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Discussione: Il paradiso perduto - John Milton

          
  1. #1
    Master Member L'avatar di Sir Galahad
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    Il paradiso perduto - John Milton

    Paradiso perduto di Milton



    Uno dei miei poemi preferiti è Paradiso perduto, una colossale opera di Milton.
    Ne conoscerete senz'altro il contenuto. Mi limito solo ad accennare alla poesia, all'amore, alla tenerezza, alla delicatezza con cui Milton guarda alla cacciata di Adamo ed Eva dall'Eden. Sono righe, per me, indimenticabili, queste righe che concludono l'opera, libro XII (e che sono introduzione alla esistenza materiale dell'intero genere umano):

    Allor Michele
    Prendendo i nostri padri ambi per mano,
    L'indugio ne affrettò, dritto alla porta
    Orïental guidolli, e di là ratto
    Giù per la rupe alla pianura, e sparve.
    Essi al perduto lor felice albergo
    Volsero indietro gli occhi, e l'igneo brando
    Vider rotante in fulminosi giri
    Su tutto il lato orïentale e folte
    In sulla porta star tremende facce
    Ed armi ardenti. Alle lor ciglia alquante
    Stille di pianto allor mandò natura,
    Ma tosto le asciugaro. A sè dinanzi
    Avean tutta la terra, ove un soggiorno
    Scegliersi di riposo, e loro scorta
    Era la Provvidenza. A incerti e lenti
    Passi, dell'Eden pei solinghi campi,
    Tenendosi per man, preser la via.

  2. #2
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    Quote Originariamente inviato da Sir Galahad Visualizza il messaggio
    Paradiso perduto di Milton

    Uno dei miei poemi preferiti è Paradiso perduto, una colossale opera di Milton.
    Ne conoscerete senz'altro il contenuto. Mi limito solo ad accennare alla poesia, all'amore, alla tenerezza, alla delicatezza con cui Milton guarda alla cacciata di Adamo ed Eva dall'Eden. Sono righe, per me, indimenticabili, queste righe che concludono l'opera, libro XII (e che sono introduzione alla esistenza materiale dell'intero genere umano):

    Allor Michele
    Prendendo i nostri padri ambi per mano,
    L'indugio ne affrettò, dritto alla porta
    Orïental guidolli, e di là ratto
    Giù per la rupe alla pianura, e sparve.
    Essi al perduto lor felice albergo
    Volsero indietro gli occhi, e l'igneo brando
    Vider rotante in fulminosi giri
    Su tutto il lato orïentale e folte
    In sulla porta star tremende facce
    Ed armi ardenti. Alle lor ciglia alquante
    Stille di pianto allor mandò natura,
    Ma tosto le asciugaro. A sè dinanzi
    Avean tutta la terra, ove un soggiorno
    Scegliersi di riposo, e loro scorta
    Era la Provvidenza. A incerti e lenti
    Passi, dell'Eden pei solinghi campi,
    Tenendosi per man, preser la via.
    Caro Sir, non conosco per niente il contenuto di questa opera a te così cara, ma questo brano che hai citato mi ha commossa perché la poesia, l'amore, la tenerezza e la delicatezza con cui Milton guarda la cacciata di Adamo ed Eva dall'Eden sono la poesia, l'amore, la tenerezza e la delicatezza con cui vorrei essere guardata io nelle mie quotidiane cadute, e la poesia, l'amore, la tenerezza e la delicatezza con cui vorrei guardare gli uomini, miei compagni di viaggio, nelle loro quotidiane cadute.

    Grazie. Ti prego, continua, sono tutta orecchi!
    Ultima modifica di dolores; 10-November-2011 a 17:21
    “Non ho bisogno di tempo per sapere come sei: conoscersi è luce improvvisa” (P. Salinas)

  3. #3
    Master Member L'avatar di Sir Galahad
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    Paradiso perduto è un poema epico in versi sciolti. Milton è ariano, come formazione religiosa, ma il suo testo - molto dibattuto - vuole essere, secondo me, un senso di manifesta ribellione al senso di Giustizia che è descritto, e che pure promana dalla bontà di Dio. Anzi, è meglio dire che Milton suggerisce una lettura diversa della caduta di Adamo ed Eva: accanto alla speranza di redenzione, si fa sentire nel poeta un senso di fratellanza, espresso come affratellamento, verso chi è caduto. Milton non giudica, spera. Ed ama chi sbaglia. La caduta dal Paradiso terrestre è stata presentata come trasgressione, separazione, volontà di potenza. La speranza, come tensione a ristabilire la relazione interrotta fra il creato e il Creatore.
    E', vista così, un'opera permeata di umanità e di speranza.

    Sir
    Ultima modifica di Sir Galahad; 10-November-2011 a 19:36

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