E dopo Steve Carella e Meyer Meyer è arrivato il turno del mio agente preferito dell'87° Distretto: Bert Kling.

BERT KLING



Il felice matrimonio di Steve Carella e la stabile vita familiare di Meyer Meyer sono così strettamente intrecciati alle loro carriere di agenti investigativi da essere una parte naturale dello sfondo. Con Bert Kling, invece, abbiamo in effetti due storie: una vita amorosa afflitta da sfortuna e disgrazie, parallela a una rispettabilissima carriera di poliziotto.



Non sappiamo quasi niente della vita di Kling prima della sua comparsa come poliziotto in uniforme in L'assassino ha lasciato la firma, tranne che da ragazzo ha vissuto a Riverhead e che è stato un veterano della Corea. All'epoca del suo matrimonio con Augusta Blair, entrambi i genitori erano già morti.
In ogni caso, gli aspetti di Bert Kling che conosciamo rivelano una personalità caratterizzata da profondi contrasti, in particolare da quella strana combinazione di ingenuità e maturità presente fin dall'inizio.



"Ingenuità" è il termine che definisce Kling quando segue per la prima volta Carella nei bordelli di Mason Avenue e boccheggia attonito per la facilità e la disinvoltura con cui Steve tratta le dure tenutarie. L'etichetta resta immutata durante le sue indagini indipendenti sull'assassinio di Jeanne Paige in Estremo insulto, e per poco non lo distrugge durante l'umiliazione subita per mano del medico legale e dei poliziotti della Squadra Omicidi in Uno spacciatore per l'87° Distretto. Il modo di fare ingenuo, unito al gradevole aspetto da ragazzino, continua per molto tempo a provocare giudizi come "un po' troppo giovane per essere un agente investigativo", al punto che perfino in Calypso, uno degli ultimi romanzi, Kling viene ancora definito come "il più giovane agente investigativo della squadra", anche se Genero ha in realtà assunto questo ruolo parecchi anni prima: c'è qualcosa in Kling che continua a dare un'impressione di giovinezza.



Ciò nonostante, Bert Kling ha dimostrato una notevole maturità fin dall'inizio della sua carriera nell'87° Distretto. In occasione del primo appuntamento con Claire Townsend, costringe la ragazza a riorganizzare quella parte della sua vita affettiva che era stata distrutta dalla morte dell'innamorato e, in Qui 87° Distretto!, tratta con Monica Boone, di cinque anni, molto meglio di quanto chiunque altro della squadra avrebbe potuto fare. Quanto a intuizione, è al suo meglio quando cerca di ragionare con Virginia Dodge: nonostante che lei lo chiami "figliolo", Kling esprime un giudizio perfetto sulla condizione della donna: "Avrei dovuto sapere che non si può parlare con un cadavere".

(Continua)