Attraverso questa vicenda ispirata alla figura del Buddha, Zweig come sempre in maniera sublime racconta dell'animo umano.
I sentimenti umani sono eterni e universali, non c'è tempo e spazio.
In questa storia ci si interroga sul proprio ruolo nella nostra vita e nella vita degli altri.
Ci si chiede come le nostre scelte e le nostre decisioni possano influenzare non solo noi stessi ma anche chi ci vive accanto e non.
Fino all'estrema decisione di una libertà assoluta senza se e senza ma, anche a costo di non essere compresi o peggio ancora essere abbandonati a se stessi e dimenticati.
Sono al terzo libro di Stefan Zweig e ogni volta ne sono rimasta sempre affascinata.