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Discussione: segnalibro, bookmark,marcapagina,...

          
  1. #1
    Senior Member L'avatar di zio fred
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    segnalibro, bookmark,marcapagina,...

    PICCOLA STORIA DEL SEGNALIBRO

    Il 1584 pare la data di nascita del segnalibro. Sembra che un certo Christopher Baker abbia presentato alla Regina Elisabetta I un segnalibro che doveva essere una sottile strisciolina di seta. Nella realtà il segnalibro è nato molto prima: ad esempio nel quadro il San Gerolamo nello studio di Antonello da Messina del 1475 o nel San Gerolamo di Dürer del 1521 appaiono dei nastri che spuntano da libri. Ma immagino che dove esisteva un libro esisteva la necessità di prendere nota di una pagina e come fare se non con una parte di pergamena inutilizzata, una strisciolina di stoffa o chissà quale oggetto.

    L’evoluzione del segnalibro è rapida e si afferma intorno al 1800. Lo storiografo Coys divide la storia del segnalibro in quattro periodi:

    • Ribbon (nastro) dal 1850 al 1880
    • Victorian Advertising dal 1880 al 1901
    • Pre world War I (prima della Prima guerra mondiale) dal 1901 al 1914
    • Publicity and Greeting dal 1914 ad oggi.

    Dagli anni ’30 il segnalibro conosce la sua massima diffusione perché diventa un efficace strumento di pubblicità per differenti prodotti a cui ricorrono famosi illustratori e grafici. Molti ricordano le serie della FILA e quello realizzato da Federico Seneca per la Perugina per la quale creò sin dagli anni’20 l’immagine del Don Abbondio.
    Oggi il segnalibro è utilizzato per la promozione dei libri o di ogni tipo di prodotto o servizio. Anche le forme si sono evolute, da rettangolo dell’origine ha assunto le forme più diverse e strane e per qualcuno, come me, diventa oggetto di collezione anche con valore geografico di ricordo del luogo dove l'ho acquistato: c'è chi compra magliette o piatti, io compro segnalibri (e matite).
    Devo ammettere che qualche segnalibro è molto originale, artistico e figurativo ecco perchè scelgo questa sezione per parlarne.
    Li tengo intatti come fossero francobolli e
    il segnalibro che uso davvero o è già nel libro ( volgare marketing…) oppure uso il lembo della copertina o, quando lo merita, ne realizzo al PC uno personalizzato ispirandomi al libro dove resterà anche dopo la lettura.
    Lo so, siamo quasi al maniacale ma sempre meglio che fare il serial killer e se altri hanno la stessa passione saranno felici di vedere ogni tanto, scannerizzati, alcuni esemplari della mia piccola collezione. Partecipate con i vostri, se vi pare.

    Non posso che iniziare dall’unico che mi è rimasto di quando ero bimbetto…


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  2. #2
    Senior Member L'avatar di Cecilia (Teresa)
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    Il mio segnalibro

    Bel thread, zio fred. Mi accodo giusto per condividere questo segnalibro, che si trova in ogni romanzo de "La fenice rossa" di Tess Gerritsen, edito da Longanesi, che riporta una foto che feci personalmente alla scrittrice l'anno scorso, in occasione della sua visita a Milano e che ebbi modo di intervistare..
    Sono dovuta arrivare a tre quarti del romanzo, per accorgermi che sulla foto c'è il mio nome con il copyright
    Capirai che ora è l'unico segnalibro che utilizzo...

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  3. #3
    Senior Member L'avatar di zio fred
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    E brava Cecilia! intervistatrice e anche fotografa, la nostra Fernanda Pivano di scrittori noir, la nostra Dorothy Parker meneghina che si fa onore.
    Ora mi tocca comperare questo terrificante libro che abbandonerò furtivamente in una cesta davanti all’orfanotrofio delle suore francescane povere figlie di S. Antonio, per avere il tuo prezioso segnalibro.
    Avvertimi appena questa sconosciuta Tess Gerritsen intervista te ed esce un segnalibro con la tua foto.

  4. #4
    Senior Member L'avatar di zio fred
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    Dalì, smalto su lamina di alluminio





    Socrate, cartoncino (in omaggio al nostro grecista sir Carlo)


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  5. #5
    Administrator L'avatar di Mauro
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    Quote Originariamente inviato da Cecilia (Teresa) Visualizza il messaggio
    Bel thread, zio fred. Mi accodo giusto per condividere questo segnalibro, che si trova in ogni romanzo de "La fenice rossa" di Tess Gerritsen, edito da Longanesi, che riporta una foto che feci personalmente alla scrittrice l'anno scorso, in occasione della sua visita a Milano e che ebbi modo di intervistare..
    Sono dovuta arrivare a tre quarti del romanzo, per accorgermi che sulla foto c'è il mio nome con il copyright
    Capirai che ora è l'unico segnalibro che utilizzo...
    Complimenti ... ormai ti manca solo la pubblicazione di un'intervista in quarta di copertina
    Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.

  6. #6
    Senior Member L'avatar di Cecilia (Teresa)
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    Grazie zio fred e Mauro...so' soddisfazioni! Magari non sarà probabile un'intervista in quarta di copertina...ma forse la popolarità aiuta ad intervistare "personaggioni", come Alan Altieri (prossimamente sul blog), Arnaldur Indridason (di cui vi ho già postato il link dell'intervista), Brian Freeman e....Ken Follett!
    Quest'ultimo sarà davvero difficile..l'anno scorso l'ufficio stampa mi ha detto NO. Nell'ultima mail, però, mi ha scritto: Può contattarci fra un paio di mesi quando lo scrittore avrà finito di girare per il mondo a promuovere il suo ultimo romanzo?
    Magari fra un paio d'anni ce la faccio
    Scusate l'O.T., stiamo parlando di segnalibri...

  7. #7
    Master Member L'avatar di Elvira Coot
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    Non posso che iniziare dall’unico che mi è rimasto di quando ero bimbetto…

    Ma ... ma ... ma io me li ricordo! Ne avevo anch'io! Erano dentro alle scatole dei pastelli, vero? Quelle con Giotto che disegna sulla pietra e la storia della O raccontata sul retro. Me li ero dimenticati, ma rivederli mi ha fatto venire in mente tante cose! Chissà, magari ne ho ancora qualcuno, in mezzo a qualche vecchio libro.

    WOW Che tuffo nel passato!

  8. #8
    Senior Member L'avatar di zio fred
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    in ordine di anzianità anche questo ha la sua storia

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    elvira@ ti ricordi anche la filastrocca?

    se nel disegno vuoi prendere otto,
    matite FILA
    pastelli GIOTTO

  9. #9
    Moderator L'avatar di Rupert
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    Quote Originariamente inviato da Elvira Coot Visualizza il messaggio
    Ma ... ma ... ma io me li ricordo! Ne avevo anch'io! Erano dentro alle scatole dei pastelli, vero? Quelle con Giotto che disegna sulla pietra e la storia della O raccontata sul retro. Me li ero dimenticati, ma rivederli mi ha fatto venire in mente tante cose! Chissà, magari ne ho ancora qualcuno, in mezzo a qualche vecchio libro.

    WOW Che tuffo nel passato!
    Mi sa che ci troveremo in parecchi a sguazzare in quella pozza! Ho appena fatto anch'io lo stesso tuffo.

    @Zio Fred
    Bellisssssssssimo thread, caro Fred.
    Io sono un paladino del segnalibro improprio e preterintenzionale. Non so se i segnalibro "bastardelli" hanno cittadinanza in questa nobile carrellata. Che ne dici?

  10. #10
    Senior Member L'avatar di zio fred
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    Quote Originariamente inviato da Rupert Visualizza il messaggio
    Mi sa che ci troveremo in parecchi a sguazzare in quella pozza! Ho appena fatto anch'io lo stesso tuffo.

    @Zio Fred
    Bellisssssssssimo thread, caro Fred.
    Io sono un paladino del segnalibro improprio e preterintenzionale. Non so se i segnalibro "bastardelli" hanno cittadinanza in questa nobile carrellata. Che ne dici?
    caro rupert
    dico che ogni segnalibro è bello a babbo suo,
    viene, facciamoci vedere le nostre figurine e ti dedicherò presto un segnalibro svizzero, guarda un po'!

  11. #11
    Senior Member L'avatar di zio fred
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    Raffinato come un quadro di Klimt, è una sottile lamina argentata con incisione a smalto nero.
    Preso a Vienna ma realizzato in Svizzera lo dedico naturalmente a Rupert



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    questo invece, improprio e bastardello, l'ho fatto io e lo uso per i libri di storia della prima guerra

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  12. #12
    Administrator L'avatar di Mauro
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    Quello di Klimt è una vera opera d'arte
    Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.

  13. #13
    Senior Member L'avatar di zio fred
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    altro piccolo capolavoro, acquistato nella bella Aquileia
    come dice il retro è dipinto con foglia d'oro su sottile pannello di legno



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  14. #14
    Moderator L'avatar di Rupert
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    Quote Originariamente inviato da zio fred Visualizza il messaggio
    Raffinato come un quadro di Klimt, è una sottile lamina argentata con incisione a smalto nero.
    Preso a Vienna ma realizzato in Svizzera lo dedico naturalmente a Rupert



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    questo invece, improprio e bastardello, l'ho fatto io e lo uso per i libri di storia della prima guerra

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    Grazie Zio Fred.
    Sono commosso!

    Sto cercando di raccogliere qualche esemplare da mostrare in questa carrellata. Il mio problema (patologico?) è che tendo a perdere i segnalibro nei libri ed i libri nelle scaffalature Sono quello che si chiamerebbe un tipo "ordinato per natura" .

  15. #15
    Master Member L'avatar di Sir Galahad
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    In rete ho trovato questo segnalibro angolare, di passamaneria o metallo prezioso e leggero, con piccoli gioielli.
    Per me è una chicca, degna di lettori raffinati
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