Canzon, vanne in Fiorenza a que’ poeti,
E palesa i segreti
Della salsiccia, e di’ lor ch’al distretto
Questo cibo d’ogni altro è più perfetto.
(dalle Rime burlesche e satiriche, XXX, vv. 76-79)
Alessandro Tassoni usa, invece,il termine salciccia, per il gustoso insaccato:
"si riscontrò con Sabatin Brunello /
primo inventor de la salciccia fina, /
che gli tagliò quella testaccia riccia /
con una pestarola da salciccia"
( Da La secchia rapita, I, 31).
Salciccia è variante popolare accolta dal Sabatini-Colletti, dallo Zingarelli, dal Devoto-Oli.
La parola deriverebbe dal latino tardo salsicĭa , sovrapposizione di salsus, salata, e insicĭa ‘polpetta’, composto dalla preposizione in e da un derivato di secāre ‘tagliare’ . L’etimologia della parola chiarisce la presenza della s centrale di salsiccia e conferma la maggiore correttezza di questa forma.
Anche se, devo dire, salciccia mi è più gradita: lascia sugo in bocca, è forma popolana e gustosa.
In fin dei conti, una volta tanto è bene che il classico lasci il posto al popolano, perlomeno nel parlar corrente. Anche se non sarebbe corretto, formalmente.
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