VEGLIA


Già dormono i prati. Non veglia
se non il mio cuore. Null'altro.
La sera ammaìna nel porto
le rosse sue vele di già.


0 veglia sognante, beata!
Incede la Notte su l'erba.
Fiorisce - sbocciandole in mano –
un pallido giglio: la luna.


Odi? il passo della notte
- nel silenzio immenso - smuore.
Sul mio tavolo la lampada,
come un grillo, stride piano.
Brucia d'oro ai libri il dorso
lungo taciti scaffali:
i piloni del gran ponte,
che lusinga a ripartire
verso i regni delle Fate.

Rainer Maria Rilke