Prima di scrivere, sono andata a rileggermi i vari post su questo autore, per non rischiare ripetizioni o errori.
Ho letto tra l'altro un post di Franz1982 in cui affermava di non essere entusiata di questo romanzo.
Beh , meno male che il mondo è vario, perchè io l'ho giudicato IL MIGLIORE FRA QUELLI LETTI FINORA! Tanto che intendo comprare al più presto Un mattino d'ottobre, che mi manca.
Un pò di trama, dunque.
Il commissario Miceli, prossimo alla pensione, non aveva più voglia di seccature. Così, quando quell'anonimo - Commissario domani ucciderò Labruna arrivò sulla sua scrivania, la tentazione di prenderlo come uno scherzo fu forte. Ma si sbagliava il commissario Miceli. E adesso c'è lì quel cadavere a gridarglielo in faccia. Non è che l'inizio di una serie apparentemente inarrestabile di delitti. Sì, perché dopo Labruna tocca a Lobianco, e poi a Larossa... Il serial killer dei colori scuote la città di Brescia. Miceli, affiancato dall'amico Petri, ex giudice in pensione, e da un'eccellente squadra d'investigatori, è chiamato a risolvere il caso. Ma il loro peggior nemico è il tempo, che sembra voler giocare a favore del misterioso avversario.
UN BEL GIALLO. Di casa nostra, ma che mi fa apprezzare sempre più Simoni!
Casi che possono succedere realmente; poliziotti con le loro debolezze e le loro virtù; personaggi pieni di umanità, di dubbi, di momenti sì e no; sprazzi di vita familiare...
E nello sfondo, la città di Brescia,per cui l'autore nutre un affetto che trapela da ogni riga.
La storia delle lettere anonime con l'avvertimento che si ucciderà Labruna; poi Lobianco; infine Larossa potrebbe fare pensare ad uno scherzo, per il gioco dei nomi...se non fosse poi la minaccia tragicamente attuata!
E qui i nostri eroi Commissario Miceli , e giudice in pensione Petri, devono veramente mettercela tutta, per risolvere il caso ed arrivare al serial killer nostrano! E tra uno spuntino ( piccolo , perchè sono sempre a dieta!) ed un bicchiere di buon Traminer, una scoperta, un dubbio....la vicenda scorre piacevolissima fino all'ultima pagina.
E ti fa dire: peccato che sia finito!
Veramente godibile.
Rosy
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