Il 28 febbraio 1792 nasceva a Pesaro Gioacchino Rossini

Gioacchino Rossini entrò al Conservatorio di Bologna all'età di quattordici anni. Nel 1810 debuttò a Venezia con La cambiale di matrimonio, farsa in un atto su libretto di G. Rossi, accolta con successo, cui seguì il trionfo alla Scala di Milano nel 1812 con La pietra del paragone, opera giocosa in due atti su libretto di L. Romanelli: forma, questa, in cui espresse pienamente il proprio talento, nonostante l'esordio, ancora da studente nel 1806, fosse stato Demetrio e Polibio, opera di genere serio, messa in scena a Roma solo nel 1812. E proprio con un'opera seria, il Tancredi, rappresentata nel 1813, Rossini - appena ventenne e già famoso in Italia - conquistò le platee di Vienna. Nello stesso anno compose anche una delle sue più grandi opere comiche, L'italiana in Algeri, su libretto di A.Anelli, messa in scena a Venezia. Con Elisabetta, regina d'Inghilterra, presentata a Napoli nel 1815, inizia il periodo napoletano del compositore, alla guida dei teatri reali della città fino al 1817.
Nel 1816, in meno di tre settimane, Rossini scrisse Il barbiere di Siviglia per il teatro Argentina di Roma, su libretto di Cesare Stermini, ispirato a quello già musicato da Paisiello, tratto dall'omonima commedia del 1775 di Pierre Augustin Beaumarchais. I tempi stretti portarono inevitabilmente ad un fiasco della prima, accentuato anche dall'invidia degli ammiratori di Paisiello (che mal accettavano la sfida del giovane Rossini di comporre la stessa opera del maestro), ma le rappresentazioni successive confermarono il valore della composizione, che otterrà il plauso di Verdi: Non posso che credere 'Il Barbiere di Siviglia', per abbondanza di idee, per verve comica e per verità di declamazione, la più bella opera buffa che esista.

(Fonte: Wikipedia)