Originariamente inviato da
Sir Galahad
Torniamo per un attimo a descrivere la società della polis vista secondo gli occhi questa volta di Semonide: come si è visto, Semonide (o Simonide) partecipa del proprio mondo esclusivo, quello dell'aristocrazia (parola tratta dal greco
άριστος, aristos "Migliore" e
κράτος, kratos, "Potere":
Il potere ai migliori) e le sue elegie sono intonate a questa sfera politica particolare ed elevata della polis: cantandone la gloria, Semonide prende con ciò le distanze da donne e uomini di bassa estrazione sociale.
Ecco un giambo che illustra bene tutto ciò:
Fin da principio, il dio fece diversi i caratteri delle donne:
una creò dalla scrofa setolosa
nella cui casa tutto è sudicio di fango,
ogni oggetto è in disordine, o rotola per terra;
lei stessa è sporca, non lava le sue vesti,
e ingrassa voltolandosi nel letame.
(Traduzione di Pellizer)
(Sir)
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