Ti aspetto invano per ore
senza trovarlo poco dignitoso.
Faccio ipotesi complesse
per spiegare la tua assenza,
come se non fosse ovvia.
Accetto di bere litri di solitudine e angoscia
Per poter assaggiare una goccia
del tuo miele annacquato.
Ho l’abitudine di perdonare chi mi uccide
Sapendo che questo
Non ha niente a che vedere con la santità.
Sapendo che questo è solo l’amore
Che si prende gioco di me
Come un bambino sporco e maleducato
Che si dondola sui rami del mio dolore,
mi lancia sassi e scappa ridendo,
E mi fissa con occhi così enormi
E così tiranni.
E' bellissima! L'hai scritta tu? Molto intensa e piena di dolore.
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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