11 aprile 2012: Pena di morte abolita in Connecticut


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Oltre alla questione degli errori giudiziari, che ha animato il dibattito politico negli anni recenti, sta prendendo piede la questione dei “costi della pena di morte”. In media negli Stati Uniti una condanna a morte costa tra 1 e 3 milioni di dollari, contro i 500.000 dollari di una condanna all’ergastolo senza condizionale. In California, ad esempio, i 714 detenuti del braccio della morte costano 184 milioni in più all’anno rispetto a quelli condannati all’ergastolo.

L’argomento dei “costi” è certamente destinato a montare nei prossimi anni e unito a quello degli errori giudiziari dovrebbe portare a importanti cambiamenti. Infatti, sta sempre più prendendo piede un’idea alternativa: rinunciare ai processi capitali, che di solito si svolgono contro persone sulle quali esistono già prove convincenti, e dedicare i fondi risparmiati alla riapertura di casi archiviati, per andare alla ricerca di assassini non ancora individuati.

Certo, quasi immancabilmente i media registrano che dopo una esecuzione i parenti della vittima si dicono “molto soddisfatti e finalmente sollevati”, ma a questo argomento, che fa presa sui politici alla ricerca di consensi, alcune associazioni di parenti delle vittime stanno rispondendo che, proprio nell’interesse delle vittime, sarebbe meglio dirottare i fondi verso i “cold cases”, i casi archiviati che sono molte migliaia ogni anno.