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Potrebbe essere una piazzetta qualunque se non fossimo a St. Germain des Pres dove sono passati tutti, dove è nato l'esistenzialismo di Sartre e Camus,mentre nei sotterranei il jazz scuoteva le fondamenta con Sidney Bechet al clarinetto, Boris Vian alla tromba e Juliette Greco cantava. Questa è stata un'epoca leggendaria. L’esistenzialismo di Sartre peraltro non era leggerezza e felicità ma fatica: esistere è essere nel mondo e quest'esistenza deve essere colta in modo concreto e storico. La libertà fu la caratteristica fondamentale, “l’uomo è condannato ad essere libero” nell’esistenzialismo sartriano: l'uomo è soltanto ciò ch’egli vorrà essere e ciò che farà. Le scelte continue sono libere, l’uomo non è predestinato a nulla ma è quello che vorrà diventare. E ne ha la consapevolezza: anche gli animali esistono ma non ne sono consapevoli. La realtà è dunque letta ed interpretata alla luce di quello che uno vede e vuole e cerca: ad es. quando entriamo in un contesto notiamo non tanto quello che c’è ma cosa non c’è, così vediamo subito che “manca” qualcuno che stiamo cercando e possiamo non vedere invece tutte le persone o le cose che ci sono.
AUGURI PERCHE’ POSSIAMO ESSERE CAPACI DI FARE LE SCELTE GIUSTE.
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La Parigi gelida ed in bianco e nero, bella da fotografare ma dove l’Hemingway squattrinato ed ardente doveva rifugiarsi nei caffè per scaldarsi e scrivere. E anche nella Parigi della lost generation, di Gertude Stein, Francis Scott Fitzgerald, Ezra Pound, JamesJoyce, Madox Ford per non parlare dei pittori ed artisti, la realtà è un po’diversa da come appare. Gertrude Stein è la mecenate, generosa e disponibile mentre Hem, scontroso, spesso ubriaco e maleducato? In parte sì ma poi scopriamo che ad es. la famosa definizione “lost generation” attribuita alla Stein in effetti fu detta dal garagista che si scusava con lei perché il giovane meccanico non le aveva riparato in tempo l’auto! E sempre la Stein toglie il saluto a l’accoglienza al vecchio Ezra Pound perché aveva rotto una gamba sedendosi su una sedia a casa sua. Ed è Hem che ha aiutato la Stein a pubblicare i suoi primi e brutti scritti non viceversa. La morale? Che occorre prudenza prima di giudicare, e tra i “generosi” altruisti (facile se hai i soldi magari nemmeno sudati) e gli egoisti alla Hemingway, sfacciato ma sincero, sbruffone ma mai ipocrita io sto con lui.
AUGURI PERCHE’ POSSIAMO ESSERE APPREZZATI PER LA SINCERITA’ E NON COSTRETTI ALLE IPOCRISIE.
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Infine un saluto dai ciottoli di Montmartre, dai suoi per ora sconosciuti artisti, disperati magari ma appassionati, precari per scelta artistica e chissà felici più di tanti altri.
AUGURI PER RIUSCIRE AD ESPRIMERE QUELLO CHE SENTIAMO DENTRO, SEMPRE E COMUNQUE NONOSTANTE IL CONTESTO DI VITA.
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Ancora buon 2012, da domani la mia vacanza è finita arrivederci ad un prima o poi.
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Buon mercoledì 1 febbraio
però la scultura che oggi ha offerto il mio balcone è degna di nota.
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