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31-December-2012, 22:55
#31
Master Member
Fine d'anno
Né la minuzia simbolica
di sostituire un tre con un due
né quella metafora inutile
che convoca un attimo che muore e un altro che sorge
né il compimento di un processo astronomico
sconcertano e scavano
l’altopiano di questa notte
e ci obbligano ad attendere
i dodici e irreparabili rintocchi.
La causa vera
è il sospetto generale e confuso
dell’enigma del Tempo;
è lo stupore davanti al miracolo
che malgrado gli infiniti azzardi,
che malgrado siamo
le gocce del fiume di Eraclito,
perduri qualcosa in noi:
immobile.
Jorge Luis Borges
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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13-January-2013, 14:00
#32
Master Member
Elogio dell’ombra
La vecchiaia (è questo il nome che gli altri gli danno)
può essere per noi il tempo più felice.
È morto l’animale o quasi è morto.
Restano l’uomo e l’anima.
Vivo tra forme luminose e vaghe
che ancora non son tenebra.
Buenos Aires,
che un tempo si lacerava in sobborghi
verso la pianura incessante,
è di nuovo la Recoleta, il Retiro,
le confuse strade dell’Once
e le precarie case vecchie
che seguitiamo a chiamare il Sud.
Nella mia vita son sempre state troppe le cose;
Democrito di Abdera si strappò gli occhi per pensare;
il tempo è stato il mio Democrito.
Questa penombra è lenta e non fa male;
scorre per un mite pendio
e somiglia all’eterno.
Gli amici miei non hanno volto,
le donne son quello che furono in anni lontani,
i cantoni sono gli stessi e altri,
non hanno lettere i fogli dei libri.
Dovrebbe impaurirmi tutto questo
e invece è una dolcezza, un ritornare.
Delle generazioni di testi che ha la terra
non ne avrò letti che alcuni,
quelli che leggo ancora nel ricordo,
che rileggo e trasformo.
Dal Sud, dall’Est, dal Nord e dall’Ovest
convergono le vie che mi han condotto
al mio centro segreto.
Vie che furono già echi e passi,
donne, uomini, agonie e risorgere,
giorni con notti,
sogni e immagini del dormiveglia,
ogni minimo istante dello ieri
e degli ieri del mondo,
la salda spada del danese e la luna del persiano,
gli atti dei morti,
l’amore condiviso, le parole,
ed Emerson, la neve, e quanto ancora.
Posso infine scordare. Giungo al centro,
alla mia chiave, all’algebra,
al mio specchio.
Presto saprò chi sono.
(J.L. Borges, in POESIA 278, gennaio 2013, speciale 25 anni)
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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Senior Member
Non ho camminato nei tuoi sogni,
né mi sono mostrato in mezzo alla folla,
non sono apparso nel cortile
dove pioveva, o meglio cominciava a piovere
(questo verso lo cancello e non lo sostituirò),
era allettante credere,
come uno stupido,
che ti avrei incontrato presto,
eri tu che mi apparivi in sogno
(e mi prendeva una dolce tenerezza),
mi sistemavi i capelli sulle tempie.
Quell’autunno perfino le poesie
in parte mi riuscivano bene.
(Però mancava sempre un verso
o una rima per essere felice).
Boris Ryzhy
L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.
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Senior Member
Ho messo un abito scollato e non so se ritorni,
ma le parole sono pronte sulle labbra come
segreti imperfetti o germogli di acqua custoditi per
l’estate. E, se di notte le ripeto in sordina, nel silenzio
della stanza, prima di addormentarmi, è come se all’improvviso
gli uccelli fossero già arrivati a sud e tu ritornassi
in cerca di questi antichi messaggi lavati dal tempo:
Andiamo a casa? Il sole dorme sui tetti la domenica
e c’è un intenso odore di lino sparso sui letti.
Possiamo rivoltare i sogni al rovescio, dormire dentro il pomeriggio
e lasciare che il tempo si occupi dei gesti più piccoli.
Andiamo a casa. Ho lasciato un libro aperto a metà sul pavimento
della stanza, sono sole nella scatola le vecchie foto
del nonno, c’erano le tue mani strette con forza, quella
musica che eravamo soliti ascoltare d’inverno. E io voglio rivedere
le nuvole ritagliate nelle finestre rosse del crepuscolo;
e voglio andare di nuovo a casa. Come le altre volte.
E così mi preparo per il sonno, notte dopo notte, dipanando la lenta
matassa dei giorni per scontare l’attesa. E, quando la nidiata
allontanerà alla fine le ali della chiglia al suo primo volo,
di certo mi troverò ancora qui, ma potrò dire che, per lo
meno qualche volta, già inviai i messaggi, già dalla mia
bocca udii queste parole,
che tu ritorni o non ritorni.
Maria do Rosário Pedreira
L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.
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Master Member
Andrea, a me questa autrice piace da impazzire. grazie. Ciao
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
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Master Member
Originariamente inviato da
Andrea
Non ho camminato nei tuoi sogni,
né mi sono mostrato in mezzo alla folla,
non sono apparso nel cortile
dove pioveva, o meglio cominciava a piovere
(questo verso lo cancello e non lo sostituirò),
era allettante credere,
come uno stupido,
che ti avrei incontrato presto,
eri tu che mi apparivi in sogno
(e mi prendeva una dolce tenerezza),
mi sistemavi i capelli sulle tempie.
Quell’autunno perfino le poesie
in parte mi riuscivano bene.
(Però mancava sempre un verso
o una rima per essere felice).
Boris Ryzhy
Bellissima. Mi era sfuggita.
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
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Senior Member
Originariamente inviato da
Rosy
Andrea, a me questa autrice piace da impazzire. grazie. Ciao
Pureamme! Prego Rosy
L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.
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Senior Member
Domenica
Finir di leggere Apollinaire:
il poeta assassinato
Non perdere di vista
il tempo destinato
all'ingestione di cibo
Schubert e Brahms vanno
evitati. Mozart
sana tutte le ferite. Albinoni
dispensa Valium. Mostrarsi
pacata e insieme felice
quando la mamma telefona raccogliere
le forze per
il gioioso gridolino finale.
Prendere d'un balzo la cornetta
quando il telefono squilla
nel televisore.
Ulla Hahn
L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.
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Master Member
Ci prendono per navi e siamo isole.
Intricate, deserte, che tesori
possiamo offrire a quelli che non giungono?
La nostra costa è dura. Il nostro faro
di voce anzichè luce
non attira, spaventa
e nessun marinaio perduto nella notte
toccherà le spiagge nostre dove ancora
fanno male le orme di quel naufrago
che sapeva del nostro deserto.
La notte, ogni notte, ci promette e ci nega
la strada del ritorno, il tornaviaggio,
l’amore che ci salvi da noi stessi
e la parola che sia detta per sempre.
Ci sono in noi alberi senza nome
stanchi di far ombra e crescere da soli.
Coloro che non partono ma soffrono
di sete di scogliera, amano i porti,
salpano nel sonno, cercano un’altra sete
per appagare la prima, ci osservano,
ci vedono come navi, felici.
Siamo isole.
Juan Vicente Piqueras
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Master Member
Monotonia
A un giorno monotono ne segue
un altro monotono, identico. Accadranno
le stesse cose, riaccadranno di nuovo -
gli stessi istanti ci trovano e ci abbandonano.
Un mese passa e porta un altro mese.
I fatti che avverranno si intuiscono facilmente:
sono gli stessi noiosi fatti di ieri.
E il domani finisce per non sembrare più domani.
Costantino Kavafis
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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20-February-2015, 11:48
#41
Master Member
TRA ANDARSENE E RESTARE
Tra andarsene e restare è incerto il giorno,
innamorato della sua trasparenza.
La sera circolare si fa baia;
nel suo calmo viavai si mescola il mondo.
Tutto è visibile e tutto è elusivo,
tutto è vicino e tutto è inafferrabile.
Le carte, il libro, il bicchiere, la matita
riposano all'ombra dei loro nomi.
Il battito del tempo nella mia tempia ripete
la stessa testarda sillaba di sangue.
La luce fa del muro indifferente
uno spettrale teatro di riflessi.
Mi scopro nel centro di un occhio;
non mi guarda, mi guardo nel suo sguardo.
Si dissolve l'istante. Senza muovermi
io resto e vado. Sono una pausa.
OCTAVIO PAZ
"...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"
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15-February-2016, 15:02
#42
Master Member
Era una viva attesa che raggiava
Era una viva attesa che raggiava
in te paura e tremito ed in me
sensibile delizia d’inoltrarmi
fra gli alberi, di bere alle fontane.
Il barbaglio delle acque vaghe, il cielo,
le ombre quiete nell’aria animata,
anche il vento moveva in me il sorriso.
Era la stessa febbre che ci estrania
rapidamente dai morti e ci svia
mentre restano soli fra le torce
nell’immane fatica di scavarsi
la strada fra le rocce d’ombra, stanchi
e intenti a penetrare fino al fondo.
Ne vedesti il profilo aguzzo, accanto
riposano le mani estenuate.
Mario Luzi
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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12-November-2017, 20:29
#43
Master Member
Dedicata a Kaipirissima:
FUGA
Brevi sono le forme
che il caos inquieto produce.
La vita è fiamma vinta.
Ogni cosa è costretta
in uno spazio imperioso.
Ascese immani s’appuntano
al vertice di un’ora
per ricadere dolorosamente
in una perduta impotenza.
Se poi ci si rialzerà,
non è certo.
A volte il destino divaga.
Attese di anni non bastano
a dar tempo di giungere a un momento.
E noi stringiamo la grazia
come una mano che si ritira.
Vincenzo Cardarelli
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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06-February-2018, 14:43
#44
Master Member
Sempre voler capire. Non si può.
Bisogna cedere, bisogna ritirarsi,
bisogna fare come fanno i gatti
quando si acquattano, i muscoli in un fremito
contratti, prima di scagliarsi verso
una qualche preda, che sia per gioco
o che sia roba seria; o quando in ferocissimo
kabuki affrontano il rivale, e l'universo
intero allora si concentra in un assorto
e millimetrico avanzare, e poi
senza preavviso, forse perchè si sta mettendo
male - la scusa è sempre una mosca o un moscerino
che si ritrova dalle loro parti -
guardano in giro, si fingono distratti,
loro che c'entrano? mica era sul serio!
Ma chissà, forse si distraggono davvero.
Patrizia Cavalli
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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