Saffo e la psicologia dell'Eros vissuto.
Avrei davvero voluto morire
quando lei mi lasciò in affannoso pianto
tra molte cose dicendomi ancora:
"Come soffriamo atrocemente, Saffo, io ti lascio contro il mio volere.
" Ed io a lei rispondevo: "Va' serena e di me serba il ricordo.
Sai quanto ti ho amata.
Se mai tu lo dimenticassi, sempre io ricorderò i bei momenti che vivemmo.
Quando di corone di viole e di rose e di croco,
accanto a me ti cingevi il capo gentile,
e mettevi intorno al collo ghirlande intrecciate di fiori.
E cosparsa di essenze profumate sul morbido letto ti saziavi,
né mai vi furono danze nei sacri boschi a cui fossimo assenti..."
Che cosa brama ancora il tuo folle cuore?
Chi devo, Saffo, ancora persuadere a darti ricompensa nell'amore?
Chi ti fa soffire? Se adesso fugge, poi ti cercherà;
se sdegna i tuoi doni, presto ne farà;
se non ti ama, presto ti amerà, anche se non vuole...
Quando morta giacerai, mai più si ricorderanno di te, per sempre:
più non vedrai le rose della Pieria,
ma oscura ti aggirerai nelle case di Ade aleggiando tra i morti neri...
Amore
Scuote amore il mio cuore
come vento nei monti si abbatte su querce.
Eros purpureo
Scende dal cielo Eros
avvolto in una clàmide di porpora.
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