Vorrei ora parlare di un'umile ma bellissima pianta, la Vitalba (Clematis vitalba), pianta delle Ranuncolacee che trae il nome dal greco Klèmatis, viticcio ; gli antichi Romani la chiamavano vitis, vite + alba (femminile di albus ), bianca.


E', questa, una pianta diffusissima nel nostro areale. Ha i fiori bianchi e le foglie verdissime, lanceolate.
E' una pianta 'aggressiva', nel senso che può - come le edere - avvincersi ad un albero vicino, suggerne la linfa e crescere a sue spese fino a determinarne la morte.
La vitalba è l'unica pianta in Italia che produce grosse e lunghissime 'liane', prolungamenti che possono (e lo fanno) invadere nei tratti aerei altre piante.


Ma la vitalba non è, come si potrebbe credere, solo una pianta assassina. I suoi germogli (in questi giorni sono tenerissimi) possono essere uniti in frittata: il gusto è abbastanza forte, quasi metallico, ma buono.
Alla vitalba (usata come frittata) preferisco il luppolo, anch'essa una pianta rampicante, ma di sapore decisamente più dolce e grato.
Allego questa scheda tecnico-scientifica:
vitalba

Saluti botanici

Sir Galahad