che tempre
sia la mia vita, ch’è celata altrui.
Ma pur sí aspre vie né sí selvagge
cercar non so ch’Amor non venga sempre
ragionando con meco, et io co’llui.
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03-December-2011, 22:46
#4
Master Member

Originariamente inviato da
Rosy
Bussano.
Chi sarà?
Nascondo la polvere della mia solitudine
sotto il tappeto,
aggiusto il mio sorriso,
...ed apro.
Maram al-Masri ( nata nel 1962 a Lattakia -Siria),
Rosy, questa breve poesia è una vera perla!
ciao
"...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"
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03-December-2011, 22:48
#5
Master Member
La solitudine
La solitudine è come la pioggia.
Si alza dal mare verso sera;
dalle pianure lontane, distanti,
sale verso il cielo a cui da sempre appartiene.
E proprio dal cielo ricade sulla città.
Piove quaggiù nelle ore crepuscolari,
allorché tutti i vicoli si volgono verso il mattino
e i corpi, che nulla hanno trovato,
delusi e affranti si lasciano l’un l’altro;
e persone che si odiano a vicenda
sono costrette a dormire insieme in un letto unico:
è allora che la solitudine scorre insieme ai fiumi.
RAINER MARIA RILKE
"...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"
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03-December-2011, 22:52
#6
Master Member
Solitudine
Ha una sua solitudine lo spazio,
solitudine il mare
e solitudine la morte - eppure
tutte queste son folla
in confronto a quel punto più profondo,
segretezza polare,
che è un’anima al cospetto di se stessa:
infinità finita.
Emily Dickinson
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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03-December-2011, 23:06
#7
Senior Member
Com'è bella anche questa!
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03-December-2011, 23:09
#8
Master Member
IO NON HO MANI
Io non ho mani
che mi accarezzino il volto,
(duro è l'ufficio di queste parole
che non conoscono amori)
non so le dolcezze
dei vostri abbandoni:
ho dovuto essere custode
della vostra solitudine:
sono salvatore di ore perdute.
David Maria Turoldo
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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04-December-2011, 17:18
#9
Outsider Member
Molto in tema anche con il meteo ferrarese...
NELLA NEBBIA
Strano, vagare nella nebbia!
E’ solo ogni cespuglio ed ogni pietra,
né gli alberi si scorgono tra loro,
ognuno è solo.
Pieno di amici mi appariva il mondo
quando era la mia vita ancora chiara;
adesso che la nebbia cala
non ne vedo più alcuno.
Saggio non è nessuno
che non conosca il buio
che lieve ed implacabile
lo separa da tutti.
Strano, vagare nella nebbia!
Vivere è solitudine.
Nessun essere conosce l’altro
ognuno è solo.
Herman Hesse
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04-December-2011, 19:42
#10
Master Member
Solitudine
Solitudine, io ti ho sempre a portata di mano.
Ti tengo e non ti presto. Non ti scopro, né ti svelo
per non dividerti con altri o farti riconoscere da alcuno,
quando sei nella mia vita.
Io voglio che tu resti solo mia perché mi servi per leggere
quel che dentro la mia anima si smuove.
Parlami sempre, non rimanere nodo scuro alla gola.
Sussurrami e fammi trasformare in eco quel che tu mi mandi,
per non restare sola, in solitudine.
Quando te ne vai, lasciami luce, e fai che, per gli altri,
io ritrovi nuovo e più forte amore.
Gabriella Cantoni Bravi
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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04-December-2011, 21:32
#11
Outsider Member
IL PASSERO SOLITARIO
D'in su la vetta della torre antica,
Passero solitario, alla campagna
Cantando vai finché non more il giorno;
Ed erra l'armonia per questa valle.
Primavera dintorno
Brilla nell'aria, e per li campi esulta,
Sì ch'a mirarla intenerisce il core.
Odi greggi belar, muggire armenti;
Gli altri augelli contenti, a gara insieme
Per lo libero ciel fan mille giri,
Pur festeggiando il lor tempo migliore:
Tu pensoso in disparte il tutto miri;
Non compagni, non voli,
Non ti cal d'allegria, schivi gli spassi;
Canti, e così trapassi
Dell'anno e di tua vita il più bel fiore.
Oimè, quanto somiglia
Al tuo costume il mio! Sollazzo e riso,
Della novella età dolce famiglia,
E te german di giovinezza, amore,
Sospiro acerbo de' provetti giorni,
Non curo, io non so come; anzi da loro
Quasi fuggo lontano;
Quasi romito, e strano
Al mio loco natio,
Passo del viver mio la primavera.
Questo giorno ch'omai cede alla sera,
Festeggiar si costuma al nostro borgo.
Odi per lo sereno un suon di squilla,
Odi spesso un tonar di ferree canne,
Che rimbomba lontan di villa in villa.
Tutta vestita a festa
La gioventù del loco
Lascia le case, e per le vie si spande;
E mira ed è mirata, e in cor s'allegra.
Io solitario in questa
Rimota parte alla campagna uscendo,
Ogni diletto e gioco
Indugio in altro tempo: e intanto il guardo
Steso nell'aria aprica
Mi fere il Sol che tra lontani monti,
Dopo il giorno sereno,
Cadendo si dilegua, e par che dica
Che la beata gioventù vien meno.
Tu, solingo augellin, venuto a sera
Del viver che daranno a te le stelle,
Certo del tuo costume
Non ti dorrai; che di natura è frutto
Ogni vostra vaghezza.
A me, se di vecchiezza
La detestata soglia
Evitar non impetro,
Quando muti questi occhi all'altrui core,
E lor fia vòto il mondo, e il dì futuro
Del dì presente più noioso e tetro,
Che parrà di tal voglia?
Che di quest'anni miei? che di me stesso?
Ahi pentirommi, e spesso,
Ma sconsolato, volgerommi indietro.
Giacomo Leopardi
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04-December-2011, 21:38
#12
Outsider Member
Ma questa è quella che preferisco in assoluto, Edgar Allan Poe.
SOLO
Fanciullo, io già non ero
come gli altri erano, nè vedevo
come gli altri vedevano. Mai
derivai da una comune fonte
le mie passioni - nè mai,
da quella stessa, i miei aspri affanni.
Nè il tripudio al mio cuore
io ridestavo in accordo con altri.
Tutto quello che amai, io l'amai da solo.
Allora - in quell'età - nell'alba
d'una procellosa vita - fu derivato
da ogni più oscuro abisso di bene e male
il mistero che ancora m'avvince -
dai torrenti e dalle sorgenti -
dalla rossa roccia dei monti -
dal sole che d'intorno mi ruotava
nelle sue dorate tinte autunnali -
dal celeste baleno
che daccanto mi guizzava -
dal tuono e dalla tempesta -
e dalla nuvola che forma assumeva
(mentre era azzurro tutto l' altro cielo)
d'un demone alla mia vista -
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04-December-2011, 23:02
#13
Master Member
Non sei mio
Non sei
nella mia vita
al mio fianco
non mangi alla mia tavola
ne' ridi ne' canti
ne' vivi per me.
Siamo estranei
tu
e me stessa
e la mia casa.
Sei un estraneo
un ospite
che non cerca che non vuole
piu' che un letto
a volte.
Che ci posso fare
se non cedertelo.
Ma io vivo da sola.
Idea Vilarino
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
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06-December-2011, 09:30
#14
Io
I due orfani - Giovanni Pascoli
Fratello, ti do noia ora, se parlo?»
«Parla: non posso prender sonno». «Io sento
rodere, appena…» «Sarà forse un tarlo…»
«Fratello, l’hai sentito ora un lamento
lungo, nel buio?» «Sarà forse un cane…»
«C’è gente all’uscio…» «Sarà forse il vento…»
«Odo due voci piane piane piane…»
«Forse è la pioggia che vien giù bel bello».
«Senti quei tocchi?» «Sono le campane».
«Suonano a morto? suonano a martello?»
«Forse…» «Ho paura…» «Anch’io».
«Credo che tuoni:
come faremo?» «Non lo so, fratello:
stammi vicino: stiamo in pace: buoni».
«Io parlo ancora, se tu sei contento.
Ricordi, quando per la serratura
veniva lume?» «Ed ora il lume è spento».
«Anche a que’ tempi noi s’aveva paura:
sì, ma non tanta». «Or nulla ci conforta,
e siamo soli nella notte oscura».
«Essa era là, di là di quella porta;
e se n’udiva un mormorìo fugace,
di quando in quando».
«Ed or la mamma è morta».
«Ricordi? Allora non si stava in pace
tanto, tra noi…» «Noi siamo ora più buoni…»
«ora che non c’è più chi si compiace
di noi…» «che non c’è più chi ci perdoni».
(Dai Primi poemetti)
“Non ho bisogno di tempo per sapere come sei: conoscersi è luce improvvisa” (P. Salinas)
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09-December-2011, 17:27
#15
Master Member
Della solitudine
Io non ho bisogno
che di te, solitudine;
alta,
solenne, immortale,
dove piú nulla è sogno.
In questo deserto
attendo
l'implacabile
venuta d'un'acqua viva
perché mi faccia a me certo.
Se
trionfa il sole
o la luna impassibile
il loro lume fluisce
come vuole
nel mio cuore.
E godo la terra
bruna, e l'indistruttibile
certezza
delle sue cose
già nel mio cuore si serra:
e intendo che vita
è questa,
e profondissima
luce irraggio sotto i cieli
colmi di pietà
infinita.
Carlo Betocchi
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
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