L'explicit (dal latino explementum, "compimento") è la parola iniziale dellaformula explicit feliciter liber, seguita da indicazioni più o meno dettagliate su titolo, nome dell'autore, stampatore, anno e località di stampa. Esso era in origine una delle rubriche dei codici medievali. Tali rubriche segnalavano la conclusione dell'opera allo stesso modo in cui gli incipit ne segnavano l'inizio.
Con l'avvento della stampa e la caduta in disuso dell'attività dell'amanuense, il termine viene poi usato per indicare la conclusione di un'opera, o come equivalente di "finale" per le opere in prosa.
La conclusione di una composizione letteraria rappresenta il momento più forte di un testo; con esso, il lettore è liberato dalla tensione accumulata nella lettura, rappresentando così la catarsi dell'opera letteraria(Aristotele)
Di seguito, l'explicit de "Il giardino dei Finzi-Contini", di Giorgio Bassani:
Che cosa c'è stato, fra loro due? Niente? Chissà. Certo è che, quasi presaga della prossima morte, sua e di tutti i suoi, Micòl ripeteva di continuo anche a Malnate che a lei, del suo futuro democratico e sociale, non gliene importava nulla, che il suo futuro, in sé, lei lo abborriva, ad esso preferendo di gran lunga "le vierge, le vivace et le bel aujourd'hui", e il passato, ancora di più, il caro, il dolce, il pio passato. E siccome queste, lo so, non erano che parole, le solite parole ingannevoli e disperate che soltanto un vero bacio avrebbe potuto impedirle di proferire: di esse, appunto, e non di altre, sia suggellato qui quel poco che il cuore ha saputo ricordare.
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