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Discussione: La libreria di Elvira Coot

          
  1. #16
    Io L'avatar di dolores
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    Ciao,Dolores, io ti leggerò molto volentieri e gratterò le orecchie al tuo nuovo avatar!
    “Non ho bisogno di tempo per sapere come sei: conoscersi è luce improvvisa” (P. Salinas)

  2. #17
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    "La cucina degli ingredienti magici" - Jael McHenry

    Trama: "Ginny ha ventisei anni, è timida, intelligente, veste sempre di nero, dice quello che pensa e non tollera un sacco di cose: i rumori forti, per esempio, oppure l'etichetta sui vestiti. Non si lascia toccare da nessuno e se qualcuno per sbaglio sfiora il suo braccio si ritrae bruscamente o si mette ad urlare. Perché lei normale non ci si sente, a volte. Perché lei si sente invisibile, spesso. E quando è spaventata si perde nella realizzazione immaginaria di ricette oppure si tuffa nell'armadio a muro. Ora che la mamma l'adorato papà non ci sono più, resta sola in una casa ormai troppo grande con una sorella, Amanda, che si ostina a volerla mettere in vendita. Ginny preferisce il web alla vita reale perché così si sente protetta e più facilmente riesce a trovare risposte pertinenti da dare. Ginny ha una grande passione: cucinare. Quando si sente sola, quando ha paura o è arrabbiata si rifugia in ricette immaginarie e tutto passa. Al funerale dei suoi genitori scopre che la ricetta della ribollita riporta in vita il fantasma della nonna che le lascerà un messaggio"

    Mi è piaciuta proprio la storia di questa ragazza che si ritrova di punto in bianco senza punti di riferimento, senza le persone che le davano forza e sicurezza. Non si può non provare affetto e tenerezza vedendola cercare di scoprire in se stessa il modo di andare avanti, di ricostruire il passato della sua famiglia e da lì ripartire per costruire il suo futuro. Per tutto il libro mi veniva voglia di abbracciarla (anche se lei non avrebbe gradito!), ma non ho potuto fare altro che limitarmi a fare il tifo per lei!
    E' scorrevole, si legge in poco tempo e lascia un buon sapore in bocca.


    "La trama del matrimonio" Jeffrey Eugenides

    Trama: "Madeleine Hanna era l'unica laureanda a non aver capito. Siamo, significativamente, all'inizio degli anni Ottanta, e mentre tutti gli altri attorno a lei leggono Roland Barthes e studiano lo strutturalismo, Madeleine rimane felicemente attaccata a Jane Austen, George Eliot e Henry James. Madeleine è la studentessa perfetta e avvenente la cui vita amorosa non è mai stata all'altezza delle proprie aspettative. Ma ora, all'ultimo anno di università, decide di cedere al fascino di Léonard Bankhead, un giovane dallo strano carisma che soffre di profonde crisi depressive, fino a convincersi di esserne davvero innamorata. Ma ricompare anche all'improvviso Mitchell Grammaticus, un vecchio amico che ha preferito dedicarsi allo studio delle religioni, ossessionato dall'idea che Madeleine è la donna della sua vita."

    Non ce l’ho fatta. Non mi ha preso, una pagina dopo l’altra la storia mi era estranea e non mi ha appassionato. Sono rimasta indifferente alle emozioni della protagonista. Dopo un centinaio di pagine, l’ho abbandonato. E dire che in giro ho letto recensioni entusiastiche su questo libro … mah!

  3. #18
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    proseguo con le letture di maggio

    "Scelera" Danila Comastri Montanari
    Trama: "Tre nuovi misteri per il senatore-detective Publio Aurelio Stazio, sullo sfondo dei luoghi più suggestivi dei Campi Flegrei. Un omicidio nell'esclusiva stazione termale di Baia, un delitto "sociale" connesso al mondo dei lavoratori portuali di Pozzuoli e un caso di pedofilia."

    Leggo sempre volentieri gli scritti di questa autrice mia concittadina, sia la serie di Publio Aurelio Stazio, sia gli altri romanzi polizieschi. La scrittura è piacevolissima e gli intrighi sono buoni, i personaggi ben descritti e mi piace pure l'ambientazione.
     
    "Dizionario delle cose perdute" Francesco Guccini
    Trama: "Una volta, c'era la banana: non il frutto amato dai bambini, bensì l'acconciatura arrotolata che proprio i bimbi subivano e detestavano ma che veniva considerata imprescindibile dai loro genitori. I quali, per bere un buon espresso, dovevano entrare al bar e chiedere un "caffè caffè", altrimenti si sarebbero trovati a sorbire un caffè d'orzo. Una volta, per scrivere, si doveva dichiarare guerra ai pennini e uscire da scuola imbrattati d'inchiostro da capo a piedi. Una volta, si poteva andare dal tabacchino, comprare una sigaretta - una sola - e fumarsela dove meglio pareva: non c'erano divieti, e i non fumatori erano una gran brutta razza. Una volta, i bambini non cambiavano guardaroba a ogni stagione, andavano in giro con le braghe corte anche d'inverno. Una volta, si giocava tutto il giorno per strada e forse ci si divertiva anche di più. Una volta, al cinema pioveva... Con un poco di nostalgia, ma soprattutto con la poesia e l'ironia della sua prosa, Francesco Guccini posa il suo sguardo sornione su oggetti, situazioni, emozioni di un passato che è di ciascuno di noi, ma che rischia di andare perduto, sepolto nella soffitta del tempo insieme al telefono di bachelite e alla pompetta del Flit."

    Ho qualche anno meno di Guccini quindi questi oggetti li conosco, ma non di persona (beh, qualcuno sì … ehm … ). Questo libro, che si legge in poche ore, probabilmente piacerà di più ai meno giovani che ai giovani, per un simpatico tuffo nel passato e farà dire "Sì, sì, me lo ricordo, ne aveva uno la zia Giusmilda!"

  4. #19
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    "Il mio corpo elettrico" Lori Lansens

    Trama: "Mary Gooch è ancora giovane, ma non si aspetta più molto dalla vita: non ha speranze, desideri, non cerca nulla. E’ una donna imprigionata in un corpo da obesa in cui non si riconosce ed è costretta a dipendere dal marito, suo unico sostegno. Ma il giorno del loro venticinquesimo anniversario di matrimonio lui non rientra a casa come ogni sera e Mary ci mette giorni a rendersi conto che il compagno protettivo e fedele che lei sta aspettando invano non tornerà più. Soltanto allora capisce che deve farcela da sola e si costringe a superare l'immobile passività di cui è stata a lungo prigioniera. Sarà il desiderio di scoprire la verità sull'inspiegabile abbandono da parte del marito a farle trovare la forza di ribellarsi alla sua apatia e spiccare il volo in un viaggio on the road oltre i confini della provincia canadese dove è nata e cresciuta, attraverso un'America totalmente diversa dalla sola realtà che lei conosce."

    La storia mi è piaciuta e anche il modo di scrivere, l’idea è buona, la guarigione e la rinascita della protagonista sono molto coinvolgenti, però alla fine rimangono delle questioni irrisolte e questa è una cosa che proprio non mi va giù.

  5. #20
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  6. #21
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    "Il quinto figlio" Doris Lessing

    Trama: "Harriet e David a vevano sfidato tutto e tutti per avere la famiglia che desideravano, almeno sei o sette figli, una grande casa, mai soli e sempre circondati dall'affetto dei loro cari. Ma Harriet dopo 4 figli e nessun problema, si è resa conto immediatamente che la sua quinta gravidanza si rivelava strana, sin dai primi giorni. La nascita del piccolo e mostruoso Ben, conferma le sue paure. Tutto si trasforma nella vita familiare, anche il sentimento e la passione fortissima che legava David ed Harriet... è inevitabile quando si deve affrontare un grosso problema come quello di un figlio "diverso". Tutti vorrebbero che non fosse mai nato, mai venuto a turbare quel bellissimo equilibrio e invece Ben ormai è nato, esiste, e pretende attenzioni e soluzioni. Sembra che solo Harriet voglia salvare questo figlio sfortunato dalla sua triste sorte. Ovviamente il prezzo da pagare sarà alto, per salvare un figlio forse perderà gli altri quattro che non ritengono di dover sopportare la presenza di quel loro fratello quasi inumano..."

    Libro breve (168 pagine), ma denso di emozioni contrastanti che si susseguono con l’avanzare della storia della vita di Harriet: all’inizio c’è gioia, allegria e ottimismo, poi all’improvviso l’arrivo di Ben cambia radicalmente lo scenario trasformandolo nel buio di una famiglia che si sfascia. E anche i lettori si dividono: Ben va salvato anche a costo di distruggere gli altri o va lasciato al suo destino?

    "Una sposa conveniente" Elsa Chabrol

    Trama: "Dal balcone di casa sua, Juliette (centouno anni, un mese e quattro giorni) tiene sotto controllo i movimenti di ciascuno dei nove anziani residenti a Pouligeac, uno sperduto villaggio di montagna nelle Alte Cevenne: Robert, detto il Petoso, di Franz il Crucco, di Martine la Svampita, di Léonie la Talpa, Ernest, Aurélie e sua madre la Vispetta, Ginette e Paulette, e infine c'è suo figlio Pierrot, il Piccinino. Un "ragazzo" di quarantasette anni, l'unico della sua generazione a essere rimasto in paese, per non lasciare sola la mamma. Pierrot è un generoso tuttofare, si occupa della spesa per gli anziani e di ogni sorta di riparazione e manutenzione nei loro vecchi casali: in altre parole, è una presenza vitale. Fin quando, all'improvviso, la madre viene meno, e lui decide di abbandonare il villaggio per cercare una moglie e farsi una famiglia in città. Come sopravvivere se Pierrot parte? Il gruppetto di anziani non si rassegna all'amara prospettiva di perdere il Piccinin e con un guizzo di folle intraprendenza i novelli cospiratori allestiscono una postazione Internet e riescono ad attirare in paese Tatiana, una ragazza russa in cerca di fidanzato"

    Su consiglio della Daniela ho scovato questa piccola perla che mi è piaciuta moltissimo! Simpatico e frizzante, con trovate inattese e personaggi così ben delineati che fin dall’inizio non ho fatto fatica a riconoscerli. L’unica critica: il finale frettoloso in poche pagine, mi sarebbe piaciuta qualche riga in più.

  7. #22
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    "Il viaggio con Jane Austen" Laurie Viera Rigler

    Trama: "Sto forse sognando? si chiede confusa Jane Mansfield, una fanciulla inglese di inizio Ottocento, risvegliandosi all'improvviso in un ambiente a lei del tutto estraneo. L'ultima cosa che ricorda è di essere caduta da cavallo. Sì, Jane aveva appena saputo del tradimento del suo fidanzato, quando era montata in sella ed era corsa via disperata, cadendo poi rovinosamente. Ma che cos'era successo dopo? Perché ora si è svegliata in una stanza che non ha mai visto prima, mentre due sconosciute dai capelli dipinti e dagli abiti troppo succinti le danno irrispettosamente del tu, millantando di essere sue amiche? E chi è lo strano individuo di nome Wes, che somiglia in modo incredibile al suo fidanzato fedifrago e che continua a chiamarla Courtney? Ben presto il mistero è svelato: Jane non sta affatto sognando, ma si trova intrappolata nei panni di Courtney nella caotica Los Angeles del Ventunesimo secolo. Un universo strabiliante in cui le signore pranzano in locande pubbliche senza accompagnatori e i protagonisti del suo romanzo preferito, "Orgoglio e pregiudizio", si agitano senza sosta dentro una scatola luminosa."
    Dopo "Shopping con Jane Austen", nel quale Courtney Stone, dopo una sbornia, si risveglia nei panni di una signorina della Reggenza, ecco la storia inversa della fanciulla della Reggenza alle prese con cellulari, computer e automobili. E’ carino da leggere! Regala qualche ora di totale leggerezza.

    "La vendetta di Siviglia" Matilde Asensi

    Trama: "1606. Catalina Solís scruta l'orizzonte, mentre a bordo della Sospechosa fa rotta verso il Vecchio Mondo. Alla notizia che il padre adottivo Esteban Nevares è prigioniero nelle carceri reali di Siviglia, la bella Catalina, da poco rimasta vedova, ha lasciato l'isola di Margarita nei Caraibi per raggiungerlo. E scoprire che dietro il suo arresto c'è un nemico molto potente: la famiglia dei Curvo, commercianti senza scrupoli che si sono arricchiti con l'argento delle Americhe, e di cui Esteban conosce un infamante segreto. Ormai in punto di morte per le torture subite in carcere, il vecchio mercante fa giurare alla figlia di vendicarlo: fino a quando anche uno solo dei fratelli Curvo sarà in vita, la sua anima non avrà pace. Vincolata a questo giuramento di sangue, Catalina si appresta a mettere in atto la sua terribile vendetta. Lo farà con l'arma più potente: la seduzione. Aiutata da un'anziana curandera e da una fascinosa prostituta, introducendosi nei bordelli e nei salotti più influenti della Siviglia opulenta e incantatrice del Siglo de Oro. Catalina userà tutto il suo fascino e la sua astuzia per portare infine a compimento la promessa fatta al padre."

    Piacevolissima sorpresa! Questa autrice ha uno stile accattivante, che cattura l'attenzione e non la lascia più fino all'ultima riga. Anche l'ambientazione è curata nei particolari e mi ha aiutato nell'immaginarmi questi personaggi di un'epoca della quale conosco poco. Questo libro è il secondo di una trilogia, quindi nelle prime pagine vengono riassunti a grandi linee gli avvenimenti di "Terra Ferma" (che vorrei leggere al più presto) e alcuni fili della trama vengono lasciati in sospeso in attesa del terzo libro (che ancora non è stato pubblicato). Però la lettura non ne risente e, dopo un paio di pagine ad un ritmo più lento, sono stata catturata dalle avventure di Catalina. Nell'attesa del terzo libro, mi sono segnata tutta la bibliografia dell'autrice spegnola, perchè merita.

  8. #23
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    "La carta più alta" Marco Malvaldi

    Trama: "Non è che tutti gli anni possono ammazzare qualcuno per farvi passare il tempo", sbotta disperato Massimo il barrista. Ma è impossibile sottrarsi al nuovo intrigo in cui stanno per trascinarlo i quattro vecchietti del BarLume: nonno Ampelio, il Rimediotti, il Del Tacca del Comune, Aldo il ristoratore. Dalla vendita sottoprezzo di una villa lussuosa, i pensionati, investigatori per amor di maldicenza, sono arrivati a dedurre l'omicidio del vecchio proprietario, morto, ufficialmente, di un male rapido e inesorabile. Massimo il barrista, ormai in balìa dei vecchietti che stanno abbarbicati tutto il giorno al tavolino sotto l'olmo del suo bar nel paese immaginario e tipico di Pineta, al solito controvoglia trasforma quel fiume di malignità e di battute in una indagine."

    Nuova riuscitissima prova per Marco Malvaldi, che come al solito mi sono letta in un sorso solo! Qualche digressione qua e là, ma il giudizio finale non ne risente.


    "Notizie dall'Irlanda" - William Trevor

    Si tratta di una raccolta di 13 racconti: un marito tradito che decide di incontrare l'amante della moglie; una ragazza che frequenta una sala da ballo di provincia alla mesta, sfiduciata ricerca di un marito; l'irrompere della tragedia in una tranquilla famiglia di contadini e il loro impatto sconvolgente con i moderni media; i viaggi d'affari a Dublino di un uomo apparentemente inappuntabile su cui un figlio adolescente dovrà far luce; un vecchio prete di campagna messo bruscamente a confronto con l'apparente insensatezza delle generazioni più giovani.

    Diciamo che è ben scritto, questo sì. Ma non mi ha convinto perché ognuno di questi racconti è tristissimo … solitudine, adulterio, tradimenti, delusioni … no, non fa per me.

  9. #24
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    Luglio, complici le ferie, è stato un buon mese per le letture, piuttosto fruttuoso!

    La lettrice dei destini nascosti - Adriana Asti

    Augusta ha cinquant'anni e un unico amore: la casa, ereditata da una zia, in rue Ferou, a Parigi. Da anni ormai si è chiusa in una rassicurante solitudine fatta di libri e di passeggiate e non sente il bisogno di nient'altro. L'unica piccola distrazione che si concede sono i pomeriggi nell'istituto per ciechi, dove si occupa di leggere ai pazienti storie diverse ogni giorno: lì, solo la sua voce conta e Augusta non ha paura di essere respinta o, peggio, ignorata. Poi un giorno, durante uno dei tanti giri per le vie della città, Augusta legge un annuncio: è richiesta una lettrice per intrattenere una donna in rue Ferou. Così, decide di fare uno strappo alla regola e di proporsi per quel lavoro.

    Già la storia è lenta e non ha il potere di attirare subito il lettore. In più ci sono parecchie parti in francese, non solo frasi qua e là ma interi paragrafi. Secondo me si poteva organizzare una traduzione (fra parentesi o a piè di pagina), di sicuro lo scarno glossario a fine libro non aiuta i lettori che, come me, non conoscono il francese. Sono stata costretta a piantarlo e non ho provato alcun rimpianto. Se non sapete il francese, lasciate perdere.
     
    "Eva dorme" Francesca Melandri

    È l'alba. Anche stanotte Eva non riesce a dormire. All'improvviso il telefono squilla, la voce debole di un uomo che la chiama con il soprannome della sua infanzia: è Vito. È molto malato, e vorrebbe vederla per l'ultima volta. Carabiniere calabrese in pensione, ha prestato a lungo servizio in Alto Adige negli anni Sessanta, anni cupi, di tensione e di attentati che non impedirono l'amore tra quello smarrito giovane carabiniere e la bellissima Gerda Huber, cuoca in un grande albergo, sorella di un terrorista altoatesino e soprattutto ragazza madre in un mondo ostile. Quando Vito è entrato nella sua vita, Eva la figlia bambina, ha provato per la prima volta il sapore di cosa sia un papà: qualcuno che ti vuole così bene che, se necessario, perfino ti sgrida. Sul treno che porta Eva da Vito morente compiremo anche un viaggio a ritroso nel tempo, dentro la storia tormentata dell'Alto Adige e della famiglia Huber.

    Due storie che si intrecciano su due piani temporali: Eva oggi, adulta ed Eva ieri, bambina. Scorrevole, dolce, interessante, piacevole, appassionante con splendidi personaggi. Interessantissima la parte storica su un argomento che non conoscevo: la storia recente del Sud tirolo, dall'annessione all'Italia nel 1920, il programma di italianizzazione durante il Fascismo, gli anni degli attentati.

  10. #25
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    Agosto, complici le ferie di mio nipote, è stato un buon mese per le letture, piuttosto fruttuoso!


    "La regina di Pomerania e altre storie di Vigata" Andrea Camilleri

    Otto racconti imperdibili, tutti ambientati a Vigata nel classico periodo amato da Camilleri (fine ottocento, inzio novecento).

    Magnifico Camilleri, come sempre.

    "La donna che sbatteva nelle porte" Roddy Doyle

    Paula Spencer, una giovane donna irlandese, cresce e diventa donna in una Dublino popolata da un'umanità cordiale, ma anche turbolenta e rissosa. Poi, all'improvviso, l'eccitante incontro con Charles. All'inizio è amore, l'aspettativa romantica; ma a poco a poco si innesca una spirale di violenza che arriverà sino alla brutalità e porterà Paula a conoscere l'odio cui può giungere un uomo e la disperata volontà di rivalsa cui può giungere una donna.


    Non è una trama mozzafiato, la storia scorre senza sbalzi, ma descrive bene i meccanismi psicologici che portano Paula a sopportare tanti anni di dolori e umiliazioni. All'inizio il lettore inevitabilmente si chiede: "Ma perchè non reagisce?" ed è solo con il passare delle pagine che si rende conto di quanto sia purtroppo facile scivolare nella consuetudine e nei sensi di colpa e alla fine accettare una situazione che a tutta prima pareva insostenibile, in una spirale discendente lenta e costante che porta alla mancanza di ogni dignità. Alcuni passaggi lasciano proprio l'amaro in bocca.

    "Sunset limited" Cormac McCarthy

    La cucina di una casa popolare, un tavolo, due uomini seduti intorno. Uno dei due è bianco, l'altro nero. Sul tavolo c'è una Bibbia. I due uomini parlano. Non si conoscevano prima di questa mattina, quando il nero ha strappato il bianco alle rotaie del Sunset Limited sotto cui stava per buttarsi. Ora i due parlano, dai due lati del tavolo, da prospettive, lingue e colori opposti.

    Su suggerimento di Dolores, mi sono bevuta d'un fiato questo libretto, breve, ma denso di pensieri, concetti e riflessioni. Ogni frase, ogni riga contiene un concetto importante e spesso mi sono ritrovata a tornare indietro a rileggere qualche passo. Speravo in una fine diversa, però!

    "Il libro di legno" Gian Mauro Costa

    Il professor Mirabella, stimato docente palermitano, è morto lasciando una biblioteca ricca di volumi alla quale mancano alcuni libri, dati in prestito a persone diverse. Il metodico studioso aveva colmato gli spazi vuoti con dei sostituti di legno, etichettati con titolo, data del prestito e destinatario. Per sanare la lacuna, Cristina, la bella figlia maritata con un noto luminare, della più distinta società cittadina, si rivolge ad Enzo Baiamonte, cinquantenne dalla vita ordinaria e ritmata da modeste abitudini di quartiere, un radiotecnico che per arrotondare aiuta un avvocato a trovare oggetti, persone e talvolta prove di adulteri.

    La prima parte è di una lentezza che ho trovato esasperante, ho fatto fatica ad andare avanti. Verso la fine comincia ad accadere qualcosa e si intravvede la trama gialla, ma il giudizio globale è e rimane negativo.

  11. #26
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    "Una lama di luce" Andrea Camilleri

    Trama: "Spinto dalla passione per la pittura, Montalbano decide di andare all'inaugurazione di unagalleria d'arte, per godersi i quadri di Mafai, Guttuso, Donghi, Pirandello in compagnia dell'affascinante gallerista Marian: fra i due nasce un'intesa che rischia di mettere in crisi il rapporto con Livia. L'indomani mattina in commissariato il signor Di marta denuncia l'aggressione e la rapina avvenute la sera prima ai danni della giovanissima moglie, Loredana. Il colpevole sembra essere l'ex fidanzato della donna, ma la verità è molto più complessa di quanto sembra. e come se non bastasse, Montalbano deve anche scoprire chi si nasconde dietro il traffico d'armi in cui sono coinvolti tre clandestini tunisini."

    Tre storie che si intrecciano fra di loro e con la vita privata di Montalbano e di Livia, un Montalbano molto umano, che sente il peso degli anni che passano e delle scelte fatte. C'è una vena di malinconia, specialmente nelle ultime pagine. Anche se le indagini vere e proprie sono sempre appassionanti, il libro è più imperniato sull'uomo che sul commissario, possiamo leggere i suoi pensieri e vedere la sua anima messa a nudo. Bravissimo Camilleri, come sempre.

  12. #27
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    "La camera d'ambra" Matilde Asensi

    Sono sei e sono i migliori esperti d'arte in circolazione. Si fanno chiamare il Gruppo degli Scacchi e di professione falsificano e rubano opere di immenso valore per rivenderle al miglior offerente. Ci sono la Torre, l'Alfiere, la Donna e il Cavallo e poi c'è il Pedone, alias Ana Maria, ladra infallibile e proprietaria di un negozio di antiquariato ad Avila. E tutti rispondono ad un grande e misterioso capo, il Re, fondatore del gruppo. Questa volta, gli Scacchi hanno messo a segno un favoloso coplo, ma ben presto si accorgono che sotto il quadro rubato si nasconde un'altra tela raffigurante il profeta Geremia e reca inciso un messaggio in codice. Comincia così un'avventura che porterà i sei sulle tracce dell'ottava meraviglia del mondo, la preziosissima Camera d'Ambra, gioiello architettonico costruito con la luminosa resina del Baltico, vista per l'ultima volta nel 1944 nel castello di Konigsberg.

    In questo libro ci sono tutti gli ingredienti che piacciono a me: intrigo, doppio gioco, azione, suspance e un finale emozionante. Decisamente, Matilde Asensi è una scrittrice che fa per me, nè noiosa, nè ripetitiva. Mai prevedibile, ad ogni pagina se ne inventa una. Il tutto senza particolari spargimenti di sangue, nè sbudellamenti, altro grosso punto a suo favore.
    E dopo aver chiuso il libro, si rimane con in testa l'interrogativo: sì, il finale è bello, ma si tratta pur sempre di un'opera di fantasia. Nella realtà, dov'è finita la vera Camera d'Ambra? Per i più curiosi, su Wikipedia la storia particolareggiata di questa opera d'arte e qualche foto della riproduzione oggi esistente.

  13. #28
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    "Il college delle cattive ragazze" - Ruth Newman

    Trama"Cambridge, Ariel College. Olivia giace rannicchiata accanto al cadavere ancora caldo della sua amica June. E' in stato catatonico e completamente incapace di riferire quello che ha visto. Olivia è dolce e timida, ma ha lottato duramente per studiare nel prestigioso college, decisa a lasciarsi alle spalle le proprie origini mideste. All'Ariel College ha trovato nuovi amici e il grande amore. Adesso la brillante studentessa giace in un letto di ospedale ed è l'unica che possa far luce sulla catena di omicidi che stanno sconvolgendo la tranquilla atmosfera universitaria del college. Il Macellaio di Cambridge, un serial killer sorprendentemente meticoloso, ha colpito di nuovo. Tutte ragazze belle, popolari e sicure di sè. Gli studenti vivono nel terrore e nel sospetto, continuamente accerchiati da agenti e giornalisti. Matthew Denison, lo psichiatra che da tre anni collabora con la polizia nel tentativo di smascherare l'assassino, deve riuscire a conquistare la fiducia di Olivia e valicare le sue barriere psichiche per giungere il prima possibile alla verità."

    Gran bel libro! Complice anche l'ambientazione, sempre affascinante, in un college inglese. Una volta cominciata la luettura, bisogna andare anvanti fino alla fine, per far luce sui fatti che ad ogni pagina cambiano le carte in tavola trasformando le vittime in carnefici e viceversa. La prima parte è più tranquilla, quasi una preparazione al crescendo di suspence e ai colpi di scena che conducono al finale che, in realtà, io avevo un po' immaginato e non è stato una totale sorpresa, però ci sta bene e mi ha fatto venire voglia di leggere altro di questa autrice.

  14. #29
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    "L'allieva" Alessia Gazzola

    Trama "Alice allevi è uan giovane specializzanda in medicina legale. Ha ancora tanto da imparare e sa di essere un po' distratta, spesso sbadata. Ma di una cosa è sicura: ama il suo lavoro. Anche se l'istituto in cui lo svolge è un vero e proprio santuario delle umiliazioni e i suoi superiori non la ritengono tagliata per quel mestiere. Alice resiste a tutto, incoraggiata dall'affetto delle amiche, dalla carica vitale della sua coinquilina giapponese, Yukino, e dal rapporto di stima, spesso non ricambiata, che la lega a Claudio, suo collega e superiore (e forse qualcosa in più). Fino all'omicidio. Per un medico legale, un sopralluogo sulla scena del crimine è routine, ma non questa volta. Quando Alice entra in quel lussuoso appartamento romano e vede il cadavere della ragazza disteso ai suoi piedi, la testa circondata da un'aureola di sangue, capisce che quello non sarà un caso come gli altri. Perché stavolta conosce la vittima."

    Devo dire niente male! Non raggiunge eccelse vette, però si legge volentieri, scorre via leggero e piacevole. Utile per prendere fiato fra letture più impegnative o per qualche ora senza impegno. Alice, con la sua goffaggine, mi è stata subito simpatica, anche se in alcuni momenti esagerava e mi veniva voglia di prenderla per le spalle e darle una bella scrollata. Mi è piaciuta anche l’ambientazione, un medico legale tutto italiano è insolito e merita attenzione. Leggerò anche il secondo di questa autrice, magari Alice sarà cresciuta un po’!

  15. #30
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    "Una volta qui era tutta campagna" Fabio Fazio

    Trama "Un treno parte dalla stazione di Roma Termini diretto a Torino Porta Nuova; contemporaneamente da Milano Centrale il Pendolino comincia la sua corsa verso Roma. Negli scompartimenti cominciano a snodarsi le più classiche e "avvincenti" conversazioni: manager, vedove, pensionati, studenti (tutti noi, cioè) si lasciano andare a una inarrestabile cascata di luoghi comuni. Basta un "Le stagioni non sorto più quelle di una volta" che si rotola a perdifiato fino a "I gatti sono più indipendenti", per giungere alle vette sublimi di "Venezia è splendida ma non so se ci vivrei". Fabio Fazio, con il candore perfido che gli italiani hanno imparato a conoscere e apprezzare, sa allestire un gioco irresistibile da cui scaturisce una sintesi efficace, feroce e affettuosa al tempo stesso, delle nostre abitudini.

    Le prime pagine le ho lette volentieri e mi hanno fatto sorridere, dopo un po’ però mi sono annoiata. La cosa migliore sarebbe leggerne un capitolo per volta inframmezzandolo con altre letture per farsi una risata, ma tutto in una volta rischia di stancare prima della metà.

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