Sto leggendo "Cane bianco" di Romain Gary, notevole.

Los Angeles 1968, un imponente pastore tedesco capitato casualmente sulla soglia viene accolto nella casa di Gary e Jean. Il colosso viene battezzato Batka, piccolo padre in russo, e subito accolto nello zoo domestico e coccolato per la sua dolcezza.
Un pomeriggio di qualche settimana dopo, però, Batka riserva la prima sorpresa: latrati irregolari, rapidi e rabbiosi, bava alla bocca, uno spaventoso sguardo carico d'odio soltanto perché un operaio di colore, addetto alla pulizia dei filtri della piscina, è apparso al suo cospetto.
Il disagio di Gary si trasforma in autentico sgomento quando, qualche giorno dopo, Batka non sgozza per un pelo, saltandogli alla gola, il fattorino di un supermercato... Un fattorino nero.
Batka è, infatti, un white dog, un cane bianco, una di quelle bestie addestrate nell'America razzista della fine degli anni Sessanta a dare la caccia ai neri...