Thanks Thanks:  14
Likes Likes:  60
Pagina 4 di 7 primaprima ... 23456 ... ultimoultimo
Visualizzazione dei risultati da 46 a 60 su 99

Discussione: Poesie per la madre, poesie per il padre

          
  1. #46
    Senior Member L'avatar di Aleciccio
    Registrato dal
    Oct 2011
    Messaggi
    827
    Post Thanks / Like
    Dulcissima

    Quando non ci saranno più le mie chiamate
    Tra le sette e le otto
    E se ritardo un labbro che leggermente trema.

    Quando non sarai più una vecchia sola
    E io al ritorno non dovrò più correre
    Per te giù in farmacia
    Prazene e Lexotan
    Con la ricetta ripetibile
    Il Karvezide con la ricetta nuova
    E già che ci sei un Benagol
    E la Borocillina.

    Quando non dovrò più tenerti
    Bassa la pressione
    Quanto tempo che avrò
    Per scrivere di te.

    Franco Buffoni (Gallarate, 1948)
    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

  2. Likes Rosy liked this post
  3. #47
    Master Member L'avatar di daniela
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Brescia
    Messaggi
    3,844
    Post Thanks / Like
    A mio padre

    Se mi tornassi questa sera accanto
    lungo la via dove scende l’ombra
    azzurra già che sembra primavera,
    per dirti quanto è buio il mondo e come
    ai nostri sogni in libertà s’accenda
    di speranze di poveri di cielo
    io troverei un pianto da bambino
    e gli occhi aperti di sorriso, neri
    neri come le rondini del mare.

    Mi basterebbe che tu fossi vivo,
    un uomo vivo col tuo cuore è un sogno.
    Ora alla terra è un’ombra la memoria
    della tua voce che diceva ai figli:
    - Com’è bella notte e com’è buona
    ad amarci così con l’aria in piena
    fin dentro al sonno - Tu vedevi il mondo
    nel plenilunio sporgere a quel cielo,
    gli uomini incamminati verso l’alba.

    Alfonso Gatto
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  4. #48
    Master Member L'avatar di daniela
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Brescia
    Messaggi
    3,844
    Post Thanks / Like
    Padre, se anche tu non fossi il mio

    Padre, se anche tu fossi a me un estraneo,
    per te stesso egualmente t'amerei.
    Ché mi ricordo d'un mattin d'inverno
    che la prima viola sull'opposto
    muro scopristi dalla tua finestra
    e ce ne desti la novella allegro.
    E poi la scala di legno tolta in spalla,
    di casa uscisti e l'appoggiasti al muro.
    Noi piccoli stavamo alla finestra.

    E di quell'altra volta mi ricordo
    che la sorella mia piccola ancora,
    per la casa inseguivi minacciando
    (la caparbia avea fatto non so che).
    Ma raggiuntala che strillava forte
    dalla paura ti mancava il cuore:
    ché avevi visto te inseguir la tua
    piccola figlia e, tutta spaventata
    tu vacillante l'attiravi al petto,
    e con carezze dentro le tue braccia
    l'avviluppavi come per difenderla
    da quel cattivo ch' era il tu di prima.

    Padre, se anche tu non fossi il mio
    padre, se anche fossi a me un estraneo,
    fra tutti quanti gli uomini già tanto
    pel tuo cuore da fanciullo t'amerei.

    Camillo Sbarbaro
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  5. Thanks kaipirissima thanked for this post
  6. #49
    Senior Member L'avatar di Aleciccio
    Registrato dal
    Oct 2011
    Messaggi
    827
    Post Thanks / Like
    Ritratti di mio padre

    In questa stanza aperta ai quattro

    venti,
    padre, gioco con i tuoi ritratti.
    Vent'anni dopo che te ne sei andato,
    non so qual'è il volto più tuo,
    se quello dove sei un soldato sopravvissuto
    al massacro dei greci a Smirne,
    o quello con cui guardi mia madre con occhi innamorati,
    cinquant'anni dopo averla conosciuta,
    o in quell'istantanea della tua morte
    nel tuo negozio pieno di stoffe e cappelli,
    con una tazza di tè nero in mano,
    e faccia da forestiero, come quando giungesti in paese.
    Padre, voglio vederti di nuovo,
    ma invece dell'uomo tocco il cartoncino.

    Homero Aridjis
    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

  7. #50
    Master Member L'avatar di Rosy
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Arenzano ( Genova)
    Messaggi
    3,864
    Post Thanks / Like
    Quote Originariamente inviato da Aleciccio Visualizza il messaggio
    Dulcissima

    Quando non ci saranno più le mie chiamate
    Tra le sette e le otto
    E se ritardo un labbro che leggermente trema.

    Quando non sarai più una vecchia sola
    E io al ritorno non dovrò più correre
    Per te giù in farmacia
    Prazene e Lexotan
    Con la ricetta ripetibile
    Il Karvezide con la ricetta nuova
    E già che ci sei un Benagol
    E la Borocillina.

    Quando non dovrò più tenerti
    Bassa la pressione
    Quanto tempo che avrò
    Per scrivere di te.

    Franco Buffoni (Gallarate, 1948)
    Quanta tenerezza, questa poesia. Quanta verità.
    Penso alle nostre due vecchie madri che ci mandano ogni momento in farmacia per medicine, pur ( in un certo senso) stando meglio di noi....
    E' un'abitudine anche questa. Una dolce abitudine che certo POI ci mancherà.
    Grazie.
    Ciao
    Rosy
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  8. #51
    Senior Member L'avatar di Aleciccio
    Registrato dal
    Oct 2011
    Messaggi
    827
    Post Thanks / Like
    Nel sorriso folle delle madri

    Nel sorriso folle delle madri sbattono lievi
    le gocce della pioggia. Nelle amate facce
    pazze battono e sbattono
    le gialle dita delle lampade.
    E dondolano, che dondolano. E son pure, che pure.
    Gocce e lampade pure. E le madri
    si avvicinano soffiando sulle dita fredde.
    I loro corpi si muovono per le ossa dei figli,
    tra tendini e organi sommersi,
    e le calme madri, intrinseche, si siedono
    sulle teste dei figli.
    Si siedono, e restano lì in un silenzio che perdura
    frenetico,
    vedendo tutto,
    e bruciando le immagini, alimentando le immagini,
    perché l’amore è sempre più forte.
    E sbatte sui loro volti l’amore lieve
    l’amore feroce.
    - E le madri sono sempre più belle -
    pensano i figli che su di loro aleggiano.
    Fiori violenti sbattuti sulle palpebre
    respirano loro da cima a fondo. E sono
    silenziose.
    E il loro viso nel mezzo di ogni goccia
    di pioggia,
    intorno alle lampade. Nel continuo
    scorrere dei figli.
    Le madri sono le più alte cose
    che i figli crescendo crearono, perché permangono
    nella combustione dei figli, perché
    i figli sono come invasori denti di leone
    nel terreno delle madri.
    E le madri sono pozzi di petrolio nelle parole dei figli,
    e si lanciano con loro come schizzi
    che zampillano fuori dalla terra.
    E i figli s’immergono con scafandri
    all’interno di molte acque,
    e portano via le madri come polpi
    avvolti alle mani
    e nell’acume di tutta la loro vita.
    E il figlio siede con la madre a capotavola,
    e con lui la madre sposta da parte a parte
    le tazze e le forchette.
    E grazie alla madre il figlio pensa
    che nessuna morte è possibile e che le acque
    si intrecciano per mezzo della sua mano che tocca la
    faccia folle
    della madre che tocca la mano diffidente
    del figlio.
    E dentro l’amore, è solo possibile arrivare
    ad amare tutto,
    e nella possibilità che tutto possa ritrovarsi
    dentro l’amore.


    Herberto Helder
    (Funchal, 1930), excerto do poema «Fonte», publicado em A Colher na Boca, 1961
    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

  9. #52
    Senior Member L'avatar di Aleciccio
    Registrato dal
    Oct 2011
    Messaggi
    827
    Post Thanks / Like

    La gabbia del leone

    La gabbia del leone era di aria,
    di aria la mia mamma, quel cappello,
    il braccio di mio padre era di aria
    sulla mia spalla, le mie mani che stringono,
    e aria il ridere degli occhi e dolce d’aria
    di quella vita di cui ho sognato l’acerbo.
    Erano d’aria loro, e io, chissà,
    che sono stato fermo a guardarli andare.

    Franco Loi
    (Genova, 1930), da da L’aria (Einaudi, 1981)
    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

  10. #53
    Master Member L'avatar di Claire
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Alta Murgia
    Messaggi
    1,820
    Post Thanks / Like
    Le Mani della Madre

    Tu non sei più vicina a Dio
    di noi; siamo lontani tutti. Ma tu hai stupende
    benedette le mani.
    Nascono chiare in te dal manto,
    luminoso contorno:
    io sono la rugiada, il giorno,
    ma tu, tu sei la pianta.

    Rainer Maria Rilke
    "...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"

  11. #54
    Master Member L'avatar di Rosy
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Arenzano ( Genova)
    Messaggi
    3,864
    Post Thanks / Like

    Smile Intanto

    Intanto lei torna da me ogni volta che dormo in sogno
    e le dico bentornata, siediti intanto,
    e lei rassetta, al suo solito, il cuscino,
    è innaturale che una madre non rassetti il cuscino a suo figlio
    e che il figlio rassetti invece il cuscino di sua madre
    e asciugo i suoi sudori freddi e liscio i suoi capelli stopposi
    e stringendole la mano fredda le dico non temere
    il posto dove vai, non ne tornerai
    a mani vuote come tante volte ne tornasti
    perché nel posto dove vai non ci sono speranze
    né perdita, rimorso e dolore, neppure quello di madre,
    nel posto dove vai non manca nulla. È un posto perfetto.

    Zach Nathan
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  12. #55
    Senior Member L'avatar di Aleciccio
    Registrato dal
    Oct 2011
    Messaggi
    827
    Post Thanks / Like
    Ora che leggo di tuo padre mi chiedo
    quali eserciti abbia visto il mio
    e soprattutto quali abbia combattuto:
    l’ho visto solo perdere un dito in fonderia.
    Eppure se ne è andato da soldato
    nella sua trincea personale di forni
    a microonde e camicie ben stirate.
    Quando ci ha lasciati ho pensato
    che l’aveva fatto già molto tempo prima.
    Ho un fiume che scorre davanti a me
    più veloce di quanto pensassi – e con sé
    porta via tutto – anche queste prime aurore di maggio.

    Michele Obit
    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

  13. #56
    Senior Member L'avatar di Aleciccio
    Registrato dal
    Oct 2011
    Messaggi
    827
    Post Thanks / Like
    Curva sul lavello stava la madre
    le clavicole serrate, custodi di un pensiero
    che dentro le faceva eco
    ma come da un’altra voce.
    E una pena da lei mi arrivava
    simile a chi vuole limitare il male
    rendendo sinottici il dolore e il gaudio.

    Lucianna Argentino
    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

  14. #57
    Master Member L'avatar di Rosy
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Arenzano ( Genova)
    Messaggi
    3,864
    Post Thanks / Like
    PRIMO GIORNO


    Lenzuola bianche in un armadio
    Lenzuola rosse in un letto
    Un figlio in una madre
    La madre nei dolori
    Il padre davanti alla stanza
    La stanza nella casa
    La casa nella città
    La città nella notte
    La morte in un grido


    E il figlio nella vita.

    Jacques Prévert
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  15. #58
    Senior Member L'avatar di Aleciccio
    Registrato dal
    Oct 2011
    Messaggi
    827
    Post Thanks / Like
    RESIDENZA

    Visione di mio padre che torna a casa da
    sua madre, Sam Nôvi, a Budo-Budo
    Ritornerai per il vecchio viottolo
    Senza preavviso.
    Sarà come ieri, al crepuscolo:
    lontano, improvviso, il fischio.
    E in strada, un diffuso singhiozzo
    di festa.
    La luce sarà umida
    la pioggia intima
    sul segno dei tuoi piedi.
    Dito a dito, foglia a foglia
    sfiorerai i profumi,
    le magie della terra:
    il piccolo limoneto della nonna
    il decrepito
    izaquenteiro
    l’ocá
    così ombreggiato,
    il
    kimi
    ritorto
    E, all’ingresso, impresso nel fango
    il fantasma del capretto bianco.
    Il gradino scricchiolerà al tuo primo passo.
    Salirai lento, concreto
    senza calpestare l’asse traballante del pavimento.
    La porta sarà aperta, la candela accesa.


    CONCEIÇÃO LIMA



    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

  16. #59
    Master Member L'avatar di Rosy
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Arenzano ( Genova)
    Messaggi
    3,864
    Post Thanks / Like
    A una madre
    Come vuoi bene a una madre
    che ti cresce nel pianto
    sotto la ruota violenta della Singer
    intenta ai corredi nuziali
    e a rifinire le tomaie alte
    delle donne contadine?

    Mi sganciarono dalla tua gonna
    pollastrello comprato alla sua chioccia.
    Mi mandasti fuori nella strada
    con la mia faccia.
    La mia faccia lentigginosa ha il segno
    delle tue voglie di gravida
    e me le tengo in pegno.

    Tu ora vorresti da me
    amore che non ti so dare.
    Siamo due inquilini nella casa
    che ci teniamo in dispetto,
    ti vedo sempre tesa
    a rubarmi un po' di affetto,
    tu che a moine non mi hai avvezzato.

    Una per sempre io ti ho benvoluta
    quando venne l'altro figlio di papà:
    nacque da un amore in fuga,
    fu venduto a due sposi sterili
    che facevano i contadini
    in un paese vicino.
    Allora alzasti per noi lo stesso letto
    e ci chiamavi Rocco tutt'e due.

    Rocco Scotellaro

    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  17. #60
    Master Member L'avatar di Rosy
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Arenzano ( Genova)
    Messaggi
    3,864
    Post Thanks / Like

    Smile

    ALLA MADRE

    Se tu torni fra noi
    è un caldo e grigio
    giorno di marzo, è l’ora del riposo
    per noi rimasti nella casa, in pace.

    Così lungamente
    abbiamo aspettato nel silenzio
    delle stanze assopite, ora i bambini
    sono andati per viole.

    Oh, poterli cercare con te
    fra le gaggìe nude nel sole.

    Attilio Bertolucci
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

Segnalibri

Permessi di invio

  • Non puoi inserire discussioni
  • Non puoi inserire repliche
  • Non puoi inserire allegati
  • Non puoi modificare i tuoi messaggi
  •