Ben Pastor, all'anagrafe italiana Maria Verbena Volpi, all'anagrafe statunitense Verbena Volpi Pastor (Roma, 4 marzo 1950), è una scrittrice italiana naturalizzata statunitense.


BIOGRAFIA

Laureata in Lettere con indirizzo archeologico presso l'università La Sapienza di Roma, subito dopo aver terminato gli studi si trasferisce negli Stati Uniti. Acquisita la cittadinanza statunitense (senza rinunciare a quella italiana), sposa un ufficiale dell'aviazione militare di lontane origini basche (da cui mutua legalmente il cognome Pastor), compie una rapida gavetta accademica, diventa docente di Scienze Sociali presso numerose Università (Ohio, Illinois, Vermont) e, nel contempo, accanto a un'intensa attività saggistica e didattica (con un raggio di interessi che spazia da Federico García Lorca agli studi sulla "mente genocidiale", dall'etnomusicologia al femminismo in letteratura, dall'archeologia greca e latina alla storia dell'emigrazione italiana in Vermont), si cimenta nel giallo storico scrivendo decine di racconti per le principali riviste di letteratura poliziesca (in particolare Alfred Hitchcock's Magazine, The Strand e Ellery Queen's Mystery Magazine).
Parallelamente si impegna nella narrativa di stampo sovrannaturale (nella fattispecie ghost stories, cioè "storie di fantasmi") con una serie di novelle che riscuotono il plauso di critici e appassionati, al punto da essere pubblicate numerose volte su antologie di settore. Tra queste incursioni nelle storie di fantasmi, vanno ricordati i racconti lunghi Remedios and the Men e soprattutto Achille's Grave (ospitato nella raccolta Ghost Writing assieme a contributi, tra gli altri, di John Updike e Peter Straub), dove già compaiono con chiarezza due dei temi portanti della futura narrativa della Pastor: l'amore per l'antichità classica e la dolente disamina della condizione esistenziale dell'uomo in guerra.
Nel 2000 pubblica negli USA Lumen, il primo romanzo poliziesco della serie di Martin Bora, tormentato ufficiale-investigatore tedesco ispirato alla figura di Claus von Stauffenberg, l'attentatore di Hitler nel 1944. Il buon esito di Lumen spinge l'autrice a scrivere ulteriori seguiti, che vengono tradotti e pubblicati in Canada, Spagna, Italia, Francia, Regno Unito, Olanda, Germania, Croazia e Brasile. Escono così Luna Bugiarda, Kaputt Mundi, La canzone del cavaliere, Il morto in piazza, La Venere di Salò, La Morte, il Diavolo e Martin Bora e Il signore delle cento ossa. Discorso a parte meritano I misteri di Praga e La camera dello scirocco (dittico narrativo dove l'autrice, attraverso un composito intreccio giallo ambientato alla vigilia della Prima guerra mondiale, rivisita i personaggi e le atmosfere della Praga magica di Franz Kafka e di Joseph Roth) nonché Il ladro d'acqua, La Voce del fuoco e Le Vergini di Pietra, primi tre thriller di una serie ambientata nel IV secolo d.C. (e pubblicata negli USA, in Canada, Italia, Spagna, Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria e Brasile), con protagonista uno storico-detective realmente esistito: Elio Sparziano ("Aelius Spartianus"), nome forse fittizio dietro il quale si nasconde uno dei compilatori dell'Historia Augusta.
Secondo i critici la narrativa di Ben Pastor si caratterizza per un taglio profondamente influenzato dal postmodernismo, dove le regole classiche del mystery si incontrano e si contaminano con quelle del romanzo storico e del racconto di introspezione psicologica. D'altro canto quello della Pastor è uno stile letterario estremamente sofisticato e articolato, frutto, forse, della passione dell'autrice per scrittori quali Herman Melville, Yukio Mishima, Joseph Roth, Toni Morrison, Nikos Kazantzakis e Georges Simenon: influenze che Ben Pastor non ha mai negato, accanto a quelle mutuate da Raymond Chandler, da Hans Hellmut Kirst e dai grandi maestri della letteratura gialla.