E' molto difficile indicare criteri 'universalmente' validi per distinguere un giallo maschile da uno femminile. Diciamo che e' una sorta di percezione...che naturalmente scaturisce da variabili fisse, ma non cosi' facili da identificare.
Alcuni aspetti legati alla trama possono essere un indicatore: in genere per me traffico d'armi, mafia, scandali politici connotano un giallo maschile, mentre i delitti passionali quello femminile.
C'e' poi l'attenzione, come si e' detto, alle vicende private...non si tratta solo di inseirle o meno, dipende in che modo si incastrano con i fatti principali, in che modo vengono narrate...in questo ad esempio la Lackberg, la Gerritsen, la Higgings Clark (per citarne alcune) sono molto femminili (e' solo una coincidenza che siano donne? Ne dubito!).
La mia e' senz'altro una banalissima semplificazione...ripeto, e' piu' una sensazione che mi accompagna durante la lettura, sicuramente non facile da classificare.
P.S.: il mio amato Nesbo, pur autore di gialli molto maschili, conosce le donne alla perfezione e in certi punti e' il piu' femminile di tutti