Anacreonte

Tra i lirici greci, Anacreonte si distinse per la leggera profondità del tema. Dalla Anacreontee oggi leggo:


Un'ape che dormiva tra le rose,
non la vide Eros, che ne fu trafitto in un dito:
lanciò un grido percuotendosi le mani
e di corsa e a volo venne dalla bella Citerea:
"Madre, son finito, son finito e sto morendo,
mi hacolpito un serpentello con le ali,
che è chiamato qui dai villici la pecchia ".
E lei disse:
"Se si soffre per un pungiglion d'ape,
quanto pensi che si soffra
per i colpi che tu infliggi?"