Un film che all'inizio ho faticato a seguire a causa della sua lentezza ma che poi procede in modo fluido se si entra nell'ottica psicanalitica.
Parla di depressione, queste due sorelle rappresentano due mondi contrapposti ma con lo stesso comune denominatore.
Justine è spettatrice passiva degli attori che le si muovono intorno, è chiusa nel suo mondo interiore.
Claire è attiva, desiderosa di controllare tutto e tutti, alla ricerca di una perfezione illusoria, apparentemente estroversa.
Di fronte all'imminente catastrofe reagiscono in modo diverso, rassegnazione versus disperazione.
Il film è girato molto bene, le scene al rallentatore sono stupende, sublimate dalla musica di Wagner, le attrici sono bravissime ed intense (ho un'ammirazione per Kirsten che trovo molto intensa, soprattutto nei primi piani) ma trovo che nella suddivisione della storia in questa doppia lettura il regista sia stato un po' troppo didascalico, assurdamente c'è troppa perfezione, non riesco a spiegarlo meglio.