Noi e la terra

Quante stelle che cadono stanotte.
Il demone della notte tiene tra le mani il pianeta,
soffia scintille come contro un'esca
furiosamente, perché divampi il fuoco.
Stanotte, che precipitano
tante stelle, il tuo corpo
di strega adolescente tra le braccia
mi arde come in un rogo.
Folle,
come lingue di fuoco alzo le braccia
per sciogliere la neve dalle tue spalle nude,
per succhiarti, famelico, e rubarti
potenza, sangue, vanto, primavera, tutto.
All'alba, quando il giorno arde la tenebra
e il vento ad ovest soffia via la cenere
della notte,
all'alba anche noi fossimo
cenere,
noi e la terra.

Lucian Blaga