E Angelo Branduardi, dove lo mettiamo?
Un poeta, un menestrello d'altri tempi, con quella sua simpatica criniera leonina.
Una sua vecchia canzone: La luna.
E Angelo Branduardi, dove lo mettiamo?
Un poeta, un menestrello d'altri tempi, con quella sua simpatica criniera leonina.
Una sua vecchia canzone: La luna.
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
Un altro suo classico: CONFESSIONI DI UN MALANDRINO
"Confessioni di un malandrino" è l'adattamento della poesia "Ispoved´ khuligana", scritta dal poeta russo Sergei Aleksandrovich Esenin (1895-1925) nel 1920.
Rosy
Testo.
Mi piace spettinato camminare
il capo sulle spalle come un lume
e mi diverto a rischiarare
il vostro autunno senza piume.
Mi piace che mi grandini sul viso
la fitta sassaiola dell'ingiuria,
mi agguanto solo per sentirmi vivo
al guscio della mia capigliatura.
Ed in mente mi torna quello stagno
che le canne e il muschio hanno sommerso
ed i miei che non sanno di avere
un figlio che compone versi;
ma mi vogliono bene come ai campi
alla pelle ed alla pioggia di stagione,
raro sarà che chi mi offende
scampi alle punte del forcone.
Poveri genitori contadini,
certo siete invecchiati e ancor temete
il Signore del cielo e gli acquitrini,
genitori che mai non capirete
che oggi il vostro figliolo è diventato
il primo tra i poeti del Paese
e ora in scarpe verniciate
e col cilindro in testa egli cammina.
Ma sopravvive in lui la frenesia
di un vecchio mariuolo di campagna
e ad ogni insegna di macelleria
la vacca si inchina sua compagna.
E quando incontra un vetturino
gli torna in mente il suo concio natale
e vorrebbe la coda del ronzino
regger come strascico nuziale.
Voglio bene alla patria
benchè afflitta di tronchi rugginosi
m'è caro il grugno sporco dei suini
e i rospi all'ombra sospirosi.
Son malato di infanzia e di ricordi
e di freschi crepuscoli d'Aprile,
sembra quasi che l'acero si curvi
per riscaldarsi e poi dormire.
Dal nido di quell'albero, le uova
per rubare, salivo fino in cima
ma sarà la sua chioma sempre nuova
e dura la sua scorza come prima;
e tu mio caro amico vecchio cane,
fioco e cieco ti ha reso la vecchiaia
e giri a coda bassa nel cortile
ignaro delle porte dei granai.
Mi sono cari i miei furti di monello
quando rubavo in casa un po' di pane
e si mangiava come due fratelli
una briciola l'uomo ed una il cane.
Io non sono cambiato,
il cuore ed i pensieri son gli stessi,
sul tappeto magnifico dei versi
voglio dirvi qualcosa chge vi tocchi.
Buona notte alla falce della luna
sì cheta mentre l'aria si fa bruna,
dalla finestra mia voglio gridare
contro il disco della luna.
La notte e` così tersa,
qui forse anche morire non fa male,
che importa se il mio spirito è perverso
e dal mio dorso penzola un fanale.
O Pegaso decrepito e bonario,
il tuo galoppo è ora senza scopo,
giunsi come un maestro solitario
e non canto e celebro che i topi.
Dalla mia testa come uva matura
gocciola il folle vino delle chiome,
voglio essere una gialla velatura
gonfia verso un paese senza nome.
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
Questa è una particolare versione, molto ritmata e coinvolgente, in stile flamenco di "Cogli la prima mela"
Questo è invece "Ballo in fa diesis minore" che come recita l'introduzione del video su You Tube è "allusione agli affreschi medioevali della "danza macabra", dove la Morte ballava coi vivi per poi portarli via. E tu dovrai "dell'oscura morte al passo andare", come nelle schiere del Wütischend Heer, "l'esercito furioso", o della "caccia macabra": la visione medioevale cioè di una folla di morti, guidati da una signora o da un cacciatore, che di notte percorrevano il cielo o attraversavano le strade dei villaggi, mentre gli abitanti si sbarravano in casa.
Qui però, in questa canzone, c'è l'idea che "la musica abbia un potere talmente alto da far dimenticare a la Morte di essere venuta per portarci via".
Un esorcismo della Morte attraverso la musica e la danza. Il riferimento è alla "danza della cintura", danza circolare del Centro-Europa; ma anche al "ballo tondo" della sardegna, un ballo sacro e pagano che porta fino a forme di esaltazione collettiva, in cui si esce dai confini della propria persona.
Un po' come morire a se stessi ma continuare a vivere nella musica e così vincere la Morte."
Il cantico delle creature
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
Molto bella è la sua versione della canzone popolare inglese " The trees they grow high".
"...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"
adoro parlare del nulla, è l'unico argomento di cui so tutto
Toglietemi solo una curiosità: sono io a non sentire La favola degli aironi?
Sapete, col mio pc ballerino....grazie
Rosy
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
io riesco a sentirla, magari perchè sono stato io a postarla, altrimenti metti nella letterina a babbo Natale un pc
adoro parlare del nulla, è l'unico argomento di cui so tutto
Caro quasi-compaesano, Scusate se vado OT.
Non volevo metterlo sulla letterina perchè il mio ha UN ANNO DI VITA, accidenti a lui.
Comunque, dato che in famiglia si è lavorato nel settore, ne ho uno nuovo qua imballato da tre gg! ma mi secca sostituirlo.Anche perchè va a fasi alterne, e quando stiamo per ...agire, va benissimo.
CHE SIA UMANO?
ah ah ah
Rosy
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
Alla fiera dell'est
(questa canzone è un adattamento di un canto pasquale ebraico dal titolo Had Gadyà)
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
La sento anch'io!!!
ve lo avevo detto che il mio pc è umano: ha capito che parlavamo male di lui. ciao!
Rosy
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
quando si sentono minacciati.......
adoro parlare del nulla, è l'unico argomento di cui so tutto
Si può fare, si può fare
si può prendere o lasciare
si può fare, si può fare
puoi correre e volare.
Puoi cantare e puoi gridare
puoi vendere e comprare
puoi rubare e regalare
puoi piangere e ballare.
Si può fare, si può fare
puoi prendere o lasciare
puoi volere e puoi lottare
fermarti e rinunciare.
Si può fare, si può fare
puoi prendere o lasciare
si può crescere e cambiare
continuare a navigare.
Si può fare, si può fare
si può prendere o lasciare
si può fare, si può fare
partire e ritornare.
Puoi tradire e conquistare
puoi dire e poi negare
puoi giocare e lavorare
odiare e poi amare.
Si può fare, si può fare
puoi prendere o lasciare
puoi volere, puoi lottare
fermarti e rinunciare.
Si può fare, si può fare
puoi prendere o lasciare
si può crescere e cambiare
continuare a navigare
si può fare, si può fare
si può prendere o lasciare
si può fare, si può fare
mangiare e digiunare.
Puoi dormire e puoi soffrire
puoi ridere e sognare
puoi cadere e puoi sbagliare
e poi ricominciare.
Si può fare, si può fare
puoi prendere o lasciare
puoi volere, puoi lottare
fermarti e rinunciare.
Si può fare, si può fare
puoi prendere o lasciare
si può crescere e cambiare
continuare a navigare
si può fare si può fare
puoi vendere e comprare
puoi partire e ritornare
E poi ricominciare.
si può fare, si può fare
puoi correre e volare.
si può piangere e ballare,
continuare a navigare.
Si può fare, si può fare
si può prendere o lasciare
si può fare, si può fare
puoi chiedere e trovare.
Insegnare e raccontare
puoi fingere e mentire,
poi distruggere e incendiare
e ancora riprovare.
si può fare, si può fare
si può fare, si può fare
si può fare, si può fare
si può fare, si può fare
si può fare, si può fare
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