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Descrizione

In una calda notte di primavera, una giovane donna cammina nel centro esatto della strada provinciale. È nuda e coperta di sangue. A stagliarla nel buio, i fari di un camion sparati su di lei. Quando, poche ore dopo, verrà ritrovata morta ai piedi di un autosilo, la sua identità verrà finalmente alla luce: è Clara Salvemini, prima figlia della più influente famiglia di costruttori locali. Per tutti è un suicidio. Ma le cose sono davvero andate cosi? Cosa legava Clara agli affari di suo padre? E il rapporto che la unisce ai tre fratelli - in particolare quello con Michele, l'ombroso, il diverso, il ribelle - può aver giocato un ruolo determinante nella sua morte? Le ville della ricca periferia barese, i declivi di ogni rapida ascesa sociale, una galleria di personaggi indimenticabili, le tensioni di una famiglia in bilico tra splendore e disastro.



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Un libro in cui mi sono imbattuta l’anno scorso in un giro esplorativo di una libreria del centro. Curiosità per un autore mai sentito prima e per una storia ambientata in gran parte a Bari.

Inizialmente ho faticato a entrare nel meccanismo del romanzo a causa della inaspettata e sorprendente densità narrativa che più volte mi ha costretta a rileggere le prime pagine.
Ma una volta abbattute le mie resistenze iniziali mi sono letteralmente ritrovata avvinta da questa storia che è feroce ma che palpita anche del dolore della struggente descrizione di Clara e Michele, gli unici personaggi in cui si percepisce una umanità seppure vinta, spezzata.

La struttura del romanzo è costituita da un alternarsi tra presente e passato e dai punti di vista diversi dei personaggi che raccontano la loro parte di storia e che nel procedere del racconto contribuiscono alla costruzione di questo particolare puzzle in cui si riconoscono alcuni stilemi del noir italiano nel termine migliore del genere e cioè di un giallo in cui si descrive una struttura sociale ben definita con tutti i suoi difetti, deviazioni e deragliamenti. In poche parole emerge la banalità della ferocia con cui gli esseri umani usano in modo asettico il potere.

Nicola Lagioia usa un linguaggio molto forte ma allo stesso tempo distaccato, come un bisturi che incide in profondità portando alla superficie il male.

Colpita e affondata.




  • Editore: Einaudi
  • Collana: Supercoralli
  • Data Uscita: 23 settembre 2014
  • Pagine: 411