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Discussione: Certi bambini - Diego De Silva

          
  1. #1
    Master Member L'avatar di maureen
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    Certi bambini - Diego De Silva

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    Una mattina, in una città mai nominata ma perfettamente riconoscibile, Rosario, un bambino di undici anni, si alza, prepara la colazione alla nonna, si affaccia alla finestra e guarda vivere i suoi vicini. Poi prende la borsa degli allenamenti, si veste da calciatore ed esce di casa per compiere il suo primo omicidio. Pedinando Rosario, spiandone i gesti e i pensieri come in una semisoggettiva, De Silva è riuscito a raccontare, con una lingua ricca, affabulante, ipnotica ma priva di pathos, una storia terribile sull'inconsapevolezza delle proprie scelte, sulla casualità del bene e del male.
    Un romanzo intenso, tragico e bellissimo su quel mondo spaventoso che è il nostro mondo.

  2. #2
    Master Member L'avatar di Rosy
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    Mi impressiona questo libro e questo argomento!
    Grazie dell'indicazione! Ciao
    Rosy
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    M.Medeiros

  3. #3
    Master Member L'avatar di maureen
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    Prego Rosy!
    Lo sto leggendo, è un libro intenso, "crudo", vero ... che descrive uno spaccato di realtà.

  4. #4
    Io L'avatar di dolores
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    Interessante, Maureen, non conoscevo per nulla questo autore.
    E' il suo primo romanzo che leggi o ne hai letti altri?
    “Non ho bisogno di tempo per sapere come sei: conoscersi è luce improvvisa” (P. Salinas)

  5. #5
    Master Member L'avatar di maureen
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    E' il primo libro che leggo di De Silva.
    Sto inserendo gli altri suoi titoli nella lista desideri ... non se ne esce più

  6. #6
    Master Member L'avatar di maureen
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    Storia intensa e "cruda", che per forza di cose non lascia indifferenti.
    Un ragazzino, Rosario, che viene istruito per commettere un omididio, il suo primo omicidio. E dopo aver svolto il suo "lavoro" mentre torna casa insieme ai binari che scorrono veloci, scorreranno anche alcuni flashback relativi alla sua vita, alle sue giornate, agli incontri effettuati, ad un suo innamoramento, ad una forte delusione che lo travolgerà.
    Ma oltre all'aspetto drammatico, che già basta da solo, c'è un altro aspetto che ha colpito la mia attenzione.
    La mancanza di "un prima" e di "un dopo".
    Rosario vive con sua nonna, ma l'autore non ci svela nulla circa la sua famiglia, non si parla dei genitori, di fratelli e/o sorelle.
    E' stato inevitabile che lui viva questa vita? Ha potuto scegliere o non ha voluto scegliere? O meglio, perchè ha scelto il male? Non poteva o voleva fare altrimenti?
    E il dopo? Come sarà la sua vita? Continuerà a percorrere la stessa strada? O avrà la possibilità di scegliere altro? Lo vorrà fare? Lo potrà fare?

  7. #7
    Senior Member L'avatar di Cecilia (Teresa)
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    Grazie di questa segnalazione, maureen
    La trama mi intriga molto...sarebbe simpatico fare tutte queste domande allo scrittore..strana la scelta di raccontare così poco della vita di questo ragazzino. Forse si è voluto concentrare maggiormente sulla storia in sé..

  8. #8
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    Quote Originariamente inviato da maureen Visualizza il messaggio
    Storia intensa e "cruda", che per forza di cose non lascia indifferenti.
    Un ragazzino, Rosario, che viene istruito per commettere un omididio, il suo primo omicidio. E dopo aver svolto il suo "lavoro" mentre torna casa insieme ai binari che scorrono veloci, scorreranno anche alcuni flashback relativi alla sua vita, alle sue giornate, agli incontri effettuati, ad un suo innamoramento, ad una forte delusione che lo travolgerà.
    Ma oltre all'aspetto drammatico, che già basta da solo, c'è un altro aspetto che ha colpito la mia attenzione.
    La mancanza di "un prima" e di "un dopo".
    Rosario vive con sua nonna, ma l'autore non ci svela nulla circa la sua famiglia, non si parla dei genitori, di fratelli e/o sorelle.
    E' stato inevitabile che lui viva questa vita? Ha potuto scegliere o non ha voluto scegliere? O meglio, perchè ha scelto il male? Non poteva o voleva fare altrimenti?
    E il dopo? Come sarà la sua vita? Continuerà a percorrere la stessa strada? O avrà la possibilità di scegliere altro? Lo vorrà fare? Lo potrà fare?
    Molto interessante il tuo commento, Maureen.
    Perchè è con i commenti come questi, intriganti e pieni di domande, che si convince la gente a comprare o leggere un certo romanzo.Lo metterò senz'altro nella mia wish list.
    E grazie per il contributo!
    Ciao
    Rosy
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    M.Medeiros

  9. #9
    Master Member L'avatar di maureen
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    Quote Originariamente inviato da Cecilia (Teresa) Visualizza il messaggio
    Grazie di questa segnalazione, maureen
    La trama mi intriga molto...sarebbe simpatico fare tutte queste domande allo scrittore..strana la scelta di raccontare così poco della vita di questo ragazzino. Forse si è voluto concentrare maggiormente sulla storia in sé..
    Bella l'idea di chiedere direttamente all'autore ... non è che tu, tra un'intervista e l'altra, potresti ...

  10. #10
    Master Member L'avatar di maureen
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    Molto interessante il tuo commento, Maureen.
    Perchè è con i commenti come questi, intriganti e pieni di domande, che si convince la gente a comprare o leggere un certo romanzo.Lo metterò senz'altro nella mia wish list.
    E grazie per il contributo!
    Ciao
    Rosy
    Grazie a te Rosy

  11. #11
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    Bella l'idea di chiedere direttamente all'autore ... non è che tu, tra un'intervista e l'altra, potresti ...
    Potrei...ma chi ha il tempo? Pensa, maureen, che entro sabato devo preparare tre interviste!!!
    Per ora non dico chi sono, per scaramanzia

    Magari tu..su Facebook....chissà se c'è anche Diego De Silva!

  12. #12
    Master Member L'avatar di maureen
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    Quote Originariamente inviato da Cecilia (Teresa) Visualizza il messaggio
    Potrei...ma chi ha il tempo? Pensa, maureen, che entro sabato devo preparare tre interviste!!!
    Per ora non dico chi sono, per scaramanzia

    Magari tu..su Facebook....chissà se c'è anche Diego De Silva!
    Sono andata a controllare, c'è la pagina fb di Diego De Silva, ma è gestita da un lettore, non da lui personalmente.

    Forza per le tue interviste, buon lavoro !

  13. #13
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    Smile Diego de silva : Certi bambini

    DIEGO DE SILVA, Napoli, 1964.

    Napoli, 1964

    Scrittore, giornalista e sceneggiatore italiano, Diego De Silva ha pubblicato diversi libri tra i quali il romanzo Certi bambini (Einaudi 2001), premio selezione Campiello, da cui è stato tratto il film omonimo diretto dai fratelli Frazzi, con la sceneggiatura firmata a quattro mani con Marcello Fois.
    Sempre presso Einaudi sono usciti i romanzi La donna di scorta (2001), Voglio guardare (2002 e 2008), Da un'altra carne (2004 e 2009), Non avevo capito niente (2007, Premio Napoli, finalista al premio Strega) e la pièce Casa chiusa, pubblicata con i testi teatrali di Valeria Parrella e Antonio Pascale nel volume Tre terzi. Del 2010 un nuovo romanzo, Mia suocera beve, con protagonista Vincenzo Malinconico, già al centro di Non avevo capito niente. Del 2011 è Sono contrario alle emozioni.

    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  14. #14
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    Smile Certi bambini.

    E' il primo romanzo di De Silva che leggo. Non sarà l'ultimo.

    Trama.
    Una mattina, in una città mai nominata ma perfettamente riconoscibile, Rosario, un bambino di undici anni, si alza, prepara la colazione alla nonna, si affaccia alla finestra e guarda vivere i suoi vicini. Poi prende la borsa degli allenamenti, si veste da calciatore ed esce di casa per compiere il suo primo omicidio. Pedinando Rosario, spiandone i gesti e i pensieri come in una semisoggettiva, De Silva è riuscito a raccontare, con una lingua ricca, affabulante, ipnotica ma priva di pathos, una storia terribile sull'inconsapevolezza delle proprie scelte, sulla casualità del bene e del male.

    E' un romanzo durissimo, non certo di evasione.
    Con un linguaggio asciutto e tutto particolare, che a me curiosamente ricorda, in certi passaggi , lo stile di Erri De Luca, ci addentriamo in questo terribile mondo, della delinquenza minorile, del degrado, visti però come un qualcosa di inevitabile, necessario. Quasi normale, ed è questa la cosa più terribile.

    Conosciamo i personaggi che circondano Rosario: Santino, Caterina ( di cui il ragazzino è un pò innamorato), Aniello, Brasile, Nonna Lilina e tanti altri.

    Una Napoli fatta di periferia degradata , di piccola delinquenza, di sopraffazione, fa da sfondo a questa storia che colpisce come un pugno allo stomaco, ma non si può fare a meno di leggere.
    La storia di un quasi bambino che dovrebbe vivere ancora la sua infanzia, ma è già stato trascinato in un mondo adulto e crudele, e forse non è neppure consapevole di ciò che non ha avuto.
    Rosy

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    M.Medeiros

  15. #15
    Master Member L'avatar di Rosy
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    Un brano.
    Pag.112.

    "( si riferisce a Caterina).
    Rimase lì a guardarla, ammanettato dalla frustrazione.
    Odiava quella situazione che si ripeteva un'altra volta tale e quale, odiava la sua inettitudine, che dava a Caterina il diritto di annoiarsi e di trattarlo come un deficiente. Avrebbe voluto afferrarla per un braccio, farle venire il livido, trascinarla fuori da quella processione di cristi segnati, portarsela in un vicolo e fotterla contro una parete per pareggiare i conti, e chiamarla col suo vero nome, raccontarle chi era e che andava facendo, e poi fermarsi quando lei tutt'a un tratto avrebbe cambiato espressione e gli avrebbe detto col sorriso sì, questo è l'uomo che volevo vedere.
    E invece rimase lì, ad aspettarla ( ma ad aspettare che cosa?); ogni gesto di lei, ogni piccolissimo spostamento del suo profilo gli faceva male, gli portava una sofferenza che sapeva benissimo come entrare e come restare."

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    M.Medeiros

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