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Discussione: Jean Christophe Grange'

          
  1. #46
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    Io trovo i thriller molto rilassanti...
    Vero. Concordo.non è necessario stare a pensare, riflettere... In più nei thriller si è sollevati anche dal gioco investigativo, poichè è impossibile venirne a capo. Il colpevole ci è presentato su un piatto d'argento solo quando l'autore decide di servircelo.

  2. #47
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    Letto il terzo della trilogia del Male: L'ISTINTO DEL SANGUE. Bello e terribile. Ne parlo appena possibile.
    Rosy
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  3. #48
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    Smile L'istinto del sangue.

    Con questo, ho letto tutta la sua Trilogia del male.
    Mi manca, credo, soltanto Amnesia, poi ho esaurito le opere di Grangè.
    Grande giallista. Uno dei più grandi.
    Ho letto, di questo romanzo, giudizi contrastanti. A me è piaciuto moltissimo!

    Intanto, un pò di trama.
    Parigi. Nel parcheggio sotterraneo di una casa di cura, le fioche luci al neon illuminano il corpo orribilmente dilaniato di Marion Cantelau, un'infermiera. Intorno al cadavere fatto a pezzi, impronte di mani e piedi nudi. Sulle pareti, vergati con sangue misto a polvere d'ocra, disegni simili a graffiti preistorici. Jeanne Korowa, giovane giudice istruttore di Nanterre, non dovrebbe nemmeno trovarsi lì, vi è capitata per caso, solo per aiutare un suo collega. Eppure la scena del delitto le è tristemente familiare e risveglia un dolore sconvolgente: la morte della sorella, uccisa nello stesso modo. E quella di molte altre donne, assassinate come lei. Un macabro rituale, perpetrato più e più volte nel corso degli anni. Per questo non può fare a meno di gettarsi a capofitto in un'indagine parallela. Un'indagine illegale e molto pericolosa, visto che il numero delle vittime continua a salire. Tutte donne, tutte collegate in qualche modo allo studio di uno psicoanalista, Antoine Féraud, e a un suo giovane e psicotico paziente. Jeanne è più che mai determinata a seguire fino in fondo questa pista, un sentiero accidentato di sangue e paura che la conduce fino in Nicaragua, in Guatemala, nelle paludi argentine e infine a Campo Alegre, nella terrificante Foresta delle Anime. Un luogo dove i misteri di un'antica civiltà gettano un'ombra crudele e inquietante su tutti coloro che vi si avventurano.

    Che dire?
    Io , quando leggo Grangè, non riesco a guardare il pelo nell'uovo del dettaglio esagerato, o della parte sbrigativa, o al contrario lenta...
    Io lo valuto nel suo complesso.
    Grangè è uno dei pochi che riesce a tenermi inchiodata alle pagine, incurante del sonno, o di chi mi sta accanto, se leggo in aereo o in spiaggia, ma devo arrivare all'ultima pagina.

    Inoltre questa sua capacità di raccontare luoghi diversi e più disparati con toni così suggestivi e convincenti, che PARE DI ESSERCI, mi incanta sempre,e sazia il mio gusto per l'avventura. Anch'io sono, di volta in volta, nei sobborghi malfamati di Parigi, o nella foresta del Nicaragua....
    E questo, nonostante le sue descrizioni di omicidi siano spesso raccapriccianti, con dettagli da stomaco forte.
    Anche in questo romanzo si sprecano...ma del resto, che Trilogia del Male sarebbe, se no?

    Sono rimasta affascinata dalla figura del personaggio primitivo, a quattro zampe e coperto di peli ,che uccide, e mi sono chiesta fino all'ultima pagina( o quasi) come avrebbe fatto Grangè a dare una spiegazione sensata e credibile ( ma da lui accetto tutto, anche il poco credibile, purchè mi faccia vivere delle emozioni...).
    Invece a poco a poco i tasselli del puzzle vanno al loro posto, fino ad arrivare ad un finale sconvolgente!
    ( inutile dire che io, come sempre, non avevo capito niente fino alla fine).

    Per gli amanti del genere, consigliato!!!!!!!!!!!!
    Rosy

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  5. #49
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    Come al solito un ottimo commento per un ottimo autore.
    Anch'io la penso come te, a volte e' un po' esagerato, a volte un po' lento ma nel complesso e' un genio.
    Dai, leggi anche Amnesia !!
    ciao
    Pippy

  6. #50
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    Come al solito un ottimo commento per un ottimo autore.
    Anch'io la penso come te, a volte e' un po' esagerato, a volte un po' lento ma nel complesso e' un genio.
    Dai, leggi anche Amnesia !!
    ciao
    Ciao Pippy! lo leggo quanto prima: ce l'ho già ma in kindle e non possiamo usarlo in due! va a finire che ,nonostante le mie perplessità, ci toccherà comprarne un secondo.... ciao
    Rosy
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  7. #51
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    Il respiro della cenere
    Parigi. Nel buio di un garage viene ritrovato il corpo di una donna brutalmente assassinata. Nei paraggi, un paio di guanti da chirurgo ancora intrisi di sangue. L'ennesimo spietato delitto del serial killer che da mesi spaventa la città. La sola persona in grado di occuparsi di un'indagine così complessa è il solitario ispettore Olivier Passan. L'uomo sta attraversando il periodo più difficile della sua vita: la separazione dalla moglie giapponese Naoko, la madre dei suoi due figli. Eppure non può permettersi distrazioni, perché il modus operandi dell'assassino fa pensare a una mente malata e pericolosa. Tutto porta verso un unico sospettato: Patrick Guillard, un ermafrodito abbandonato dalla madre alla nascita. Passan è convinto che il colpevole sia lui. Ma ha tra le mani pochi indizi, non c'è nessuna prova schiacciante. Proprio quando sta per incastrarlo, Guillard si dà fuoco, portando a termine il suo piano folle. Un piano che si ispira alla leggenda mitologica dell'Araba Fenice: l'uccello che una volta morto rinasce dalle proprie ceneri. Tutto sembra perduto. In realtà per Passan è solo l'inizio. Il caso non è affatto concluso e una minaccia incombe su ciò che ha di più caro: i suoi figli. L'ispettore ha bisogno di risposte. Risposte che solo Naoko, fuggita in Giappone, può dargli. Risposte che affondano le radici in quella tradizione millenaria che li univa: l'arte dei samurai. Una verità inquietante lo aspetta.



    Finalmente e' uscito in questi giorni il nuovo libro di Grange'.
    Scattera' l'acquisto dell' e-book a breve.
    Non vedo l'ora di leggerlo.
    Pippy

  8. #52
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    @ Pippy
    sto leggendo da ieri AMNESIA: avevi ragione!
    Non riesco a staccarmene.
    Ti dirò poi..
    ciao ciao
    Rosy
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  9. #53
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    @ Pippy
    sto leggendo da ieri AMNESIA: avevi ragione!
    Non riesco a staccarmene.
    Ti dirò poi..
    ciao ciao
    Rosy
    mi fa piacere, purtroppo ho letto delle pessime recensioni su "il respiro della cenere".
    ciao
    Pippy

  10. #54
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    Smile Amnesia

    AMNESIA
    Mio commento.

    Da tempo mi ripromettevo di leggere questo ( ormai penultimo) romanzo di Grangè, e finalmente ce l’ho fatta.
    Eccezionale Grangé!!!
    Anche stavolta, come tutte, questo autore dalla fantasia sfrenata mi ha catturato per le sue oltre 700 pagine, trascinandomi in un vortice di avventure senza fine.
    E poi, l’argomento dei “viaggiatori senza bagaglio”, come lui li definisce, è talmente affascinante , da trascinare a leggere,leggere, fino all’ultima riga.
    I viaggiatori senza bagaglio in questione sono le persone affette da amnesia, che iniziano un’altra vita, con identità, professione, abitudini diverse…senza nulla ricordare della precedente.
    E così via, più volte.
    Mathias, il protagonista della vicenda è , all’inizio (è il caso di dirlo), uno psichiatra che si trova invischiato – senza sapere in quale misura- in un orribile delitto a ..sfondo mitologico. Un giovane drogato orrendamente ucciso , con una testa di toro recisa infilata a forza sulla testa. Una specie di .. Minotauro.
    Lo segue in questa terribile avventura Anais, una poliziotta sui generis, tormentata da un passato pesante e doloroso, un po’ nevrotica, che rimane nello stesso tempo attratta dall’uomo un po’ sfuggente, e dal “caso” poliziesco, tanto da spingersi ad indagare nonostante i mille pericoli.
    La storia è un continuo susseguirsi di colpi di scena, talmente avvincenti ed intriganti, da spingermi al classico: “ancora una pagina e poi mi fermo…” e non smettere !
    Le intuizioni dei due si susseguono- indagando insieme o separatamente- ma nel momento più importante di qualche scoperta, ecco che il nostro uomo cambia “vita” : non è più Mathias lo psichiatra, ma Janusz il barbone..e si ricomincia con le avventure in un nuovo contesto. Ma perché cambia identità?
    Si scoprirà solo alla fine , in un crescendo .
    Efficaci le descrizioni dei vari ambienti , sia quello delle cliniche e dei malati psichiatrici, quanto quello dei clochards.
    Grangè è un vero maestro nell’intrecciare le sue storie, che risultano alla fine credibili, nonostante le trovate ai limiti dell’assurdo.
    Un romanzo assolutamente consigliato, IMPERDIBILE!

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  11. #55
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    Sono contento che ti sia piaciuto.
    Questo libro e' davvero strano, la storia e i personaggi sono molto particolari.
    Spero che tu possa leggere anche gli altri libri di Grange'.
    ciao
    Pippy

  12. #56
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    ciao Pippy, io ho letto tutto di Grangè, mi manca solo l'ultimo di cui tu dici avere letto brutte recensioni. Vedremo! ciao ciao
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  13. #57
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    Ho letto "Il respiro della cenere": un po' deludente.
    Paiono due racconti infilati uno dietro l'altro.
    Inoltre ha usato un espediente che mi ha infastidito molto nel leggere l'e-book (non so se anche il libro di carta è così): capitoletti brevi, ultima pagina di ogni capitoletto con solo 4 o 5 righe, poi un'intera pagina bianca e la pagina iniziale del nuovo capitolo che inizia a metà pagina. Sembra il classico espediente di chi cerca di aumentare il numero delle pagine del libro.

    La mia sensazione è che si sia pubblicato un romanzo unendo due racconti brevi (non male in sè) e cercando di aumentarne la lunghezza.
    Direi che gli ultimi libri di Grangè non siano all'altezza dei primi.
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  14. #58
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    Ho letto "Il respiro della cenere": un po' deludente.
    Paiono due racconti infilati uno dietro l'altro.
    Inoltre ha usato un espediente che mi ha infastidito molto nel leggere l'e-book (non so se anche il libro di carta è così): capitoletti brevi, ultima pagina di ogni capitoletto con solo 4 o 5 righe, poi un'intera pagina bianca e la pagina iniziale del nuovo capitolo che inizia a metà pagina. Sembra il classico espediente di chi cerca di aumentare il numero delle pagine del libro.

    La mia sensazione è che si sia pubblicato un romanzo unendo due racconti brevi (non male in sè) e cercando di aumentarne la lunghezza.
    Direi che gli ultimi libri di Grangè non siano all'altezza dei primi.
    Questo conferma quanto letto nei commenti.
    Sto aspettando anche il parere di un mio collega che anche lui era rimasto colpito dai precedenti libri.
    Ciao
    Pippy

  15. #59
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    Ho letto "Il respiro della cenere": un po' deludente.
    Paiono due racconti infilati uno dietro l'altro.
    Inoltre ha usato un espediente che mi ha infastidito molto nel leggere l'e-book (non so se anche il libro di carta è così): capitoletti brevi, ultima pagina di ogni capitoletto con solo 4 o 5 righe, poi un'intera pagina bianca e la pagina iniziale del nuovo capitolo che inizia a metà pagina. Sembra il classico espediente di chi cerca di aumentare il numero delle pagine del libro.

    La mia sensazione è che si sia pubblicato un romanzo unendo due racconti brevi (non male in sè) e cercando di aumentarne la lunghezza.
    Direi che gli ultimi libri di Grangè non siano all'altezza dei primi.
    Brutta notizia, Daniela. Gran brutta notizia per una fan di Grangé!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ciao ciao
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  16. #60
    Moderator L'avatar di kaipirissima
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    L'istinto del sangue.

    sono approdata pure io a Grangè, ho preso un libro a caso, questo, e adesso sto leggendo un secondo romanzo Miserere.
    di questo devo prima di tutto dire che all'inizio la protagonista mi sembrava uscita da un romanzo della Kinsella, poi la trama ha lasciato maggiore spazio all'indagine. Devo dire che il finale l'ho,trovato un po' esagerato, e una volta conclusasi la scena madre, con un epilogo,piuttosto frettoloso. Quindi non credo,sarà il mio preferito, ma bastevole per farmi andare oltre.
    Miserere promette molto bene, tra cultura armena, cori di voci bianche e poliziotti "ai margini".

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