Il thread “La libreria di Elvira Coot” mi piace molto: è interessante, piacevole, ricco di suggerimenti di lettura. Così mi sono detta: perché non ne faccio uno simile anche io? Ed eccomi qua.
Complice il Gruppo di Lettura dello scorso anno su “La strada” ho approcciato Cormac McCarthy. Il romanzo mi è piaciuto moltissimo, tanto da farmi decidere di approfondire questo autore.
Il secondo libro che ho letto non è un romanzo vero e proprio, è più una sceneggiatura teatrale. E' breve (119 pagine) e si legge in un lampo: Sunset Limited.
Descrizione:
La cucina di una casa popolare, un tavolo, due uomini seduti intorno. Uno dei due è bianco, l’altro è nero. Sul tavolo c’è una Bibbia. I due uomini parlano. Non si conoscevano prima di questa mattina, quando il nero ha strappato il bianco alle rotaie del Sunset Limited. Ora i due devono andare oltre. E così parlano. Dai due lati del tavolo, da prospettive, lingue e colori antitetici, fra picchi di comicità e abissi di disperazione senza contatto possibile oltre all’ingegno folgorante della penna che li ha partoriti.
Un inedito McCarthy che con questo “romanzo in forma drammatica” raggiunge il nucleo pulsante della sua indagine esistenziale. Non ci sono approdi, prese di posizione, risposte. C’è solo una domanda: che cosa ti divide dal tuo Sunset Limited?
"Forse non credo in niente. Credo nel Sunset Limited".
Bianco-Nero. Ateo-Credente. Professore-Operaio. Due uomini seduti uno di fronte all’altro si raccontano.
Quando si arriva alla decisione di suicidarsi, quando si raggiunge il proprio Sunset Limited non sono di certo i discorsi a far cambiare idea. Infatti quello che si svolge tra i due protagonisti non è uno scontro ideologico o una contrapposizione di filosofie di vita, ma la descrizione drammatica di due vite radicalmente opposte eppure, a mio parere, ambedue così umane.
Una scena tratta da “The Sunset Limited” con Tommy Lee Jones e Samuel L. Jackson:
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