Leggendo la discussione sulle poesie natalizie mi è venuto in mente un brevissimo, amaro racconto di Friedrich Dürrenmatt che spero possa inaugurare una sezione del forum dedicata ai racconti di ambiente o atmosfera natalizia.
Natale

Era Natale. Attraversavo la vasta pianura. La neve era come vetro. Faceva freddo. L'aria era morta. Non un movimento, non un suono. L'orizzonte era circolare. Nero il cielo. Morte le stelle. Sepolta ieri la luna. Non sorto il sole. Gridai. Non mi udii. Gridai ancora. Vidi un corpo disteso sulla neve. Era Gesù Bambino. Bianche e rigida le membra. L'aureola un disco gelato. Presi il bambino in mano. Gli mossi su e giù le braccia. Gli sollevai le palpebre. Non aveva occhi. Io avevo fame. Mangiai l'aureola. Sapeva di pane stantio. Gli staccai la testa con un morso. Marzapane stantio. Proseguii.


Friedrich Dürrenmatt (1942)


Da Racconti (Universale Economica Feltrinelli)