Buon giorno a tutti.
Mi chiamo Melvin II , ho 36 anni e vivo a Roma. La mia vita nell'estate del 2009 implose.
Fui costretto ad iniziare un lungo, doloroso e anche costoso percorso terapeutico.Ho avuto 2 crisi psicotiche e nel 2011 purtroppo anche un TSO.
Su consiglio del mio psichiatra ho scritto la mia storia, per liberare la mente dai fantasmi.
Cosi è nato tre anni fa il Ritorno di Melvin.
Lo scorso gennaio ho aperto un blog per saggiare le reazioni del pubblico.
I discreti risultati, mi hanno spinto ad aprile scorso a lavorare con un editor per trasformare il mio esercizio terapeutico in un libro.
Ci sono riuscito e se Dio vuole, a fine Gennaio, autopubblicherò "Essere Melvin" sulla piattaforma Lulu.
Sarei felice ed Onorato se voleste dare uno sguardo al blog e darmi un giudizio di merito.
I giudizi sono sempre graditi.
Vi metto i link del blog e della mia pagina facebook e il primo post del blog.
Spero di avere tanti consigli. grazie!
http://ilritornodimelvin.wordpress.com/
https://www.facebook.com/pages/Il-Ri...13768195405616

Essere Melvin
Il peso delle parole






“Sei un coglione. Con questo mondo hai chiuso. La prossima volta le cazzate dille più piccole”.
“La spazzatura buttala tu per favore, tuo cugino è un Dottore”.
“Sei anormale. Io ti ho creato e io ti distruggo”.
“Ti ho fatto promuovere, ora mi devi qualcosa”.
“Cosa esci con i maschi! Stai a casa”.
“Come pensi di farti una famiglia se non studi?”.
“Sei un eterno indeciso”.
“Mi dispiace ma non hai denunciato il fatto. Ti sei dimostrato inadeguato per fare il corso di caporale”.
“Ho sbagliato, ti dovevo rimandare in italiano. Rimedierò”.
“Se non ti fai curare, impedirò a mia figlia di frequentarti. Se continui su questa strada, avrai danni neurologici e sarà un inferno”.
“Ti auguro di trovare una donna che vale la metà di tua madre. Solo lei poteva sopportare un nevrastenico come me”.
“Sei uno zero. Non vali nulla”.
“Non studierà mai e si mangerà ogni cosa”.
“Non capisci che i soldi di papà non sono eterni? Tu cosa pensi di fare?”.
“Sei immaturo. Ma quando cresci? Vai dallo psicologo”.
Potrei continuare all’infinito.
La mia vita è stata così.
Tutti hanno sentito il bisogno di spendere una parola carina nei miei confronti.
Ho sempre pensato che le parole feriscono molto più di una spada.
Ho giocato con le parole per tanto tempo.
Ho mentito per tanto tempo.
Ho inventato una vita.
Ho pensato di gestire la mia stranezza.
Sono caduto tante volte e mi sono rialzato.
Immaginate di essere felici e poi di dimenticarlo.
Ricordare e soffrire.
Essere tormentati dai sensi di colpa e dalla vergogna.
La vita è una fiction.
Ogni giorno viene scritta una pagina di un copione.
Sono morto il 31 luglio del 2009.
Ho visto l’inferno.
Ho lottato con il vuoto.
Ho parlato con i miei pensieri.
Sono tornato per raccontarvi la mia storia.
Sono tornato per il mio orgoglio ferito.
Sono tornato affinché altri non facciano i miei stessi errori.
Sono tornato e qualcuno forse comincerà a preoccuparsi.
Sono Melvin.
Preparatevi a fare un viaggio.
La mente dà e toglie.
Mettetevi comodi.