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26-September-2014, 17:19
#76
Master Member
Originariamente inviato da
Andrea
Sette polaroid da Campoformido
Francesco Tomada
x Andrea
Una più bella dell'altra. Io ADORO questo poeta! grazie e ciao
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
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28-September-2014, 20:22
#77
Senior Member
Prova anche tu
"Prova anche tu,
una volta che ti senti solo
o infelice o triste,
a guardare fuori dalla soffitta
quando il tempo è così bello.
Non le case o i tetti, ma il cielo.
Finché potrai guardare
il cielo senza timori,
sarai sicuro
di essere puro dentro
e tornerai
ad essere Felice."
Anna Frank
Due cose mi hanno sempre sorpreso: l'intelligenza degli animali e la bestialità degli uomini. Bertrand Russell
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04-December-2014, 09:02
#78
Senior Member
Senza una data da ricordare
né un luogo ben preciso da indicare
ecco che arriva la dimenticanza.
Silenziosa
come un morto che galleggia sul fiume,
lontana, ineluttabile
come può essere solo il destino:
come un’ampia zona buia,
o una scultura perfetta,
come una faccia senza lineamenti,
senza sguardo. E’ così che arriva.
Si crea una sera, all’improvviso,
lasciandoci stupefatti,
senza un’esclamazione, senza un grido.
Ci rendiamo conto semplicemente che è nata.
E ora mi chiedo:
in quale istante, fra i molti istanti,
in quale giorno, fra i molti giorni
tu mi hai dimenticato?
Eduardo Mitre
Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery
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08-December-2014, 21:14
#79
Master Member
La mia scuola
La scuola che mi vide bambino
non aveva nome.
Una scuola sospesa tra terra e l’azzurro
di un cielo infinito,
un’unica stanza coi banchi anneriti
e un retro più piccolo che non si sapeva a cosa servisse
le scritte intagliate, un’unica penna e un pennino macchiato,
cartelli sui muri, l’amico seduto al suo posto,
tre classi soltanto,
(le crepe lasciavano un senso di attesa)
la piccola scuola di Pietra dell’Uso.
Non era la Frank, la Pascoli o l’Alighieri,
la nostra nemmeno portava il suo nome,
ma solo quel numero uno trascritto sul muro,
accanto alla chiesa, la nostra piccola scuola.
Tremavo dal freddo, le mani arrossate, chiudevo l’astuccio,
pensavo a mia madre.
Ed ora mia madre con altri cammina, il filo è spinato, non hanno giardini,
ma solo una strada che sale al mattino.
E vennero i giorni del freddo, ben presto si incontra il dolore,
assenze e partenze, le strade si incrociano a monte
c’è sempre una lapide al segno del passo,
una lapide bianca e solo quel nome.
Bruno Bartoletti
"...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"
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19-December-2014, 22:13
#80
Master Member
Un giorno, meravigliosa creatura
Un giorno, meravigliosa creatura,
io per te diventerò un ricordo
là, nella tua memoria occhi-turchina
sperduto – così lontano lontano.
Tu dimenticherai il mio profilo col naso a gobba,
e la fronte nell’apoteosi della sigaretta,
e il mio eterno riso, che tutti intriga,
e il centinaio – sulla mia mano operaia –
di anelli d’argento – la soffitta-cabina,
la divina sedizione delle mie carte…
e come, in un anno tremendo, innalzate dalla sventura,
tu piccola eri ed io – giovane.
Marina Cvetaeva
"...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"
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20-December-2014, 17:23
#81
Master Member
FOGLIA
Io sono come quella foglia – guarda -
sul nudo ramo, che un prodigio ancora
tiene attaccata.
Negami dunque. Non ne sia rattristata
la bella età che a un’ansia ti colora,
e per me a slanci infantili s’attarda.
Dimmi tu addio, se a me dirlo non riesce.
Morire è nulla; perderti è difficile.
- Umberto Saba -
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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02-January-2015, 22:33
#82
Master Member
Cercavo un inizio ad effetto,
qualcosa di poetico e vero allo stesso tempo,
qualcosa di grandioso.
Non ci sono riuscita.
Poi ho capito,
ricordando ciò che non avevo mai saputo:
che per i grandi cuori che muoiono nel corpo
ma che continuano a battere nel respiro della notte,
non ci sono canoni o bellezze regolari,
armonie esteriori,
ma tuoni e temporali devastanti
che portano ad illuminare un fiore, nascosto, di struggente bellezza.
Frida Kahlo
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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16-February-2015, 21:54
#83
Master Member
Da qui a sera
avrò tempo per dimenticarti,
o tutto il tempo
per uccidermi in un ricordo.
Da qui a sera,
saranno ore di primavera,
di solitudini composte
come fosse vero che eri e sei
il tempo che non torna.
Un pensiero a forma di te
muove, come fosse vento,
i rami e le foglie.
Starti dentro in eterna distanza,
osservarti andare
mentre io, solo per sopravviverti,
a me,
solo a me,
nel silenzio della pietra
e nel dove dell’acqua
ritorno.
Beatrice Niccolai
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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Master Member
DOVE L’ACQUA CON ALTRA ACQUA SI CONFONDE
Adoro i torrenti e la musica che fanno.
E i ruscelli, nelle radure e nei prati, prima
che diventino torrenti.
Forse li adoro soprattutto
per la loro segretezza. A momenti dimenticavo
di dire qualcosa sulle sorgenti!
Può esserci una cosa più meravigliosa di una fonte?
Ma anche i grandi corsi d’acqua hanno il loro cuore.
E i luoghi in cui confluiscono nei fiumi.
Le foci aperte dei fiumi che sfociano nel mare.
I luoghi dove l’acqua con altra acqua
si confonde. questi luoghi mi si stagliano
nella mente come luoghi sacri.
Ma questi fiumi lungo la costa!
Li amo come alcuni amano i cavalli
o le donne affascinanti. ho un debole
per questa acqua veloce e fredda.
Mi basta guardarla perché il sangue scorra più veloce
e un brivido mi percorra la pelle. Potrei stare
a guardarli per ore questi fiumi.
Non ce n’è uno che somigli a un altro.
Oggi compio quarantacinque anni.
Chi ci crederebbe ora se dicessi
che una volta ne avevo trentacinque?
E che avevo il cuore freddo e vuoto, a trentacinque anni!
Sarebbero passati altri cinque anni
prima che ricominciasse a scorrervi del sangue.
Mi prenderò tutto il tempo che voglio oggi pomeriggio
prima di lasciare questo posto accanto al fiume.
Mi piace amare i fiumi.
Amarli a monte fino
alla sorgente.
Amare tutto quello che mi fa crescere.
Raymond Carver (1938-1988)
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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Master Member
Il tempo e l'oblio hanno cancellato - Emily Bronte
Il tempo e l'oblio hanno cancellato
ormai quel sorriso d'incanto
gli anni hanno spento la freschezza
muffa e umidità sfigurano il volto.
Ma la ciocca di capelli di seta
ancora intrecciata sotto il ritratto
dice quale fosse un tempo quel viso
ne ritrae l'immagine alla memoria.
Bianca la mano che ha vergato quel verso
"Amore sappimi sempre fedele"
veloci correvano le belle dita
quando la penna tracciava quel motto.
"...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"
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Master Member
Kostas G. Kariotakis - L’ombra delle ore
Sono il giardino un tempo fragrante dei suoi fiori,
e pieno d’un grazioso cinguettìo d’uccellini:
qui, nell’ombra, la notte, tra colloqui segreti
e un sussurìo di baci, camminava l’amore.
Sono il giardino a lungo rimasto nello stesso
posto, mentre aspettava qualche ritorno, invano.
Ora è stato sepolto da rovi, non da fiori;
i suoi usignoli tacciono, e i serpenti lo soffocano.
"...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"
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Master Member
Per te sono stato la fermata d'autobus
che non arriva mai
ma che permette al viaggiatore di guardare il paesaggio.
Il nostro amarci non è mai stato amore
tu lo hai desiderato e hai creduto
che poteva essere un fiore.
Avevi ragione, era una rosa.
Già nel seme aveva tutte le sue spine.
Giovanni Fierro
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
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Master Member
Mio nonno Nino
Faccio proprio fatica a pensare che il mio sangue
proviene dal tuo sangue
i miei capelli che rimangono ostinatamente neri
i tuoi erano completamente bianchi prima che tu avessi trent’anni
i miei occhi scuri dovrebbero nascondermi e invece mi svelano
l’azzurro dei tuoi è il cielo che ti protegge.
Io ho ancora mani da ragazzo
hanno poca forza nella presa
ancora non dicono qual’è il mio coraggio
così guardo le tue mani
i tuoi calli sono la soluzione
di ogni algoritmo che la fame ti ha snervato nello stomaco
la radice quadrata della tua bontà che non ti ha mai tradito
la giusta approssimazione ad ogni tuo possibile sogno
il suo esatto più vicino
questa pelle sulle tue dita, asciugata a nocciolo di pietra, stretta a pugno
o volata a carezza, dove è più consumata
e quasi nascosta per vergogna
lì riconosco il segno della tua matematica più precisa
pala e piccone.
Giovanni Fierro
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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07-February-2016, 16:06
#89
Master Member
Questa e' una delle poesie di cui mi innamorai al liceo...il poeta ricorda i momenti felici con la sua donna, tornando sulle rive del lago per cercare di riviverli con la stessa intensita', mentre il tempo passa inesorabile.
Sotto il testo originale.
IL LAGO
Alphonse de Lamartine
Così, sempre sospinti a sponde nuove e rare
e nella notte eterna tratti senza ritorno,
nell’oceano del tempo potremo mai gettare
l’ àncora un solo giorno?
O lago! Ha terminato l’anno appena il suo volo
e a quei flutti che lei rivedere sperava,
torno a sedermi, guarda! su questa pietra, solo,
dove anche lei posava!
Muggivi allora sotto queste rocce profonde
schiantandoti così, sui fianchi flagellati,
così gettava il vento le schiumose tue onde
su quei piedi adorati.
Una sera, in silenzio vogavamo, ricordi?
Sotto il cielo, e sull’acque s’udiva il ritmo lento
dei remi che infrangevano, coi loro tonfi sordi,
dell’onde tue il concento.
D’un tratto, al mondo ignoti, sorsero degli accenti
che attutirono gli echi della sponda incantata
e la voce a me cara ( tacquero i flutti attenti )
così parlò, ispirata:
“ Propizie ore, fermatevi! Tempo devastatore,
il volo tuo trattieni!
Lasciateci godere il fugace sapore
dei giorni più sereni!
Tante anime infelici v’implorano; abbreviate
ad esse vita e noia;
per loro dileguatevi rapidi, e risparmiate
chi invece è nella gioia!
Ma inutilmente io chiedo qualche momento ancora,
fugge il tempo, e si perde;
io supplico la notte: “Va più lenta”, e l’aurora
già la notte disperde.
Amiamo, dunque, amiamo! E l’ora fuggitiva
godiamo senza indugio!
Noi passiamo, ed il tempo trascorre senza riva,
l’uomo non ha un rifugio!”
Geloso tempo, dunque i momenti d’ebbrezza,
quando sorsi di gioia a noi versa l’amore,
spariscono da noi con la stessa sveltezza
dei giorni di dolore?
Come! Non ne potremo fissare almeno un’orma?
Son passati per sempre? Perduti totalmente?
Il tempo che li ha dati, e che annulla e trasforma,
non renderà più niente?
O nulla, eternità, passato, abissi orrendi,
che cosa fate voi dei giorni che inghiottite?
Ci ridarete gli attimi estatici, stupendi
che spietati rapite?
O lago, o mute rocce, grotte, foresta oscura!
Voi che il tempo non tocca, che anzi rinnovella!
Di quella notte almeno conserva tu, o natura,
ogni memoria bella!
Sia quando posi placido, o sia fra gli uragani,
caro lago, o nel tratto delle tue amene sponde,
o nei tuoi neri abeti, o nelle rocce immani
che sovrastano l’onde!
Oppure nello zefiro che mormora, e che manca,
nel fremito che corre da riva a riva, e muore,
o nell’astro d’argento, che l’acque calme imbianca
col suo blando chiarore!
E la brezza gemente, la canna che sospira,
ogni effluvio che fluttui nel vento profumato,
tutto ciò che si sente, si vede o si respira,
tutto dica: “Hanno amato!”
Testo originale
Ainsi, toujours poussés vers de nouveaux rivages,
Dans la nuit éternelle emportés sans retour,
Ne pourrons-nous jamais sur l’océan des âges
Jeter l’ancre un seul jour?
Ô lac! l’année à peine a fini sa carrière,
Et près des flots chéris qu’elle devait revoir,
Regarde! je viens seul m’asseoir sur cette pierre
Où tu la vis s’asseoir!
Tu mugissais ainsi sous ces roches profondes,
Ainsi tu te brisais sur leurs flancs déchirés,
Ainsi le vent jetait l’écume de tes ondes
Sur ses pieds adorés.
Un soir, t’en souvient-il? nous voguions en silence;
On n’entendait au loin, sur l’onde et sous les cieux,
Que le bruit des rameurs qui frappaient en cadence
Tes flots harmonieux.
Tout à coup des accents inconnus à la terre
Du rivage charmé frappèrent les échos ;
Le flot fut attentif, et la voix qui m’est chère
Laissa tomber ces mots :
«Ô temps! suspends ton vol, et vous, heures propices!
Suspendez votre cours:
Laissez-nous savourer les rapides délices
Des plus beaux de nos jours!
«Assez de malheureux ici-bas vous implorent,
Coulez, coulez pour eux;
Prenez avec leurs jours les soins qui les dévorent;
Oubliez les heureux.
«Mais je demande en vain quelques moments encore,
Le temps m’échappe et fuit;
Je dis à cette nuit: Sois plus lente; et l’aurore
Va dissiper la nuit.
«Aimons donc, aimons donc! de l’heure fugitive,
Hâtons-nous, jouissons!
L’homme n’a point de port, le temps n’a point de rive;
Il coule, et nous passons!»
Temps jaloux, se peut-il que ces moments d’ivresse,
Où l’amour à longs flots nous verse le bonheur,
S’envolent loin de nous de la même vitesse
Que les jours de malheur?
Eh quoi! n’en pourrons-nous fixer au moins la trace?
Quoi! passés pour jamais! quoi! tout entiers perdus!
Ce temps qui les donna, ce temps qui les efface,
Ne nous les rendra plus!
Éternité, néant, passé, sombres abîmes,
Que faites-vous des jours que vous engloutissez?
Parlez: nous rendrez-vous ces extases sublimes
Que vous nous ravissez?
Ô lac! rochers muets! grottes! forêt obscure!
Vous, que le temps épargne ou qu’il peut rajeunir,
Gardez de cette nuit, gardez, belle nature,
Au moins le souvenir!
Qu’il soit dans ton repos, qu’il soit dans tes orages,
Beau lac, et dans l’aspect de tes riants coteaux,
Et dans ces noirs sapins, et dans ces rocs sauvages
Qui pendent sur tes eaux.
Qu’il soit dans le zéphyr qui frémit et qui passe,
Dans les bruits de tes bords par tes bords répétés,
Dans l’astre au front d’argent qui blanchit ta surface
De ses molles clartés.
Que le vent qui gémit, le roseau qui soupire,
Que les parfums légers de ton air embaumé,
Que tout ce qu’on entend, l’on voit ou l’on respire,
Tout dise: Ils ont aimé!
Io li odio i nazisti dell'Illinois...
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13-February-2016, 22:06
#90
Master Member
Non vi sarà mai cosa che non sia
una nube. Lo son le cattedrali
di vasta pietra e bibliche vetrate
che il tempo spianerà. Lo è l’Odissea,
che cambia come il mare. Se la riapri
sempre cambia qualcosa. Anche il riflesso
del tuo viso è già un altro nello specchio
ed il giorno è un dubbioso labirinto.
Siamo chi se ne va. La numerosa
nuvola che si disfa all’occidente
è nostra effigie. Incessantemente
la rosa si tramuta in altra rosa.
Sei nuvola, sei mare, sei l’oblio.
Sei anche tutto quello che hai smarrito.
J.L. Borges
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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