I bambini tibetani sono tutt'altra faccenda, rispetto a quelli nepalesi.
L'estrema povertà, le condizioni climatiche terribili, il territorio pietroso e desertico per l'altitudine, non rendono certo facile la vita, tantomeno all'infanzia.
La foto -simbolo di uno di questi bimbi è significativa.
(purtroppo non è limpida: viene da una scannerizzazione di foto cartacea).
Nome:   tibet 1-a.jpg
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Grandezza:  90.2 KB Questo bimbo , solo, ci spiava seminascosto in un poverissimo e sperduto villaggio.

Indossava un indumento come tutti i bambini fino ad una certa età:un paio di pantaloni in pelle rovesciata ( con il pelo dentro), bisunti, e con un buco nel cavallo!
Questo serviva per fermarsi dovunque , aprire le gambe e fare i propri bisogni- come i cani- senza alcuna pulizia, ecc!
Noi eravamo inorriditi. Immaginavamo le infezioni da sporcizia.
Era novembre, la temperatura si aggirava sui -20° esterna e -tragico! -circa -5° interna ( non c'è riscaldamento di stufe come in Nepal); immaginiamo - al di là del discorso igienico- il...freddo atroce che doveva entrare da quel buco!

Lì vige ancora la selezione naturale: si muore, anche per una bronchite. Non ci sono medici, nè medicine nei villaggi: la mortalità infantile ( e non solo) è molto alta.
Abbiamo distribuito centinaia di tubetti di Aspirina, ma era una goccia nell'oceano...E non avevamo altro.