Una premessa che faccio sempre in queste circostanze è che i racconti non sono la mia lettura preferita.

Tuttavia ho affrontato con entusiasmo questo libro di racconti di Nuvolone per alcuni motivi:
l'autore ha , secondo me, il dono di una rara poesia;
le storie si svolgono tutte in una terra a me cara, anche se non bene conosciuta, ma non troppo lontana dalle mie radici piemontesi;
i personaggi protagonisti mi hanno ricordato mille figure legate alla mia infanzia.
I racconti sono come le ciliegie: uno tira l'altro.

Così leggiamo la storia del VASO DI LIMONI, in cui due vicine di casa dal carattere difficile si combattono a colpi di piante rigogliose: ricorrendo ai consigli di un vecchio ubriacone, cercano di superarsi nella bellezza dei loro fiori. Niente è escluso, neppure i riti esoterici e la..pipì di cane!
Tra queste piante spiccava un limone, e qui la vittoria sarebbe stata far spuntare un frutto. Gara senza esclusione di colpi, finchè sulla pianta della Maria avviene il miracolo!E qui vi lascio alla sorpresa del finale.

Poi, ALTRE VOLTE, che racconta in modo struggente una piena del Po, con un vecchio che non vuole lasciare la sua casa , il cane, le sue quattro cose.

Ancora TANGO:la storia di Giovannino, gros e ciula( grande e un pò sprovveduto), che impara per amore di una bella ragazza a ballare, ed alla festa del paese stupisce tutti, esibendosi nel tango per ore ed ore... (pag.47) "..Qui, accanto alle case dimenticate del fiume, incrostate dal fango del tempo, graffiate dal lungo trascorrere dei giorni,restano i sorrisi, i volti nelle fotografie sbiadite, i gesti dei pochi che sono rimasti.
Nell'aria, qualche volta, quasi sempre verso sera, mentre la luce scende e cala fra i rami dei pioppi, allineati lungo la riva, pare sentire l'eco di una fisarmonica.
Ed è tango". ( non è poesia, questa?)

Storie commoventi: ANCHE COSì SI DIVENTA ALPINI, in cui un vecchio nonno insegna al suo nipotino più gracile e timoroso, il coraggio.

Oppure BRICIOLE DI TEMPO, in cui la nonna Adele si stupisce del modo di vivere , oggi, la gravidanza ed il parto. Un tempo era una condizione normale, si lavorava fino al momento cruciale, nessuno ti coccolava e ti assisteva tenendo la mano ( tanto meno il marito: vergogna!). Questa riflessione è la scusa per raccontare come avveniva allora tutto questo, senza clamori, senza preparazioni laboriose, senza...nomi impronunciabili! Una storia soffusa di malinconia, molto dolce.

Credo che Silvano Nuvolone, cimentandosi in questa raccolta, abbia ancora una volta fatto centro ( dopo lo splendido IL DONO DELL'ACQUA).
Questo libro è indicato per chi desidera tuffarsi nelle storie di una volta, fra vecchi personaggi, atmosfere un pò sbiadite dal tempo, e per questo più affascinanti;paesaggi descritti con rara poesia; situazioni talvolta ironiche, ma più spesso ammantate di nostalgia...
Rosy

( La raccolta è preceduta e seguita da due splendide poesie. Vi trascrivo quella di chiusura.

NON DOMANDATE (GENTE DI PIEMONTE)..

Non domandate alla vecchia,
mani d'ossa in grembo
e viso di bambina
com'è stato il suo giorno,
non domandate ai ragazzi d'amore
il gusto delle labbra,
non domandate alla sposa
giovane d'anello
e muta di sguardi
il sapore del dolore.

Risponderanno
le schiuse di luce
dalla scorza di riccio degli occhi,
un gesto appena brusco di padre
segnare a dito vigne, erbe,
o paludi di pioppi
dove tira corrente
e ogni pioggia è fango
ogni fango è pianto
ogni pianto ha il colore del sudore.

Cala l'acqua, cala.
E tutto torna.

Silvano NUVOLONE