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Discussione: Il Giallo Mondadori

          
  1. #31
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    I Gialli Mondadori n. 23 (maggio 1947): Stuart Palmer - "L'enigma della banderilla"



    Trama:
    Autostrada Laredo-Città del Messico, grande inaugurazione. Dal Texas, la delegazione americana parte in treno per presenziare alla cerimonia. Un tranquillo viaggio negli splendidi scenari dei deserti del Sudovest, finché un funzionario doganale annusa il profumo appartenente alla moglie di uno dei delegati e muore. Non profumo: veleno.
    Per l’ispettore Oscar Piper, anche lui sul treno, è il momento di indagare. Ma, arrivato a Città del Messico, si ritrova dietro le sbarre. Fortunatamente, arriva in suo aiuto Hildegarde Withers, la celeberrima Signorina Omicidi.


    STUART PALMER


    Stuart Palmer nasce a Baraboo, Wisconsin, Stati Uniti, nel 1905.
    Maggiore dell’esercito e membro dei servizi segreti durante la Seconda guerra mondiale, nel dopoguerra lavora a lungo come investigatore privato e come sceneggiatore per Hollywood.
    Nel campo del mystery il suo nome è legato a quello del suo personaggio principale, Hildegarde Withers.
    Palmer muore nel 1968.
    “Non ho bisogno di tempo per sapere come sei: conoscersi è luce improvvisa” (P. Salinas)

  2. #32
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    I Gialli Mondadori n. 24 (maggio 1947): Edgar Wallace - "L'uomo dai due corpi"



    Trama:
    In una Londra livida e ansiogena si aggira uno strano mulatto gigantesco, analfabeta e di forza sovrumana, ma bravissimo nei calcoli e di animo nobile. Ha già ucciso un uomo e ne ucciderà un altro, un orribile e delinquenziale affarista: omicidi che sono più che altro l'esecuzione di una legge morale superiore fondata sul primato assoluto dell'amore, e che inibiscono serenamente il pentimento. Ma il mulatto ha un segreto, ed è appunto nel graduale scioglimento del mistero - non ad opera di qualche investigatore, ma in virtù di un'incalzante concatenazione di eventi - che consiste la specialissima suspense di questo romanzo del 1923, sempre più alta e coinvolgente fino a una soluzione davvero sconcertante.


    EDGAR WALLACE




    Edgar Wallace nato a Greenwich (Londra) nel 1875, morto a Hollywood nel 1932. Figlio illegittimo di attori, venne adottato da un pescivendolo. Lasciata la scuola a 12 anni, fece vari mestieri, poi esordì come romanziere nel 1905 con il poliziesco I quattro giusti (The four just men) che ottenne un successo strepitoso. In pochi anni Wallace divenne uno dei re della letteratura d'evasione, guadagnò somme enormi che sperperò puntigliosamente. Quando morì aveva appena finito la stesura del soggetto di un film destinato a rimanere famoso: King Kong.
    Enorme la sua produzione: circa 175 romanzi, 15 drammi, senza contare articoli, reportages, conferenze. Il semplice schema di base dei suoi romanzi, derivante da quello dei feuilletons, è arricchito da un intreccio di trame secondarie.
    “Non ho bisogno di tempo per sapere come sei: conoscersi è luce improvvisa” (P. Salinas)

  3. #33
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    I Gialli Mondadori n. 25 (giugno 1947): Peter Cheyney - "La polizia ringrazia"



    "La lettera! Chi aveva mandato quella lettera? E perché? Chi mai poteva sapere le cose che vi stanno scritte, all'infuori di due persone che lei conosceva? E, da sciocca, aveva agito prima di sapere che cosa conteneva la lettera. Era venuto il momento di aguzzare l'ingegno... Corinne cominciò a pensare a Callaghan. Callaghan era un investigatore privato, e, a quanto le avevano detto, gli investigatori privati erano quasi sempre privi di scrupoli; di solito si preoccupavano più dei fattori economici che di quelli morali. Si domandò se Callaghan poteva esserle utile e se le sarebbe riuscito di comprarlo col denaro o altrimenti. Se le cose si fossero messe male, lei avrebbe dovuto esaminare questa eventualità a fondo. Forse ne valeva la pena, per scoprire chi aveva scritto quella lettera...".



    PETER CHEYNEY




    Reginald Evelyn Peter Southouse Cheyney, noto come Peter Cheyney (Londra, 22 febbraio 1896 – Londra, 26 giugno 1951), è stato uno scrittore inglese di romanzi gialli.
    Ebbe la sua massima notorietà fra il 1936 ed il 1951, anno della morte.
    E’ ricordato, tra l'altro, per avere creato il personaggio dell'agente federale americano Lemuel H. Caution, Lemmy per gli amici. Alcuni dei romanzi con protagonista Lemmy Caution sono stati adattati in film. Altro personaggio creato dalla penna di Cheyney è il detective privato Slim Callaghan.
    “Non ho bisogno di tempo per sapere come sei: conoscersi è luce improvvisa” (P. Salinas)

  4. #34
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    I Gialli Mondadori n. 26 (giugno 1947): Raymond Chandler - "In fondo al lago"



    Trama:
    Philip Marlowe riceve l'incarico da un affermato industriale nel campo dei cosmetici di ritrovare la moglie scomparsa. La signora, che non disdegna la compagnia di affascinanti ma stupidotti playboy, ha fatto perdere le sue tracce durante un soggiorno nella loro casa di montagna …
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  5. #35
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    RAYMOND CHANDLER






    Raymond Chandler nacque a Chicago, Illinois, nel 1888, da padre statunitense e madre irlandese; ma nel 1895, al divorzio dei genitori, fu portato dalla madre in Gran Bretagna. Nel 1907 prese la cittadinanza britannica e nel 1912 tornò negli Stati Uniti con la madre; nel 1917 si arruolò nell'esercito canadese e combatté in Francia.
    Iniziò a scrivere pulp fiction per guadagnarsi da vivere e, dopo una parentesi lavorativa nel campo petrolifero, pubblicò il suo primo racconto nel 1933, all'età di quarantacinque anni, sulla rivista Black Mask. Il suo primo romanzo, Il grande sonno, è del 1939, cui seguì il contratto come sceneggiatore con la Paramount nel 1943. Scrisse nove romanzi, di cui uno incompiuto, e varie sceneggiature per Hollywood, tra cui le più importanti sono quelle de La fiamma del peccato (di Billy Wilder, 1944), The Unseen (di Lewis Allen, 1945) e L'altro uomo (di Alfred Hitchcock, 1951). Precipitato nel tunnel dell'alcolismo, tentò il suicidio nel 1955, un anno dopo la morte della moglie, Cissy Pascal. Prima di aver ultimato l'ottavo romanzo della saga di Marlowe, morì di polmonite a La Jolla, nel 1959.
    Fu molto critico verso il romanzo giallo tradizionale per la sua mancanza di realismo che bene espresse nel saggio intitolato La semplice arte del delitto scritto nel 1944 per la nota rivista The Atlantic Montly di Boston.
    La semplice arte del delitto, come scrivono Massimo Bonfantini e Carlo Oliva, resta un testo molto interessante. "Esprime idee sensate sul come costruire un romanzo giallo e su quali sono il significato e la funzione di questa forma di letteratura. E contiene, soprattutto, una durissima polemica contro il giallo 'classico' degli anni venti e trenta (e naturalmente i suoi prodotti tardivi)". Chandler si dimostra molto critico nei confronti dei romanzi di grande successo popolare, come quelli di Freemann Crofts, Doroty Sayers, Agatha Christie e il suo giudizio diventa ancor più duro verso i seguaci americani di questo genere letterario, soprattutto S. S. Van Dine. Si distingue da loro non solo per la trama dei suoi romanzi e racconti, ma anche per lo stile originale, accurato, efficace soprattutto nell'uso del discorso diretto, che ricorda per certi versi scrittori più considerati dalla critica, come ad esempio Hemingway.
    Chandler seguì la strada della narrativa hard boiled, iniziata da Dashiell Hammett. Il suo personaggio di gran lunga più famoso è l'investigatore duro ma onesto, riflessivo, tormentato Philip Marlowe, portato sullo schermo con interpretazioni di vario calibro da attori come Dick Powell, Robert Mitchum, James Garner, Elliott Gould; indimenticabile nei panni di Marlowe soprattutto Humphrey Bogart.
    Considerato a lungo niente più di un brillante artigiano, Chandler comincia a essere rivalutato come scrittore a tutto tondo; si è dedicata maggiore attenzione alla sua complessa biografia, che ne fa un vero e proprio intellettuale prestato al giallo, il suo forte legame culturale con la Gran Bretagna (dove aveva studiato); sono state notate numerose affinità tematiche e simboliche con il modernismo. Man mano che l'accettazione del giallo nell'ambito della letteratura in generale si fa sempre più diffusa, Raymond Chandler viene sempre più considerato un eccentrico esponente marginale del modernismo.
    Nel 1955 con il libro The Long Goodbye (Il lungo addio) ha vinto il Premio Edgar Award.

    (Fonte: Wikipedia)
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  6. #36
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    I Gialli Mondadori n. 27 (Giugno 1947): Agatha Christie - "Dalle nove alle dieci" (pubblicato in seguito con il titolo "L'assassinio di Roger Ackroyd")



    Trama:
    King's Abbot è un tipico paesino della campagna inglese dove tutti si conoscono e dove non succede mai nulla di speciale. Un giorno però qualcosa accade: l'uomo più ricco del paese, Roger Ackroyd, viene inspiegabilmente assassinato proprio quando stava per leggere una lettera che avrebbe fatto luce su un misterioso suicidio. Il delitto getta nello sgomento la piccola comunità e in particolare gli amici e i parenti della vittima. Non tutti però hanno da dolersi dell'accaduto, almeno così sembra credere un buffo straniero trasferitosi da poco nel villaggio per coltivare zucche, e in breve l'uomo, che non è altri che l'ineguagliabile Poirot, riesce a scoprire che la realtà è ben diversa da quella che appariva e che tutti, anche le persone più insospettabili, hanno qualcosa da nascondere.

    Pubblicato per la prima volta nel 1926, L'assassinio di Roger Ackroyd, uno dei massimi successi della Christie, è un libro che ancora oggi riesce a sorprendere il lettore per il suo straordinario finale, uno dei più originali della storia del romanzo poliziesco.
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  7. #37
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    I Gialli Mondadori n. 28 (Luglio 1947): Mignon G. Eberhart - "Delitto a villa Steane"





    I Gialli Mondadori n. 29 (Agosto 1947): Stuart Palmer - "E' morto un burlone"






    I Gialli Mondadori n. 30 (Agosto 1947): Mignon G. Eberhart - "La veste bianca"

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  8. #38
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    I Gialli Mondadori n. 31 (Luglio 1947): Agatha Christie – “Corpi al sole”



    Trama:
    Anche Hercule Poirot, a volte, può sentire la necessità di una breve vacanza e infatti, in questo romanzo, lo troviamo tra gli ospiti del Jolly Roger Hotel, sull’isola del Contrabbandiere, pigramente allungato su una sedia a sdraio, tutto vestito di bianco e con un grande cappello di panama calato sugli occhi. Ma la sua vacanza e il suo ozio saranno di breve durata.
    “Il male si annida dovunque sotto il sole” e sull’isola il male assume le forme superbe della splendida Arlena Marshall, una donna affascinante e perversa che riesce sempre a scatenare negli uomini gli istinti peggiori. Dopo aver portato la discordia in mezzo alle tranquille famiglie dell’albergo, Arlena viene però ritrovata strangolata su una spiaggia deserta. Tra i sospetti un marito tradito, una vecchia fiamma gelosa, una figliastra trascurata e una moglie scialba che si è vista mettere da parte. La polizia esita, gli indizi sembrano creati apposta per depistare le indagini, ma Poirot è un detective troppo astuto per qualsiasi assassino.

    “Corpi al sole”, del 1941, è la ventesima avventura della serie del celebre investigatore belga.
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  9. #39
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    I Gialli Mondadori n. 32 (Ottobre 1947): Peter Cheyney - "E' arrivato Lemmy Caution"



    Dio, che caldo! All'inferno non ci sono mai stato, ma non credo che possa essere più caldo di questo deserto californiano in luglio. Ho già oltrepassato Indio e credo che fra poco comincerò a vedere le luci di Palm Springs. E vado a tutta velocità... Il tachimetro dice ottanta miglia. Se non facesse tanto caldo, sarebbe una serata incantevole, ma non soffia nemmeno un po' di brezza, e per giunta ho la gola piena di sabbia. Arrivo su un rettifilo ed ecco le luci di Palm Springs in lontananza. Quelle luci mi dicono che Palm Springs, come città del deserto, non è poi tanto piccola. Infatti ci si trova di tutto... collane di diamanti, profumi da cinquanta dollari la bottiglia, whisky di tutte le marche... Entro in città e sono stanco morto...
    È arrivato Lemmy Caution, con il suo umorismo un po' nero, le sue avventure galanti e spregiudicate insieme e i suoi metodi tutt'altro che ortodossi. È arrivato Lemmy Caution. Si salvi chi può.



    I Gialli Mondadori n. 33 (Ottobre 1947): AA.VV. - "Sei delitti immaginari"




    I Gialli Mondadori n. 34 (Novembre 1947): Leslie Mac Farlane - "Sotto la quercia"

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