Nottibianche sicuramente ci sono tanti giganti nella storia del jazz, a partire da Chet Baker, continuando con Charlie Parker, Dizzy Gillespie, John Coltrane, Thelonius Monk, Grover Washington Jr e tanti altri ma per me, ed è un parere personale, il jazz è Miles Davis.
Per un musicista che ha cominciato a suonare con Dizzy Gillespie e ha attraversato tutto il periodo d'oro del jazz suonando con tutti i mostri sacri del genere, non esistono aggettivi adeguati anche perché Miles non era un autodidatta come altri giganti suoi contemporanei ma aveva una solida cultura musicale avendo studiato alla Juilliard School di New York.
Per rendersi conto dell'evoluzione continua di Miles basta ascoltare uno dei primi fenomenali album "Birth of the Cool" del 1948:
e metterlo a confronto con "Tutu" del 1986:
passando per "Sketches of Spain" del 1959, album ispirato dal Concierto de Aranjuez di Joaquin Rodrigo:
Sono state pubblicate tantissime incisioni di Miles Davis e ho il sogno di collezionarle tutte e, anche se ne ho una cinquantina, il traguardo è ancora lontano
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