Alceo di Mitilene

Nome:   Alceo Alkaios_Sappho_Staatliche_Antikensammlungen_2416_n1.jpg
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(Pittura vascolare: Alceo e Saffo; Alceo suona, arpeggiando, il Barbitos, con la mano sinistra; con la destra, tiene il plettro, ricavato in genere dalla punta di un coltello)

Alceo nacque a Mitilene, nell'isola di Lesbo, e fu contemporaneo di Saffo.
Come Saffo, si esprime in dialetto eolico.
I toni sono di ispirazione spesso politica (ossìa rivolti alla vita della polis), vivaci, giambici.
Alceo spesso ricorre alla persona lonquens, ossìa un discorso (invettiva, elogio, esortazione) scritto in prima persona da un personaggio che è, però, diverso dall'autore. Un carme politico contiene l'invettiva contro Pittaco e Mirsilio,contro i quali Alceo si scaglia , anche se morti (Mirsilio), accusandoli di rovinare la vita civile e politica della polis con la disonestà.
Alceo, quindi, considera il comportamento di Pittaco come tradimento . Tuttavia Pittaco, che la tradizione annoverò poi fra i sette sapienti, dopo aver ristabilito l’ordine, abbandonò il potere e concesse la amnistia completa a tutti i suoi antichi avversari politici; Alceo poté quindi ritornare a Mitilene, dove trascorse gli ultimi anni della sua tormentata esistenza. La data della morte è intorno al 570 a.C. , a poca distanza da quella di Pittaco.

I temi sono politici, sociali, erotici, e a volte mitologici. Forti sono in Alceo la passione per la politica, l'amore. Questi temi sono trattati -spesso ma non sempre - con tono decisamente aristocratico commisto ad una vivacità di espressione.
L'ambito in cui intona la produzione letteraria è spesso il simposio.

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